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La normalità dei Blog
Autore: Federico.Riva | Categoria: Comunicazione | Data: Martedì, 17 Maggio 2005 

Prendo spunto da una ricerca che è stata recentemente pubblicata per riprendere un discorso cui abbiamo accennato già qualche volta, pur senza approfondirlo veramente. Secondo questa ricerca, i Blog non si differenziano affatto (nel risalto delle notizie, nel loro approfondimento e perfino negli aggettivi utilizzati) dalle normali testate giornalistiche.

Sinceramente dubito che questa ricerca sia affidabilissima (non per l'imperizia di chi l'ha condotta ma per la sua difficoltà intrinseca), ma penso che riveli una verità che sta sotto gli occhi di tutti.
I blog non sono 'diversi' e per tre distinte ragioni: che differenza c'è fra Beppe Grillo e il direttore di un giornale non partitico? Non il conflitto di interessi perché sicuramente Beppe Grillo non parlerà mai bene di una cosa di cui ha precedentemente parlato male e questo non per tutelare gli interessi di qualche potere economico (come avviene per famosi giornali nazionalli) ma per tutelare la propria immagine. Nemmeno il fatto di essere un 'uomo qualunque'. Beppe Grillo è certamente più noto di tutti i direttori di quotidiani nazionali messi assieme. Infine, di certo non gli argomenti trattati; Grillo parla spesso di cose di cui altri non parlano, ma non parla di cose di cui 'nessuno' parla. Non esiste un potere trasversale che impedisce che una notizia in mano a Grillo non sia diffusa anche da altre 'fonti', più 'istituzionali'.

L'unica differenza che c'è tra un blog e le testate giornalistiche è la partecipazione di persone che non svolgono abitualmente comunicazione.
La maggior parte dei blog sono 'partecipativi' questo è vero, ma se analizziamo bene questa partecipazione non è molto diversa dalle lettere al direttore di un giornale e se analizziamo ancora meglio la cosa, nessuno è interessato a leggere i commenti dell'uomo qualunque.

Su Imli per esempio i commenti sono molto letti, ma sono scritti per la maggior parte da chi allo stesso tempo ha il 'potere' di postare o di chi - pur non postando - ha ormai assunto una posizione equiparabile. Quello che voglio dire è che la 'rivoluzione' dei blog non esiste; c'è stata dieci anni fa con la nascita di Internet e con la nascita dei forum. Paradossalmente, questa presunta 'rivoluzionarietà' è stata diffusa da giornalisti o uomini che già facevano comunicazione (come Beppe Grillo appunto).

Commenti

Sono d'accordo con te Federico, ma un conto è considerare un singolo blog cosa poco interessante, un'altro l'intera blogosfera come un ambiente nel quale sviluppare relazioni e allora il discorso cambia. Il blog non è rivoluzionario, credo che nessuno lo possa dire ma da qui a dire che possa essere ignorato ce ne corre. Lo ritengo un errore alla pari di chi lo esalta. Rivediamo le cose con la giusta distanza. Se questo era il senso del post, mi sembra molto giusto.

Inviato da: Maurizio Goetz @ 17.05.05 13:48

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