Scappo che mi chiude il conto online...
Il servizio Bancoposta ha, credo, avuto un buon successo.
Probabilmente per un certo tipo di persone poter fare le operazioni all'ufficio postale ha un valore e rappresenta una comodità.
Il servizio online però, che in teoria è rivolto ad un target più evoluto e dovrebbe svincolare l'utente dagli orari, presenta dei limiti abbastanza stupefacenti.
Che senso ha fornire il banking online con delle limitazioni agli orari nei quali è possibile fare operazioni? E addirittura gli orari sono diversi a seconda delle operazioni, secondo questa tabella.
Inoltre il conto non si può aprire online e addirittura per richiedere la password bisogna recarsi presso un ufficio postale...
E' ancora lunga la strada!
Mi spiace ma tutto quello che avete scritto son delle grande cretinate.
Tutta la trafila che dovete fare è solo per una sicurezza in più! Registratevi al sito dell'inps e vedrete li che trafila c'è!
Poi la dovete fare solo 1 volta,ed avrete un servizio valido per sempre.
L'unica cosa che sinceramente non mi piace sono gli orari.... per uno coem me che si connette di notte, faceva comodo andarsi a vedere il credito residuo.
Mi spiace ma tutto quello che avete scritto son delle grande cretinate.
Tutta la trafila che dovete fare è solo per una sicurezza in più! Registratevi al sito dell'inps e vedrete li che trafila c'è!
Poi la dovete fare solo 1 volta,ed avrete un servizio valido per sempre.
L'unica cosa che sinceramente non mi piace sono gli orari.... per uno coem me che si connette di notte, faceva comodo andarsi a vedere il credito residuo.
Pasquale, non è tanto questione di orario in sè, effettivamente non credo che mi servirà fare bonifici a mezzanotte, ma è il concetto stesso che trovo assurdo. Se mi dai un servizio online vuol dire che non devo rispettare gli orari, che non devo andare nella stessa filiale in cui ho aperto il conto per richiedere la pwd, e che posso fare l'attivazione online senza dover ricevere una raccomandata (!?!?).
Non mi pare proprio che Fineco o altri competitor siano da power user, anzi, sono molto più semplici e usabili.
Detto questo ritengo Bancoposta un ottimo passo per Poste italiane, ma ribadisco che, dovendo creare un prodotto online, mi sarei aspetato una gestione meno burocratica. Bastava guardarsi intorno e semplicemente copiare, non era necessaria un'idea rivoluzionaria.
Quindi, un primo passo ma la strada è ancora molto lunga, IMHO
Sono d'accordo, Matteo, con il diritto di poter criticare anche qualcosa che non si è provato per forza: perbacco, e ci mancherebbe! :)
Tuttavia da utente mediocre, che non è stretto dalla necessità di fare operazioni bancarie notturne (ma dove scappi dopo le 23:30? Quanti utenti di servizi bancari online fanno operazioni online di notte?), che dopo esperienze surreali ha scoperto che finalmente è possibile utilizzare qualsiasi computer e qualsiasi browser per fare le stesse cose che prima "era meglio" fare con un Windows+Explorer, che francamente ha scoperto che può spendere in servizi bancari 1/10 di quanto spendeva prima, ho trovato la critica un po' fuori bersaglio.
Non dimentichiamoci che "l'utente molto evoluto" ha certe esigenze, quello invece "normalmente evoluto" ne ha altre, e non credo che la principale sia utilizzare un servizio dalle 23:30 di sera alle 6:00 del mattino.
Personalmente trovo che il successo di Bancoposta sia proprio quello di essere riuscita ad avvicinare gli utenti "normali" a servizi che erano ingiustamente o riservati ai "power user", oppure erano generalmente molto più scomodi e sicuramente molto inferiori.
Vorrei aggiungere qualcosa da utente. Mi limiterò ad un breve manuale d’uso per la sola operazione di registrazione ai servizi Bancoposta online.
Caro felice bancocorrentista online per accedere al servizio dovrai:
1. Accendere il computer? Ma noooo, non essere precipitoso…Recati, invece, presso un’ufficio postale e richiedi l’attivazione del servizio. Ma non andare in un ufficio qualunque…troppo facile! Deve essere lo stesso nel quale hai aperto il conto Bancoposta. Se nel frattempo ti sei trasferito, potrai cogliere l’occasione per riunirti con la tua famiglia d’origine e fare contenta la mamma. Poste.it ti vuole bene!
