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...E alla fine arriva Bill!
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Marketing | Data: Martedì, 30 Marzo 2004 

Leggo su Zeus News che Microsoft ha intenzione di destinare gran parte degli investimenti del settore R&D a sviluppare servizi che facciano concorrenza a Google sul fronte delle news, della ricerca e dei blog.
Come spesso accade Bill arriva dopo, potendosi permettere investimenti enormi. Ho letto di recente che per ogni PC con sistema operativo il principe dei nerds percepisce ben 45 $, spendendone una cifra molto vicina allo zero. Lo ha fatto così con i browser, affossando Netscape; lo ha fatto con le console, ma ha aspettato troppo e l'Xbox non ha minimamente intaccato il dominio della Playstation, nemmeno puntando sul gaming online; ha tentato anche con gli smartphone, sfidando Palm/Handspring, ma non mi risulta che la diffusione di questi apparecchi sia ancora significativa.

A breve quindi ci troveremo di fronte Newsbot (già attivo in realtà), Answerbot (in diretta concorrenza con il mitico Askjeeves) e Blogbot (che sfiderà Blogger/Google).
Cosa può aggiungere Microsoft ai servizi attualmente esistenti?
Una diffusione più capillare? Forse per i blog e per le news è già tardi.
Interfacce più userfriendly? Difficile, i sistemi attualmente in uso sono quasi a prova di utonto.
Nuove funzionalità? Permettetemi di dubitarne.
Detto questo certamente una grossa fetta di utenti verrà comunque conquistata dalla comunicazione e probabilmente anche dall'integrazione con gli altri tools di MS, come Explorer o MSN Messenger.

Questa strategia ovviamente ha dei pro e dei contro: non si rischia di gettare soldi in ricerca e sviluppo per prodotti/servizi dei quali non è possibile stabilire la presa sul pubblico; si entra in un mercato già pronto e ricettivo, sia dal punto di vista della distribuzione sia da quello della conoscenza da parte degli utilizzatori; si parte da una base tecnologica esistente e non si deve "inventare" nulla, se non a livello di comunicazione. D'altro canto però se si perde il momento giusto si rischia di non riuscire a raggiungere la leadership; sono necessari ingentissimi investimenti pubblicitari; si deve trovare il modo di strappare i clienti al first mover.
Non sarebbe forse meglio investire nello sviluppo di nuovi servizi invece di affrettarsi per inseguire dopo? Con Netscape ha funzionato, è vero, ma erano altri tempi: Larry Page e Sergey Brin erano occupati nelle feste universitarie e non ancora nel progettare uno scarno motore di ricerca destinato ad avere un discreto successo...

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