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Fuga dall'educazione: Netiquette addio
Qualche sera fa stavo guardando "Un giorno in pretura". Avete presente il programma su Rai3 dove mandano gli spezzoni di quanto avviene in un tribunale? Ricevo quotidianamente tante, troppe email, che iniziano senza un saluto, finiscono senza una firma e con toni mai, dico mai, gentili o quantomeno educati. - "Ok, domani l'aggiustiamo, vedete di essere on-line perchè ho bisogno del responso immediato…" - "Ha degli aggiornamenti? Chiamami che coordiniamo." - "Ho ricevuto solo una panoramica dei servizi offerti. Vorrei subito una presentazione. Distinti saluti, XYZ" Per un attimo stavo dimenticando il mio fiore all'occhiello: Non pretendo email melense o eccessivamente rigorose: solo del rispetto e della cortesia che spero non manchino mai nelle mie comunicazioni. Anche qui però le insidie sono dietro l'angolo. Quando una volta mi sono permesso di iniziare una mail con: "Buongiorno Giancarlo…" mi sono sentito replicare così: "non si usa chiamare per nome in Italia, se non gli amici frequentati. Mi chiami per favore Sig. XXX, grazie, preferirei." E' che ci rimango male. Lavorare nel commerciale e a contatto con i clienti si prendono sempre pallonate in faccia, fa parte del mestiere. Ma perché non provare a conservare un rapporto comunque rispettoso? Commenti
Buon giorno Riccardo, Eh, temo che la "buona creanza" che talvolta troviamo sulle e-mail sia niente di più che uno specchio di quella che è diventata la buona educazione in Italia... Un saluto a tutti Inviato da: Cinzia Ligas @ 07.09.06 10:02Eh, temo che la "buona creanza" che talvolta troviamo sulle e-mail sia niente di più che uno specchio di quella che è diventata la buona educazione in Italia... Un saluto a tutti Inviato da: Cinzia Ligas @ 07.09.06 10:01Se non metti i nomi perchè mai dovresti beccarti una querela? Hai perfettamente ragione,io cerco sempre di esser cordiale ma non mi sforzo mai perchè bastano due lettere per esserlo,un "ciao","buon giorno",o "la ringrazio per la disponibilità" non si fanno mai mancare secondo me. Inviato da: Dario @ 06.09.06 12:42Ciao Riccardo, Ciao! Inviato da: Paolo Picazio @ 05.09.06 23:46Io lavoro nella comunicazione, uffici stampa & relazioni esterne, quindi generalmente le mail sono abbastanza cordiali. Si aprono con un saluto e si chiudono con un altro saluto. Però se si è in familiarità, si può anche intendere la mail come una conversazione, stile botta e risposta. Inviato da: Carlo Odello @ 05.09.06 22:49Perché tu lavori nel dorato mondo dell'IT e ti comunichi via email, cose simili a me capitano di persona! Gente che arriva e dice: "sei tu Matteo, devi farmi questa cosa subito". Solitamente basta un "Scusi?" un po' accigliato e rientrano sui binari... Questo post è doveroso, andrebbe pubblicato e ripubblicato periodicamente, perchè ci si dimentica della netiquette. A me piace riprendere di tanto in tanto anche i punti principali del Cluetrain Manifesto. A proposito, concludo con un saluto ;) Ciao Riccardo, Buongiorno Riccardo, Io potrei benissimo essere uno di quei tuoi clienti. Dimentico con frequenza (diciamo sempre) i saluti iniziali perche' la mail, a differenza della lettera di carta, la scrivo di impulso, la digitazione parte a meta' del percorso comunicativo della mia testa e non al principio. Insomma, prima penso che devo dire una cosa, poi la trascrivo su tastiera. Immediata, simile ad uno squillo al telefono o ad una comunicazione ICQ (o un SMS per chi ne usa a iosa). Cio' che non ometto mai invece, salvo quando la mail e' di fatto un post-it, e' la firma finale con uno stringato "Saluti." Mi e' stato fatto notare da alcuni, ma non penso (o almeno non e' mia intenzione) di mancare di rispetto al mio interlocutore. Vedro' di migliorare in futuro. Inviato da: Stefano "Free.9" Scardovi @ 05.09.06 10:03 |