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Dai motori di ricerca un attacco al business delle pagine gialle
Prendiamo un Paese come l'Italia, la cui struttura industriale è composta da piccole e medie aziende. Prendiamo anche un Paese come gli Stati Uniti, in cui una gran parte del business si genera a livello locale. Pensate solo alle compagnie telefoniche, ai service provider che per quanto grandi, spesso non competono sul territorio nazionale. Molte imprese locali hanno costruito un sito ed ora lo vogliono promuovere, ma non sono interessate ad avere visitatori tout court, bensì a potenziali clienti dislocati sul territorio locale. Quali alternative hanno per la promozione del loro sito? Sicuramente le Pagine Gialle anche interattive, i siti di annunci come Secondamano, le directories specializzate, oppure testate locali come Quotidiano Nazionale Per tutti questi soggetti arriverà ben presto la concorrenza dei motori di ricerca locali che vogliono estendere il loro business e offrire uno strumento efficace anche alle PMI che operano in un ambito locale. I principali motori di ricerca locali come Ask Local oppure come Google Local sono ancora dei prototipi in sperimentazione, l'indicizzazione dei contenuti locali riguarda solo il territorio statunitense, ma si intuiscono già fin d'ora tutte le potenzialità. Per questo posso permettermi di azzardare una previsione: da qui ai prossimi due anni, qualcosa succederà nell'ambito dell'informazione e della pubblicità locale e i protagonisti verranno dal mondo della rete. Commenti
Non credo che a seat manchino gli inserzionisti...ci stanno lavorando.. Inviato da: gm @ 08.02.05 14:15davvero curioso; proprio un anno fa il mio primo articolo nella rinata IMLI (ora IMLOG) era proprio centrato sul tema del classified (http://www.imli.com/imlog/archivi/000021.html). Dal mio punto di vista (osservatorio privilegiato visto che vivo e lavoro in questo settore) esiste un tale gap "culturale" nelle PMI tale da rallentare decisamente qualsiasi ipotesi di sviluppo. Non è un caso se le tanto bistrattate Pagine Gialle, dopo aver fatto un ottimo lavoro qualche anno fa sia dal punto di vista di immagine sia dal punto di vista di prodotto online, siano ora "ferme" (e non credo abbiano problemi di investimenti in R&D). Cosa manca allora alle nostre PagineGialle.it per arrivare alla qualità di prodotto di Y! Local di cui parla Mauro? Forse solo degli inserzionisti ... che siano tanti pls! :) Ps. non parliamo dell'ultima iniziativa di Amazon che girella per gli USA con una "macchina fotografica"? Che ne pensate? Inviato da: Giuseppe Mayer @ 07.02.05 15:44Ulteriori info sui dati Kelsey riportati da Stefano si pososno trovare qui: http://www.krasilovsky.net/brief-111004-kelsey-conference-review.htm Inviato da: Mauro Lupi @ 07.02.05 11:00Concordo con entrambi: i segnali provenienti dai motori sono troppo forti. Certamente, concordo sicuramente con Mauro. Inviato da: Maurizio Goetz @ 06.02.05 17:42 Caro Maurizio, parlare di ricerche locali in questo momento significa dover parlare di Yahoo! Local (http://local.yahoo.com). Non è in beta (come ad esempio Google Local) e continua ad aggiungere funzioni interessanti tra cui anche le previsioni del traffico. In una recensione sul mio blog (http://admaiora.blogs.com/maurolupi/2004/12/yahoo_local_il_.html) mi è scappato anche che Yahoo! Local potrebbe essere "uno dei motivi che indicherei tra i principali nel caso decidessi di venire a vivere negli Stati Uniti". Una delle ultime ricerche che ho visto, prevede che entro 4 anni almeno il 40% dei ricavi nel settore delle yellow pages sarà destinato ad internet. Indicazione che mi è stata ribadita a dicembre anche da Neg Norton, Presidente della Yellow Pages Integrated Media Association, che ho conosciuto in quanto membro dell'advisory board di SEMPO (http://www.sempo.org). Questo per quanto riguarda gli Stati Uniti. Dalle nostre parti è ancora un discorso prematuro, anche per via del dominio incontrastato di pochi (uno?) operatori. Ma già guardando fuori dall'Italia, la situazione è diversa. In Svezia, ad esempio, la metà di quello che considerano advertising su internet riguarda le pagine gialle online e parliamo già di 50 milioni di Euro l'anno. Non va dimenticato infine MSN Search, che sembra avere degli obiettivi molto ambizioni sulle ricerche locali. Nella "beta" del suo nuovo motore di ricerca, era previsto anche un bottone "local" proprio accanto a quello del "search" che è comparso (per ora) solo nella la versione americana del nuovo MSN Search lanciata la scorsa settimana. Inviato da: Mauro Lupi @ 06.02.05 16:51 |