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19.05.05Quando i dilettanti sono bravi
Vi ricordate quando una volta l'editoria era un affare di pochi? Sono arrivati i pc ed i software per il desktop publishing e oggi una rivista specializzata può essere progettata da una sola persona. Vi ricordate quando fare i siti web sembrava una cosa molto difficile? Oggi con un CMS, anche senza cognizioni di informatica si può pubblicare un sito. Poi c'è la pubblicità.... no, quella non toccatemela, quella è roba da professionisti, da grandi agenzie..... soprattutto quella televisiva. Oddio, forse cambia qualcosa anche li? Mi sono imbattuto in una dichiarazione di Tim O' Reilly, fondatore dell'omonima prestigiosa casa editrice, che a proposito del futuro dei media cosi si esprime: "ci sono oggi più prodotti mediatici disponibili, di persone disposte a fruirne, la tecnologia infatti aiuta nella progettazione di nuovi contenuti, ma rende sempre più sottile la distinzione tra buoni dilettanti ed i professionisti". Per rinforzare il suo pensiero Tim O' Reilly, cita il caso di Move On, organizzazione politica statunitense, che vede in Michael Moore uno fra i più noti esponenti. Questa organizzazione, contraria alla politica dell'attuale presidente, George Bush, ha invitato i suoi simpatizzanti a progettare spot da 30 secondi di protesta nei confronti dell'Amministrazione Bush. Sono arrivate all'organizzazione centinaia di proposte e Move On ne ha selezionate 150, che ha pubblicato in un sito Una apposita giuria ha selezionato i vincitori del concorso che sono stati messi in home page. Sembra che in giro per il mondo ci siano tanti ottimi talenti. Quando le aziende se ne accorgeranno, non sarà certo piacevole per le agenzie pubblicitarie più conservative che continuano a richiedere grandi budget. C'è da scommetterci che l'esperimento di Move on verrà replicato da qualche estroso uomo del marketing. Se la qualità sarà buona, beh qualcosa cambierà sicuramente nel mondo della comunicazione pubblicitaria. @ 19.05.05 08:25
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