2. Torna a casa. Accendi il computer...Puoi ora effettuare la registrazione online. Avrai così uno user e una password. Ma attenzione! ci sono ostacoli lungo il tuo cammino…Ti raccomando di assumere quotidianamente un integratore di fosforo: nel caso dimenticassi la password dovrai scontrarti con il mostro “numero gratuito 803.160”, ma solo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 20. Oltre ai tuoi dati personali dovrai fornire il tuo codice cliente ovvero il numero presente sull'ultima pagina della registrazione al sito Poste.it (?).
3. Bene ci siamo… A questo punto Poste Italiane invierà con un codice di attivazione per il tuo conto. Cosa fai lì trepidante davanti allo schermo del pc? Per oggi non se ne parla…lo farà con un telegramma al tuo domicilio postale. Dedica il pomeriggio allo shopping…
4. è arrivatooo il telegrammaa!! Riaccendi il tuo computer, o felice bancocorrentista, torna online e inserisci il codice di attivazione. Ma non essere così impaziente…approfitta, ridipingi le pareti e coccolati con un buon bicchiere di vino.
5. Dopo un giorno lavorativo dall’attivazione della casella di posta elettronica, potrai entrare nel fantastico mondo “bancopostaonline” e addirittura, lo so non ci crederai, iscriverti, direttamente via web al GranPremio Mondo Bancoposta, accumulare 1.000.000 di punti e ricevere una fantastica ricarica telefonica!!! Saprai resistere??
A me la strada più lunga di così non è mai sembrata…
io sono cliente (ancora per poco) di Bipielle e usufruisco dei servizi online che mi costano 2 euro al mese e sono accessibili dalle 8 alle 21. Oltre a questo non e' prevista la possibilita' di cambiare la password, cosa che va contro ogni regolamento in merito di sicurezza e prima di tutto al buon senso.
pasquale, la mia critica non era a Bancoposta in generale, ma ad uno specifico servizio che mi sembra declinato in maniera poco usabile e paradossale.
sottoscrivo che la strada è ancora lunga, avendo invece un'ottima esperienza con una banca online da qualche anno e anche con le sirene "arancioni".
che poi le poste siano migliorate molto negli ultimi anni è un fatto e non l'ho messo in dubbio.
l'intento del post era semmai costruttivo, in ottica di ottimizzazione del servizio.
infine terrei a far notare che sia la prima che l'ultima frase mi sembrano inutilmente polemiche, al di là dell'inutile leggerezza del mio post.
quindi per parlare di un conto online devo averli provato per forza? per parlare di un sito di ecommerce devo averci comprato qualcosa? per parlare di un'auto devo per forza averla comprata?
mi sembra abbastanza assurdo...
mi sono limitato a far notare un servizio che a mio modo di vedere è un disservizio.
mi scuso per il post leggero e per il commento pesante ;-)
Ciao e grazie per la pronta risposta.
Hai fatto bene a sottolineare il pericolo di truffa legato a Postepay (purtroppo ne ho sentito spesso parlare).
Tuttavia per richiedere la carta bisogna presentare un documento di riconoscimento. Cosa sfugge al controllo? Se fossero più "fiscali" nel chiedere più documentazione in fase di richiesta e di ricarica, la gente non la adopererebbe?
E' un peccato perchè la nostra stampa sulla parola "truffa" ci mangia sopra tutto l'anno e se l'associa ad Internet impazzisce di gioia.
Tutto da migliorare insomma ma sembra che almeno questo loro strumento (forse confrontato con i conti bancoposta) sia un filo più funzionale.
