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Il marketing della pigrizia
Durante un viaggio mi è capitato di ascoltare una trasmissione radiofonica in cui si presentava un libro su come oziare e vivere bene in azienda. Incuriosito dal tema azienda, non dall'ozio ovviamente :), ho ascoltato l’intera trasmissione in cui due professoroni universitari e un consulente di azienda hanno discusso di un libro che molto probabilmente non avevano mai letto. Il libro in questione è quello di Corinne Maier "Buongiorno pigrizia". Un titolo che l'ufficio marketing dell'editore francese ha immaginato potesse destare l'attenzione di migliaia di impiegati e quadri. Obiettivo centrato! In realtà il libro è un trattato contro il sistema capitalistico e una presa per i fondelli di tutte le manie che si trovano in azienda: dal gergo impossibile di certi personaggi, ai consulenti che cercano di farsi percepire come i massimi esponenti della tuttologia aziendale. Ecco alcuni brani da cui si può capire il tono del libro: Nel braccio di ferro da voi e l’azienda è quest’ultima a vincere, così come nella giungla il leone di solito la spunta sull’antilope.
L'informatica è il futuro: uno slogan che si sentiva già alluniversità negli anni '70. Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono figlie dei computer e di Internet; è da due decenni che le imprese investono sfrenatamente in queste nuove tecnologie, sperando in fenomenali impennate di produttività (…) Il coach non è l'unico parassita che sfrutta la bestia aziendale. L'impresa versa milioni a vari specialisti di audit e consulenza, remunerati per dire ciò che l'interlocutore vuole sentirsi dire e confortare le intuizioni di chi è in testa al processo decisionale. Un libro che si legge in un pomeriggio, ma alla sera vi renderete conto che qualsiasi altra attività sarebbe stata più utile e sicuramente più salutare. E io che mi fido ancora di giornalisti e professori universitari... Commenti
Caro Zobeide, capisco che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, come diceva qualche nonno, ma da te un minimo di fiduci me lo sarei aspettato ;) Inviato da: Max Bancora @ 30.05.05 18:21Caro M.Bancora Fortunatamente dopo aver visto un intervista all'autrice del libro mi sono convinto di non comprarlo e ancor piu' importante di non leggerlo. Inviato da: lkv @ 16.05.05 18:02Ah ecco, iniziavo a pensare di aver lasciato troppo spazio ad altro :) Inviato da: Max Bancora @ 16.05.05 17:51anch'io ci sono cascato..a mio scusante il fatto che l'ho acquistato appena uscito in Italia a scatola chiusa...da leggere in Metropolitana...nulla di più... Inviato da: GM @ 16.05.05 17:40Caro Maurizio, caro Max, Caro Max, quanto hai ragione! L'Italia è piena di docenti universitari che parlano di argomenti che non conoscono. Io stesso ho assistito a più di una conferenza in cui parlavano notissimi docenti di internet e che hanno candidamente confessato di non avere mai navigato in vita loro. |