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Caos calmo di Sandro Veronesi
Premessa. Forse qualcuno mi dirà che questa recensione sia più da blog personale che da IMlog, il libro infatti non tratta propriamente di questioni legate all'economia e al marketing in particolare. Ciò nonostante ho pensato che molti dei rapporti interpersonali trattati dall'autore, siano un ottimo spunto di riflessione per chi vive in azienda, dove piccoli e grandi problemi si risolvono interagendo con i colleghi. Ecco il motivo per cui vi racconto la lettura estiva che più mi ha affascinato. Ho notato il libro in uno dei giorni di massima allerta negli aeroporti, dopo le ben note vicende degli attentati con il Gatorade esplosivo... Non sapendo più cosa fare dopo essermi spogliato anche del cellulare, ho cercato nella libreria oltre il check-in un libro in grado di farmi passare le ore di attesa. Devo ammetterlo: il fatto che il libro abbia vinto il Premio Strega è stato decisivo, "Caos calmo" ha avuto la meglio sul libro di Vitali (nonostante quest'ultimo sia ambientato sul mio lago :)). Il libro narra le vicende di un dirigente di Tele+ nella fase della fusione con Sky. Ovviamente Veronesi non illustra i bilanci e gli indici finanziari delle due aziende, ma piuttosto fa vivere al personaggio del libro (Pietro) i drammi e i pensieri di alcuni dei dirigenti dell'azienda acquisita. Le vite di numerosi personaggi si intrecciano davanti alla scuola della figlia di Carlo, dove quest'ultimo si è rifugiato ad attendere che il caos, creatosi non solo per la fusione in corso, evolva in un nuovo stato. Ovviamente le storie e i personaggi sono frutto della fantasia più pura, ma i sentimenti, le sensazioni sono quelli che si respirano in tutte le aziende che affrontano un processo molto delicato come una fusione. Non voglio dilungarmi molto per non togliere il piacere di scoprire il libro, mi preme però sottolineare come sia scritto molto bene, in modo semplice e scorrevole. Ho trovato che Veronesi abbia una incredibile predisposizione a descrivere sentimenti con similitudini a volte sorprendenti. Lo ripeto, forse un libro che con IMlog c'entra anche nulla. Ma anche se cosi fosse, ci sono altri mille motivi per non perdersi "Caos calmo" :). Commenti
Ho vissuto da dirigente fusioni globali e sono stato manager in tele+ ma non mi sono particolarmente identificato, anche se le considerazioni "aziendali" di Veronesi/Pietro non sono certo errate così come le ricostruzioni dei meccanismi emotivi di chi si trova al centro dei meccanismi invasivi e minacciosi di una fusione. Tuttavia a mio parere il libro rimane sempre un po' in superficie e non riesce a scavare a fondo più di tanto o a dire qualcosa di nuovo. L'ho letto con piacere ma nulla di più, un po' come una puntata del Dr. House. Inviato da: Otto vask @ 27.02.08 12:52Il libro è molto bello. Lucido e disincantato Pietro Paladini. Autentico il rapporto con la bambina. la fine però non l'ho capita. Immagina di parlare al telefono con tutti i personaggi del libro, ma Lara che c'entra: "Ora passami Lara." Era forse mascherata la sua pazzia? Anche lui non si discosta dallo squilibrio emotivo di quasi tutti i suoi personaggi? Inviato da: elena @ 27.02.08 12:15Era un pò che non riuscivo a leggere un libro tutto d'un fiato.. Era un pò che non riuscivo a leggere un libro tutto d'un fiato.. Una mia amica che per una strana coincidenza si chiama Lara, me lo ha regalato questo inverno, in occasione del mio compleanno. Io l’ho riposto nella mia libreria, e, come spesso faccio, ho aspettato che venisse il tempo giusto per leggerlo. Silvana Ferrari Ho letto Caos Calmo su consiglio di un'amica. di certo non è un geek! Inviato da: Max Bancora @ 18.10.06 17:43però la storiella del "porta bicchiere" poteva risparmiarsela... è troppo vecchia! Inviato da: Matteo.Balzani @ 18.10.06 17:37ogni volta che ho letto la parola FUSIONE ho avvertito più intensamente la SCISSIONE interpersonale nelle aziende....e non solo in quelle purtroppo. Inviato da: serena @ 13.09.06 14:19bellissimo libro anche per me, e in effetti le parti relative all'esperienza lavorativa del protagonista, alla fusione etc. sono state fra quelle che più mi hanno appassionato... Il libro sta già diventando un film con Moretti protagonista (non regista). Avrei visto di più un Castellitto nel ruolo di Pietro, il protagonista. Inviato da: Elisabetta @ 28.08.06 22:30Mi piacerebbe aprire una discussione sulla sensibilità del manager, sono convinto che gli spunti sarebbero tantissimi, magari tenendo come filo conduttore proprio il libro. Inviato da: Max Bancora @ 28.08.06 11:43Non è affatto fuori tema. Anzi, il romanzo racconta meglio di cento manuali di management il nuovo corso e la "sensibilità" che un manager (uomo non macchina) deve acquisire. Inviato da: EmmeBi @ 28.08.06 11:30don't worry, un po' di pensiero laterale non guasta. Dobbiamo pur allargare i nostri orizzonti :) |