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Quale futuro per la misurazione delle audience televisive?
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Media | Data: Martedì, 8 Febbraio 2005 

E’ inutile “sparare” sull’Auditel, Audiweb, Audiradio &C., sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, poi le polemiche tout court non servono a nessuno. Sono invece utili le pacate riflessioni e i ragionamenti costruttivi.

Se ad esempio l’Auditel sta mostrando molti limiti in uno scenario televisivo (quello attuale) popolato da un numero limitato di canali (anche se come si sa, alla fine quelli più visti, rimangono i primi 10), una misurazione basata esclusivamente su un panel, per quanto ampio esso sia, diviene assolutamente inefficace quando ci troviamo ad affrontare la multicanalità e la coesistenza di centinaia di canali televisivi tra piattaforme alternative di distribuzione.

In particolare;

1)errori statistici o sotto o sovra rappresentazioni anche di un solo punto percentuale possono fare la differenza in modo ancora più evidente dopo la transizione alla tv digitale
2) una rilevazione prettamente quantitativa che misura solo gli “spettatori” è sicuramente poco adatta nell’era della tv interattiva in cui conta anche il gradimento e i comportamenti, soprattutto quando le audience si frammentano
3) una misurazione separata della tv, del web, della radio e dei futuri mezzi è poco utile quando parliamo nuovamente di multicanalità.

Il problema della misurazione delle audience è troppo importante, al centro ci sono interessi troppo grandi. Le questioni da affrontare sono davvero complesse, vale la pena di essere pragmatici; sappiamo tutti che i vari Auditel sono strumenti fortemente imperfetti, ma fintanto che non disporremo di valide alternative, dovremo tenerceli. Non ho dubbi che quando la tv diventerà digitale sul serio, i criteri di misurazione dovranno essere misti (quali-quantititativi), ma sicuramente i problemi di cui sopra non potranno essere risolti a livello nazionale. Non potremmo non tenere conto dello stato dell’arte della misurazione a livello internazionale, perché la misurazione delle audience televisive, che ci piaccia o no, è un business i cui giochi si disputeranno a livello internazionale. Mettiamoci per il momento quindi il cuore in pace.
Per le pianificazioni pubblicitarie ricordiamoci dunque anche dell'importanza dei dati qualitativi, così non saremo così ossessionati dall'Auditel, le cui interpretazioni spesso sono un pochino strumentali da parte di qualcuno.... ma questa è un'altra storia.

Commenti

stendiamo un pietoso velo su acnielsen o audiweb allora.. perche' pur essendo internet ben piu' misurabile, e' innegabile che il panel di acnielsen/audiweb sia non solo deplorevole, ma assolutamente non rispecchi il macrocosmo dell'internet italiano. che poi i portaloni siano gli stessi mi sta anche, ma sarebbe simpatico scoprire posizioni coperte da altri player non si sa bene come... ma intanto chi investe paga sui dati acnielsen sbandierati...

Inviato da: thomas @ 08.02.05 17:51

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