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Linkedin si rifa' il look e lancia i servizi pay
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Social Network | Data: Sabato, 6 Agosto 2005 

Con un messaggio del CEO, Reid Hoffman, è partita la fase 2 di Linkedin; un nuovo look per il sito tanto per cominciare e poi il lancio dei servizi premium con due profili d'offerta (Business per 15$ al mese e Business Plus per 50$ al mese).

Gli account personali restano quindi gratuiti con una limitazione rispetto al passato; i livelli di relazione che definiscono il proprio network passano infatti da 4 a 3. In più, è oggi possibile, anche per le sottoscrizioni free, ricercare un profilo all'interno di tutto il db di Linkedin (precedentemente la ricerca era limitata alla propria rete di contatti).

L'offerta pay, per prezzo e tipologia, si rivolge evidentemente ad un profilo professionale specifico (consulenti e recruiters) per il quale è stato pensato anche il nuovo servizio InMail in grado di garantire l'anonimato dell'inserzionista (utility che sarà di sicuro molto apprezzata).

Dunque, dopo due anni di crescita, è arrivato anche per Linkedin il momento del pay; sarà un successo? Staremo a vedere; personalmente sarei davvero curioso di sapere attraverso quali valutazioni si è arrivati a quantificare la cifra mensile per i due profili (magari tenendo presente che craig...)

Commenti

Concordo con Sebastiano, che approfitto per salutare, sul fatto che molti profili su LIn siano obsoleti o fasulli, tuttavia ci vuole abbastanza poco a smascherarli, lo strumento rimane validissimo, con naturalmente un po' di "rumore di fondo". Secondo me ormai con 4 milioni e 200 mila utenti se calcolano bene i prezzi dei servizi hanno inventato l'ennesima macchina per fare i soldi! D'altra parte devo dire che per me LinkedIn ha funzionato e continua a funzionare. Sono entrato in contatto con moltissime persone ed ho ingrandito enormemente il mio network. E' chiaro che se si inventa qualcosa che ha valore, il mercato te lo riconosce...L'economia non va poi così male per chi ha buone idee...

Per finire mi permetto di segnalare il nostro Club Milanese di utenti Linkedin: ci incontriamo regolarmente e così espandiamo anche il nostro network "forte". Il prossimo incontro è il 30/11 a Milano. Abbiamo già ricevuto quasi 80 adesioni.

Ciao a tutti e grazie per lo spazio!

Inviato da: Pier Carlo @ 23.11.05 01:46

D'accordo su tutto con Sebastiano...

Inviato da: Giuseppe Mazza @ 09.08.05 20:50

Anche io concordo sul fatto che Craigslist non sia del tutto paragonabile a LinkedIn; oltretutto nella sua sezione "Jobs" ho trovato ricerche di venditori del Kirby (l'arcinoto catafalco di aspirapolvere)...beh mi auguro (mi pare proprio) che con LinkedIn si ragioni su ben altro livello.
Ho però un dubbio riguardante la completezza e la veridicità dei profili su LinkedIn.
Io stesso (per il gusto di provare e niente più) mi sono registrato senza problemi con nomi falsi e inventandomi professionista di cose che ignoro del tutto. Naturalmente poi NON mi sono servito di questi falsi utenti per ingannare la gente ed i potenziali datori di lavoro...ma sarebbe stato possibile farlo. Poi, noto che troppi profili sono incompleti (solo l'ultima posizione lavorativa specificata, talvolta nemmeno in maniera precisa). Probabilmente questi problemi sono marginali...forse sto cercando il pelo nell'uovo, ma in Italia ve ne sono veramente molti che si registrano e poi abbandonano il profilo, non lo aggiornano tempestivamente quando cambiano lavoro, e così via. Mi immagino il recruiter che sta cercando un professionista e ogni tot. si trova davanti una persona che non sta facendo quello che il suo profilo dice, che magari ha appena cambiato lavoro ed è quindi tagliata fuori da un nuovo cambiamento a breve (ma nel suo profilo non l'ha dichiarato). Certo a garanzia c'è il meccanismo degli "endorsers" (ma poco diffuso sui profili italani) e la presentazione della richiesta di contatto tramite "trusted referral" (ma mi sembra piuttosto diffusa la pratica di passare le richieste di contatto anche di persone con le quali si è al massimo scambiata qualche e-mail...e talvolta nemmeno quella).
Sono comunque anche io convinto che quelli di LinkedIn siano bravi, e spero che continuino ad esistere perché ormai non credo di poter fare a meno del loro servizio; avrano fatto i loro bei conti e avrano probabilmente rilevato che, magari soprattutto sul mercato usa e anglosassone, i profili utenti sono di maggiore qualità.

Inviato da: Sebastiano Pagani @ 07.08.05 16:58

beh, Craig bara: dà le pagine dell'intero sito, non solo delle sezioni 'jobs', e l'indice di "effectiveness" è datato aprile 2000...

Quanto a LinkedIn, secondo me sono bravissimi.
iMHO sarà un grande successo :-)

Inviato da: Massimo Moruzzi @ 07.08.05 13:52

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