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07.09.05L'altra metà del marketing digitale
In questo giorno di dieci anni fa, scrissi in un articolo che "il marketing digitale ha la necessità di concentrarsi su due elementi centrali: la creazione di credibilità Per credibilità intendo, la ricerca di un'identità distintiva e di una "proposta di valore" in grado di attrarre i destinatari del progetto di comunicazione on line. Detto in parole semplici, è la risposta alla domanda: per quale ragione dovrebbe un utente dedicare parte del suo tempo a prestare attenzione a contenuti o a elementi di un sistema di offerta, proposti da un'impresa o da un'organizzazione, che attraverso la rete si propongono di raggiungere degli obiettivi specifici? Per visibilità intendo invece le modalità con cui l'emittente di un progetto di comunicazione digitale riesce ad attrarre e coinvolgere i diversi pubblici a cui intende rivolgersi Se esaminate l'insieme dei servizi di quei soggetti che si propongono come consulenti di web marketing, noterete che la componente visibilità prevale. La pubblicità on line negli ultimi anni ha lavorato molto intensamente per migliorare la rilevanza, ovvero l'opportunità che il messaggio esposto sia di interesse per le persone a cui viene proposto. Le tecniche di pianificazione media e di segmentazione della domanda (in senso ampio) si sono raffinate e propongono oggi forme di pubblicità molto sofisticate sui mezzi digitali (contestuali, comportamentali, geo referenziate) Il mercato oggi offre compentenze estremamente specialistiche come gli esperti di search engine marketing, di persuasive copywriting, di media buying ecc. Esistono ovviamente grandi spazi di miglioramento che le tecnologie offriranno nei prossimi anni, per rendere la comunicazione on line ancora più precisa e più misurabile. Dove invece il marketing digitale non è progredito è sul fronte dei contenuti sia negli aspetti sostanziali sia in quelli formali. Che cosa è un brand digitale? Quale reale valore può offrire la rete alla comunicazione di un'impresa? sono domande ricorrenti, ma sui cui non si sono viste fino ad ora grandi risposte. Se la comunicazione in rete è una comunicazione attrattiva e non selettiva, quali sono i bisogni e le aspettative di chi naviga in rete? Come rendere la comunicazione più efficace, quali sono i principali cambiamenti dei linguaggi? Perché la creatività digitale stenta ad affermarsi? E' evidente che rispondere a queste domande vuol dire dare un impulso alla pubblicità on line, che spesso viene accusata di non essere efficace, quando non è efficace l'intero progetto di comunicazione on line. Ma anche il comparto della pubblicità on line ha la sua responsabilità. Perchè ci si ferma alla visibilità, perché si insiste sul awareness? Mi diceva anni fa il responsabile marketing della Nikon negli Stati Uniti, " a me non interessa l'awareness quando investo su internet, questo lo fa molto bene la televisione, da internet mi aspetto di raggiungere e di motivare quei segmenti di utenza che non riesco a raggiungere con gli altri mezzi." Essere conosciuti non vuol dire essere scelti, avere un'identità non vuol dire avere anche una personalità. Ecco perché a mio parere il marketing digitale è cresciuto, ma solo a metà. Lo dico con tutto il rispetto. @ 07.09.05 11:22
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