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ONE - A Consumer Revolution for Business
Con leggero ritardo rispetto sia alla lettura del primo capitolo sia a Vincenzo, ho finito di leggere ONE - A Consumer Revolution for Business, di Stefan Engeseth, che gentilmente me ne aveva spedita una copia dopo aver letto la mia pre-recensione. Devo dire che già il fatto che il libro mi sia arrivato con dedica scritta a mano (e indubitabilmente personalizzata) e con il biglietto da visita di Stefan mi ha messo nella giusta disposizione d'animo (non dico mood se no Hesse mi sfotte). Il libro è pieno zeppo di idee, alcune geniali, alcune più normali, ma tutte sicuramente utili. La proposta degli esercizi e le continue domande ai lettori lo fanno smbrare una sorta di manuale, cosa che non mi entusiasma, ma devo dire che nel merito degli argomenti trattati e delle conclusioni che trare non posso che essere d'accordo al 100%. L'efficacia del contextual advertising
L'latro giorno in metro ho assistito ad una scena, e non per la prima volta, che mi ha fatto pensare alla reale efficacia del contextual advetising. Ero seduto in una delle prime carrozze, la quale aveva una porta fuori servizio, con il relativo foglio A4 recante la scritta "Porta fuori servizio" (appunto) appiccicato proprio sul vetro ad altezza faccia. La carrozza si ferma e i 4 attendono l'apertura della porta, che come ovvio non avviene. Dopo qualche secondo realizzano (sempre senza leggere il foglio) e si precipitano veros l'altra porta, spintonando i malcapitati che stavamo tranquillamente leggendo Leggo e Metro. Ora, mi rendo conto che il paragone forse è azzardato, ma mi pare che il messaggio ("porta rotta") fosse il più contestuale possibile all'azione ("uscire dalla suddetta porta"). I destinatari del messaggio lo hanno però ignorato completamente. Le motivazioni possono essere le più diverse, ma la ad blindness può essere altissima anche sul contextual. Sono fisime mie o il dubbio è venuto anche a qualcun altro? Marketing di prossimità
Io: "Con X lavorate già?" E' bello vedere come nell'era della globalizzazione, dei contatti internazionali, delle chat via Skype, delle confcall worldwide... i rapporti di buon vicinato hanno ancora una propria importanza :) Promossi in Serie X
Tra un pannolino e una licenza, sono riuscito a cogliere che forse qualcosa di importante è accaduto nel mondo della telefonia mobile: 3 lancerà un servizio chiamato X Series che sembra finalmente in grado di portare la connessione broadband sui telefoni cellulari a prezzi "ragionevoli". Partirà dalla Gran Bretagna a gennaio 2007 e in altri 3 (ovviamente...) mercati entro il primo quarto dello stesso anno. Si pagherà una tariffa per accedere ai servizi di base e un costo maggiore per scaricare dei video di altra qualità (non siamo ancora di fronte ad una vera e propria net-neutrality per tornare al post di Matteo). I nomi delle aziende presenti al lancio che si è tenuto a Londra sono di tutto rispetto. Consiglio di ascoltare la presentazione del MD di Hutchinson Wampoa: spassosa! :) Net neutrality: due video interessanti
Segnalo un paio di video relativi al tema della Net Neutrality. Cambia la radio, l'adv "muta"
Un paio di settimane fa si è parlato di Pandora, esempio radio evoluta: la radio che ti ascolta, creata secondo i tuoi gusti e gli umori del momento, quella che risponde ai tuoi feedback immediatamente, evitandoti le canzoni che non vuoi ascoltare. La radio cambia? L'adv si adegua. Addio spot audio, l'adv non parla più: arrivano i banner a rotazione che si rinnovano ad ogni azione che compie l'utente della radio. Il brand entra nel tuo ambiente e si avvicina al tuo cuore. Riflessioni sul web 2.0
Segnalo un ottimo post di Marco Montemagno sul web 2.0. Concordo e sottoscrivo in pieno. Mastrota trema, i bloggers sono arrivati!
