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Il Tryvertising è una strategia innovativa o solamente un nuovo termine da ricordare?
Negli ultimi mesi ho sentito più volte parlare di "tryvertising", un termine che deriva dall'unione di due parole try+advertising e definisce una strategia pubblicitaria basata sulla prova del prodotto prima dell'acquisto. Ora la vera novità, al di là del nome, non è tanto quella del provare il prodotto (o il servizio) per decidere se poi acquistare o meno. L'innovazione sta nel proporre tale prova per prodotti diversi da quelli abituali e in momenti o in luoghi particolari in grado di amplificarne il valore, facendo "sentire" al consumatore una brand experience ancora prima di possedere il bene. Come vi dicevo se la novità fosse (come ho letto su alcuni blog ed anche su un paio di riviste) che "...il tryvertising permette di testare un prodotto prima di acquistarlo...", sarebbe solo un termine nuovo da ricordare, niente più! ;) Ad esempio, quello che Nike ha proposto a Vancouver è qualcosa di differente, il "test drive" non è solo l'applicazione della prova pre-acqusito per un prodotto diverso: le scarpe da running. La strategia innovativa sta nel proporre tale test in occasione della maratona di Vancouver, ossia in un momento di massima concentrazione e sensibilità del target. Stessa cosa vale per un altro degli esempi classici di "tryvertising", un pacchetto nato dalla collaborazione di Mercedes-Benz e Ritz-Carlton, denominato Key to Luxury, con il quale il cliente Ritz-Carlton può alloggiare in una suite dell'hotel ed avere a disposizione un Mercedes SL con il pieno di benzina ogni giorno! E' questa la strategia innovativa, d'altronde il fatto di testare un'auto prima di comprarla non sarebbe certo una novità...di concessionari con "le porte aperte" ce ne sono ogni weekend! Commenti
Il termine tryvertising è una tendenza ben documentata da Trendwatching. Per chi fosse interessato all'argomento, questo è il link Il tryvertising rappresenta una ventata di novità: alberghi, ristoranti, discoteche ma anche fermate dell'autobus e aeroporti diventano sfavillanti vetrine per creare complicità con il potenziale cliente. In un momento caratterizzato da una comunicazione sempre più invasiva e sovrabbondante, infatti, molti messaggi e stimoli rischiano di passare inosservati, confondendosi gli uni con gli altri. Il maggiore coinvolgimento derivante dall'esperienza sensoriale, invece, rappresenta un eccezionale strumento di marketing e offre all'azienda la possibilità di iniziare a creare una relazione con il cliente, differenziandosi dai competitor. Un altro vantaggio di questa strategia deriva dalla possibilità di verificare "sul campo" le reazioni del proprio target, migliorando di conseguenza il grado conoscenza reciproca ma anche utilizzando tale feedback per tarare le successive iniziative di contatto. Ecco, un commento voglio proprio lasciarlo per questo articolo. Il caffe' nel bicchierino di plastica e' qualcosa di generalmente imbevibile. Come fanno negli ipermercati a farti apprezzare un caffe' (ok, non sono uno che apprezza il caffe' visto che abbondo di zucchero) servendotelo in un bicchierino di carta? Voi che avete contatti in alto avvisateli che finche' continueranno ad offrirmelo nel bicchiere di carta continuero' a rifiutarli. E finche' continuero' a rifiutarli non potro' mai apprezzare una marca di caffe' diversa da quella abituale. Altra cosa, in TV dicono tanto che il decaffeinato e' buono come il caffe' normale, perche' questo non lo fanno mai provare? Per quanto riguarda la mercedes non mi pongo il problema, salvo se mi facessero provare un Vito :-P Inviato da: Stefano "Free.9" Scardovi @ 25.10.05 09:18 |