IMlog: il blog per chi fa marketing, online dal 1996.

09.12.04

Ma mannaggia la Telecom!!

Ho comprato casa un paio di mesi fa e finito il trasloco il primo pensiero è stato scegliere l'operatore migliore per l'ADSL senza linea voce (ho due telefonini, un palmare e skype sul portatile.. mi basta); scelgo l'offerta linea dati di NGI e faccio la richiesta di attivazione.

Oggi la doccia gelata; leggo dal sito WholeSale di TI che da gennaio 2005 "i servizi ADSL (sia retail che wholesale) forniti da Telecom Italia dovranno sempre presupporre l’esistenza, sul collegamento richiesto, di un contratto vigente di tipo RTG o ISDN."

Come dire, niente ADSL se non prendi anche il canone voce; più avanti nel comunicato Telecom Italia sottolinea come questa decisione sia "necessaria e fondamentale per la tutela di tutti gli operatori che sviluppano servizi di accesso basati su infrastrutture proprie e/o su ULL/SA."

Confesso di essere perplesso; leggo poi su PuntoInformatico che in realtà la questione era già stata dibattuta tra Telecom e gli altri provider ed era stato pattuita una (giusta) fee per attivazione linea DATI che il provider (e non l'utente finale) doveva riconoscere a TI.

In questo modo invece, arrivando a bloccare le linee che non hanno anche servizio voce, si stabilisce un principio che, a mio modo di vedere, non solo è errato, ma anche "fuori dal mondo"; qualsiasi cosa passa per il doppino, a TI deve essere riconosciuto un canone voce.

Capisco la paura di TI di vedere il proprio business "morire" sotto i colpi del VoIP, ma non sarebbe il caso di "preparasi" invece di fare queste sparate??

Oltre che "fuori dal mondo" una scelta simile a mio modo di vedere sarebbe anche fuori mercato; lo sarebbe se ci fosse una concorrenza reale, ma dopo anni di libera concorrenza nel settore gli operatori in unbundling sono in verità ancora pochissimi e le offerte si concentrano principalmente nelle maggiori città nel nord più Roma.

Per tutti gli altri, sembra di capire, o si mangia questa minestra o ...

@ 09.12.04 11:39