Grazie
Riccardo
Teoricamente la Postepay non dovrebbe essere usata come strumento di pagamento tra utenti (io ricarico te, tu ricarichi me) ma tecnicamente proprio per questo motivo ha avuto un successo straordinario soprattutto nei metodi di pagamenti di negozi online o tra gli utenti di ebay, tanto da far tremare per un attimo il futuro di paypall. Io dico che la funzionalità intesa anche come funzione d'uso delle cose non viene determinata da chi fa il prodotto ma da chi ne fa uso. Certe cose nascono per funzionare in un modo ma poi vengono effettuvamente usate per altri scopi. La postepay grazie alla estrema facilità d'uso, compatibilità col circuito visa electron e visa, facilità di accesso e controllo alla lista movimenti, facilità di ricarica online da conti bancoposta o da uffici postali spesso aperti con orari continuati e fino a tardo pomeriggio e facilità di spostamento di soldi tra "postepaisti", direi che è un prodotto che sta funzionando molto bene (per la mia personale esperienza) anche e soprattutto come strumento di pagamento online tra i possessori. Il costo di ricarica-pagamento di una postepay è veramente basso 1€ (un pò come il costo di molti bonifici online) l'accredito è immediato quindi le compravendite avvengono più velocemente in caso di spedizione della merce. Tuttavia il motivo ufficiale che ha imposto il DIVIETO di pagamento con postepay, ad esempio, tra utenti di ebay è che la postepay non può essere considerato un metodo di pagamento perchè non è stato creato per questo e, tra le altre cose, non se ne può rintracciare l'effetiva provenienza del pagamento (visto che può essere effettuata una ricarica online anche senza documenti, come ad esempio alla posta) tanto che in molti casi è stato oggetto di tante truffe. I motivi ufficiosi del divieto (ipotizzo) potrebbero riguardare anche l'interesse a sviluppare il pagamento con paypall recentemente acquisita da ebay (ma queste sono mie pure supposizioni... :P). Ad ogni modo, credo che la postepay sia la carta prepagata più diffusa e facile da usare, non mi vengono in mente margini significativi di miglioramento se non che potrebbero farcela usare anche per pagare i pedaggi autostradali (ma qui forse ViaCard si potrebbe un pò arrabbiare), per il resto che avvenga anche una diffusione come sistema di pagamento tra "postepaisti" se così ci piace che avvenga.
Ciao a tutti,
anche se le due cose non sono strettamente collegate e non vorrei andare OT... che mi dite invece di Postepay come strumento di pagamento? Pensate che anche questo servizio possa essere migliorato da parte delle Poste?
Lo chiedo per pura curiosità, dal momento che la maggior parte dei miei clienti/aziende di commercio elettronico lo offrono come strumento per pagare gli acquisti online effettuati dagli utenti della rete e non ho mai avuto un feedback negativo.
Ciao,
Riccardo
Pangora Italia
Sottoscrivo le tue parole, YuKari GuYa. Integralmente.
Mi dispiace che il mio intervento possa essere sembrato troppo leggero, era un modo per rispondere ad un post che tutto sommato mi sembrava "leggero", ma senza voler scendere nei luoghi comuni.
Beh dunque, mi ritengo abbastanza competente su bancoposta, non solo perchè ho un contocorrente (anche online) da quando le posteitaliane si sono rinnovate agli albori di quei tassi di interesse sui depositi che tanti correntisti hanno fatto accorrere dalle banche, quanto anche perchè il cambiamento di PosteItaliane è stato oggetto della mia tesi di laurea sperimentale con uno studio dal azienda pubblica alla cosiddetta "privatizzata". Perciò mi sento di poter intervenire in merito con un pò di cognizione di causa. Credo sia necessario prendere atto di un sostanziale enorme cambiamento e miglioramento delle poste, e nel caso più preciso della gestione e funzionamento del conto corrente postale, tuttavia da qualche anno a questa parte non mi sembra aver notato significativi miglioramenti o interessanti implementazioni sul servizio, in particolare, di homebanking, da quando è nato mi sembra pressappoco invariato e ce ne sarebbero di cose su cui concentrarsi (raccolte di punti sulle transazioni a parte). Rimango tuttavia ancora una fedele e più o meno accontentata (non soddisfatta) cliente delle poste ed al momento non cambierei ancora con alcuna banca, ma la crescita soprattutto dei servizi web con alcune macchinose operazioni (come la richiesta di password) potrebbero essere decisamente migliorate.
"Anch'io non ho una BMW ma ho una Mercedes, ma vi assicuro che certe stranezze del servizio clienti BMW sono proprio miserrime: è ancora lunga la strada!"
Rilevo una infondata ed inutile sufficienza nel post e nei commenti.
Da 2 anni sono cliente di Bancoposta dopo aver ceduto a sirene "arancioni" e non di varia modernità, e francamente i limiti che rilevate non sono nulla rispetto ai fastidi incontrati in 15 anni di rapporti con banche online e offline.
"La Poste" in Francia è il servizio bancario più capillarmente diffuso e utilizzato, ha le stesse "limitazioni" del Bancoposta italiano (che a La Poste si è dichiaratamente ispirato) e non ho mai letto "critiche" di questo genere in Francia.
Sarebbe interessante leggere le osservazioni ed eventualmente le lamentele di chi è correntista Bancoposta, piuttosto di chi non lo è, per motivi di "competenza"! ;)
Secondo me è proprio nel dna delle poste insinuare anche nei servizi apparentemente più evoluti un bug di burocratese. E' più forte di loro...
vogliamo parlare della postepay che non funziona dalle 24 alle 6?