|
||||
|
||||
Logos for sale
Una breve "provocazione" (proviene dal buon Seth Godin) circa il reale significato del logo. Pixellogo è un sito dova si trovano centinaia di loghi per ogni tipologia di business, pronti all'uso, a partire da poche centinaia di dollari. Ho navigato un po' tra le varie categorie e devo dire di averne visti alcuni veramente interessanti. Ma non è questo il punto. Commenti
Caro Simone, ottima provocazione la tua, perché contribuisce perfettamente al dibattito in corso. Quello a cui assistiamo è la comoditizzazione (che orribile termine) della comunicazione. Quando il logo diventa una commodity occorre fare un lavoro più intenso di riproposizione di lavoro. Diciamocelo, quello che Pixellogo propone a poche centinaia di euro, spesso è quanto alcune agenzie di comunicazione offrono a costi decine di volte superiori. Il problema è soprattutto di percezione. Se il mercato non riesce più a percepire una differenza tra Pixellogo ed il lavoro di un'agenzia tradizionale, ciò significa che quest'ultima non è riuscita a trasmettere valore. Ritengo che la comunicazione sia in profonda trasformazione e così le competenze che vengono richieste dal mercato. La domanda che io pongo è la seguente: chi sono i soggetti, le strutture, le agenzie che si stanno realmente attrezzando per rispondere a questi cambiamenti? Inviato da: Maurizio Goetz @ 19.07.05 16:42Caro Enrico, Caro Maurizio, La provocazione di Seth e poi di Enrico è ottima! E' azzeccata! Non fosse altro perchè ci fa riflettere sull'argomento. Quello che cercavo di esprimere è che il logo resta comunque uno strumento efficace, non è l'unico, non è il più importante, ma va comunque costruito in maniera attenta sui valori che l'azienda desidera esprimere e che la distingueranno nel futuro! Sceglierlo in una galleria significa perdere questa unicità! per un lapsus, ho mezionato il post di Simone quando intendevo il post di Enrico, mi scuso con entrambi. Volevo quindi dire che concordo pienamente con quanto ha scritto Enrico Bianchessi. Inviato da: Maurizio Goetz @ 19.07.05 14:29Simone scusa ma mi permetto di dissentire. Simone, è una provocazione, l'ho detto. Vuole essere un forte richiamo al concetto di "brand" come valori associati ad esso dal mercato sulla base di una reale esperienza di consumo. Carissimi secondo me stavolta il buon Seth ha detto un simpatica c.....a! Il punto non è se è bello o brutto. Qui siamo d'accordo tutti (tranne i creativi, forse). Il punto è se sarà in grado o no di trasmettere in modo efficace i valori con cui vogliamo contraddistinguere l'impresa! E' chiaro che da solo non ha senso. E' pur chiaro che sarà il mercato ad associargli quei valori, ma se un logo non è in grado di catalizzare questo processo o peggio non è in linea con le percezioni che vorremmo dare al mercato, beh sicuramente non abbiamo sfruttato a fondo questo strumento. L'idea di Pixellogo è carina, ma ribaltare il processo strategico con il quale andrebbe costruito un logo non credo sia una cosa tanto efficace. Troppo difficile trovare un logo che perfettamente si accordi ai valori desiderati. Si fa prima a farselo fare! Credo che i loghi in galleria possano essere solo una soluzione per chi questo processo non lo segue e continua a scegliere la comunicazione più per l'estetica che per l'efficacia. Credo (e spero) che l'intento sia un altro: la galleria come punto d'inizio, una buona tattica per dimostrare le capacità dei creativi di pixellogo e iniziare dei progetti di design del logo su misura! Inviato da: Simone Lovati @ 19.07.05 11:50Il buon Seth, usando come al solito solo un po' di buon senso, ha ragione: il logo altro non è che un segno a cui associare valori ed esperienze. Il marchio è solo una delle tante espressioni di una marca: da solo non serve a niente e non significa niente. Inviato da: Nicola Mattina @ 18.07.05 17:10 |