Messenger esce dalla rete
Da qualche settimana è possibile vedere in TV, sulle principali reti nazionali, uno spot su MSN Messenger, dopo un periodo di test su MTV.
La pubblicità è una specie di "Messenger for dummies", in cui un'avvenente signorina spiega per filo e per segno tutte le funzionalità e le potenzialità dello strumento, sottolineando la possibilità di usare le emoticon e di potersi collegare anche con la webcam.
Non è solo un normale spot per un normale prodotto, perchè storicamente è molto difficile vedere un servizio web promosso in TV, e quindi veicolato al pubblico più vasto possibile per definizione, a meno che non si tratti di connessioni ADSL o simili. Questa piccola svolta rappresenta l'ingresso degli IM nel mondo dei prodotti/servizi per tutti, non solo per gli appassionati o gli smanettoni. O quantomeno il tentativo da parte di Microsoft di favorire questo ingresso.
Per estensione poi potremmo anche prendere questo spot come il segnale dello sdoganamento del web stesso come mezzo di comunicazione senza più un target specifico ma disponibile e utilizzabile da chiunque, o almeno da chiunque abbia un PC.
E' importante sottolineare come nello spot si faccia riferimento ad altri mezzi di comunicazione, come SMS e chat, considerati ormai di uso comune, mettendoli a confronto con Messenger, sia sul piano della velocità che su quello della praticità e semplicità. In pratica il messaggio è più o meno: "Così come usi quotidianamente SMS e chat puoi usare IM perchè ha questo e quest'altro vantaggio, è gratis, è veloce ecc.".
Questo sottintende che si dà per scontato che tutti abbiano normalmente accesso al web da casa o dal lavoro e che quindi l'utilizzo di Internet non sia più una barriera da superare.
Un altro aspetto da segnalare è quello dell'investimento pubblicitario: difficilmente le aziende stanziano grossi budget di comunicazione per servizi web-based, tantomeno se questi servizi sono free e quindi non portano direttamente fatturato. E' vero che Microsoft non ha esattamente problemi di soldi (considerando che ha appena pagato una multa da 500 milioni di € in contanti...), ma è comunque un passo verso l'assunzione da parte del web di un ruolo di primo piano anche nella comunicazione "tradizionale".
@ 07.07.04 10:23