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Ancora denunce in merito agli adwords di Google
L’ultima in ordine cronologico a denunciare Google è Axa, una delle più grandi compagnie assicurative del pianeta, ma prima di lei Rentabiliweb e Vuitton solo per citarne un paio. Ma che accade? Come mai Google è entrato a far parte della schiera dei cattivi? Tutto nasce dal famigerato servizio di advertising "fai da te" di Google che tante polemiche ha già scatenato. Le società denuncianti accusano il motore di ricerca di aver consentito ad alcuni loro concorrenti di utilizzare il loro marchio come parola chiave, da far apparire all'interno dei link sponsorizzati. Queste cause intentate principalmente in Francia (Bourse des vols, Vuitton) e negli USA (Blind and Wallpaper Factory, Pets Warehouse) rischiano di creare un effetto domino, anche perché la prima di queste, risalente al 2003, diede torto a Google, il quale ha comunque impugnato la sentenza. Ora, la domanda sorge spontanea: com’è possibile che Google, al momento di varare il servizio non si sia tutelato legalmente da tutto ciò? (non credo infatti che il suo Ufficio legale sia popolato unicamente da azzeccagarbugli) Mi stupisce sempre moltissimo come la giurisprundenza non sia ancora in grado di affrontare il media Internet correttamente senza partorire continuamente mostri... Commenti
Personalmente penso che Google sia un passo avanti rispetto suoi player. C'è da registrare negativamente l'onda di "sottomotori", siti cioè che riempiono i listing con posizionamenti di pagine che riproducono i collegamenti sponsorizzati e basta. Overture in tal senso è più attenta perchè vaglia i siti a cui permette di esporre il suo advertising. Inviato da: Andrea Cappello @ 20.05.04 11:00Vi segnalo che da oggi gli AdWords di Google avranno anche alcuni formati grafici. Un nuovo passo del leader mondiale delle ricerche nell'Advertising. https://www.google.com/adsense/new Inviato da: Federico Venturini @ 13.05.04 09:25Il fatto di utilizzare il nome di un'azienda rivale come keyword non lo ritengo scorretto, diverso è il discorso se lo si utilizza nel messaggio pubblicitario, anche se comunque la pubblicità comparativa è consentita quasi ovunque. In ogni caso la responsabilità principale dovrebbe essere dell'inserzionista, non di Google, credo. Quando c'è una pubblicità ingannevole o scorretta su un altro mezzo, viene tirata in ballo l'azienda che fa pubblicità o l'agenzia che l'ha realizzata? Inviato da: Matteo.Balzani @ 12.05.04 11:56 |