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WAP: ma esiste davvero?
Secondo me non si può dire che il WAP sia morto, semplicemente perchè non è mai nato! Ma sono servizi per qualcuno o solo per far vedere agli investitori e agli azionisti che ci si muove e si fa qualcosa? Ha senso "sprecare" risorse umane e finanziarie per dei servizi che verranno utilizzati da un numero irrilevante di persone? Forse sono io che sbaglio e non mi rendo conto, ma mi pare che stiano tenendo in vita la tecnologia WAP solo con i macchinari e che l'encefalogramma sia piatto da un po': accanimento terapeutico insomma. Commenti
Probabilmente chi ha lanciato I-Mode ritiene che il primo motivo del "fallimento" wap in Italia sia la mancanza di contenuti interessanti (ed interattivi) e dunque hanno speso moltissime energie per definire accordi con Secondamano, Splinder, Pagine Gialle ... Non c'è dubbio che lo strumento abbia potenzialità notevoli sia per ampiezza sia per tipologia di mercato, ma quello che manca non è la somma dei contenuti. Manca un servizio, unico, chiaramente identificabile e complementare al media telefonino, in grado di rendere "necessaria", per un numero sempre maggiore di cliente, l'adozione di questa nuova tecnologia. Fino ad allora temo si tratti solo di fiato sprecato. Inviato da: Giuseppe.Mayer @ 19.04.04 17:03ultimamente mi telefonano ogni settimana per meetic... ma io ho i miei bei dubbi... Inviato da: Massimo Moruzzi @ 16.04.04 22:19Posto che per poter morire, una tecnologia dovrebbe prima riuscire a nascere ... certo è che il caso wap è stato davvero emblematico. Per certi versi l'Imode di oggi (non il suo potenziale, ma quello che effettivamente viene offerto) rischia forse di fare la stessa fine; riusciranno i nostri eroi a trovare la killer app? Inviato da: Giuseppe.Mayer @ 16.04.04 18:52io sono per il suicidio assistito, figurati per il diritto all'eutanasia... povero wap! Inviato da: Massimo Moruzzi @ 16.04.04 16:29 |