Su Searchenginejournal leggo di ReviewMe, un servizio che paga i bloggers appartenenti al network per recensire prodotti su richiesta delle aziende. Che i tempi per evolvere dalle telepromozioni alla blogpromozione siano maturi? - nella recensione dovrà essere indicato che la recensione è sponsorizzata - il costo di ciascun blog viene valutato da un minimo di 20 fino a un massimo di 200 dollari (con un sistema che tiene ad esempio conto dei ratings di Technorati e Alexa). - ma soprattutto il blogger potrà decidere se accettare o rifiutare di recensire un prodotto e non sarà in nessun modo vincolato nella espressione del proprio giudizio. La recensione potrà contenere critiche al prodotto... "We view this as a bonus: how else can you quickly and cheaply get feedback on a product or service from influencers?" Accattaaatev'ill
Operazione Google Print Ads (fase 2)
Ricetta del giorno: prendete uno spazio Web, mettetelo a disposizione di inserzionisti e offrite i contenuti di quello stesso spazio a qualche editore. Diventerete immediatamente mediatori on-line e, magari un giorno, le vostre commissioni saranno tante e remunerative. Se questa era la vostra idea, cari marketer del Web, siete arrivati tardi! Gli strateghi di Mountain View, vi hanno preceduto e dai laboratori Google è saltata fuori questa operazione. E se qualcuno sospettava che la Rete ammazzasse la stampa, può cominciare a dubitare. I profeti della G raccolgono pubblicità on-line per i grandi quotidiani cartacei americani invadendo, forse, il campo delle concessionarie di Adv. Ma chi resisterebbe a questa nuova tendenza? Soprattutto se trattasi di usare come mediatore Google? Sta di fatto che la precedente iniziativa (la fase 1 in febbraio) lanciata per accaparrarsi all'asta gli spazi suddetti, non ebbe un gran successo. Per adesso il servizio, rivisto è rilanciato, è gratuito ma presto ci saranno delle commissioni da pagare. Google Website Optimizer: Analisi delle performance delle landing page
Un nuovo strumento di Google Adwords per la definizione delle migliori landing page sarà presto disponibile per ottimizzare una campagna di keywords advertising e migliorare il Roi. Google Website Optimizer attualmente in versione beta offre la possibilità di testare diverse landing page provenienti dagli annunci di Adwords per definire la migliore performance in termini di conversion rate. Il Website Optimizer permette di testare e misurare le performance di diverse combinazioni di landing page e di sezioni particolari delle stesse. Sappiamo che gli obiettivi principali di un inserzionista sono:
Le sezioni principali di cui è costituita una landing page (ma anche di una pagina di contenuti non finalizzata strettamente ad una call to action) e sulle quali è possibile sperimentare Google Web Optimizer sono:
Il nuovo tool di Google permette quindi di misurare puntualmente, più o meno come avviene l’ottimizzazione della visibilità degli annunci tra link sponsorizzati ottimizzati, diversi parametri di performance generando quindi due tipi di Report, dopo aver inserito opportunamente nelle pagine e sezioni da testare gli script necessari per il tracciamento delle conversioni. Il Report delle combinazioni mostrerà i risultati delle prestazioni relative a tutte le combinazioni effettuate relative alle sezioni delle pagine che sono state inserite nel test per essere variate e sostituite volta per volta. Verranno quindi monitorare le combinazioni di Titolo, immagine, testo per intere. E’ possibile confrontare l’originale con altre combinazioni e scegliere la migliore che ottimizza il Roi della campagna. Il Report delle Sezioni delle pagine tiene in considerazione quale singola variazione effettuata sulla landing page (Di titolo o di Immagine) ha avuto un maggior effetto positivo. Secondo Ann-Lee, del team di Website Optimizer, il Quality Score non verrà influenzato fin tanto che si manterrà la landing page di default per lo stesso Ad Group, quando però verranno implementate variazioni sulla pagina di atterraggio dell’annuncio, potranno verificarsi dei conseguenti cambiamenti anche sul punteggio di qualità che il sistema Adwords assegna ai relativi annunci. Potranno integrare il Website Optimizer coloro che usufruiscono già del servizio di Google Analytics. |