|
||||
|
||||
GPA: Google e CPA sempre più vicini
Leggo con piacere sul blog ufficiale di Google che gli amici di Mountain View continuano piano piano ad approssimarsi al CPA (Cost Per Acquisition). Hanno infatti appena rilasciato uno "strumento per ottimizzare le conversioni", in rigorosa beta, che permette di fissare un CPA massimo relativo alle conversioni tramite le campagne AdWords. Disclaimer: Posto che le campagne a CPA non sono praticamente state degnate di uno sguardo da nessuno (in primis da Google stessa), questa nuova funzionalità sembra il vero prologo alla partenza di "vere" campagne a CPA. Visto che Steve Rubel inizia a recitare il requiem per il pay per click, anche Larry e Sergey stanno cercando qualcosa di "nuovo". Staremo a vedere! Commenti
L'obbiettivo di ogni marketer è riuscire a determinare il ROI su ogni canale in modo da massimizzare gli investimenti senza disperdere i budget. Se le campagne hanno come obbiettivo la vendita immediata, e la vendita può essere traccata e associata alle azioni che la hanno generata, il CPA è indubbiamente molto molto utile e soprattutto "onesta", perchè limita gli investimenti sul canale in base ai risultati positivi che può generare per la singola azienda (a tutto sfavore dell'editore o dello strumento). Sul search il discorso è complesso e dipende dalla qualità delle descrizioni. Diciamolo, spesso il persuasive copywriting punta proprio al click, forzando un pochino con il risultato di attirare anche "fuori target" ;) Inviato da: Maurizio Goetz @ 25.10.07 15:07d'accordo al 100% con te Maurizio, per quel che riguarda la pianificazione. Non è da oggi che sostengo il click una misura intermedia poco interessante . O è branding o è action, che mi rappresenta il click, solo interesse? La penso come Steve Rubel, essendo colpevole di aver introdotto in Italia le campagne di pay performance puro con media properties nel 2000, (non affiliation) E' sempre stato un tema tabu. Inviato da: Maurizio Goetz @ 25.10.07 07:58 |