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SXnet, la community online della sinistra...
L'altra sera in palestra ho trovato nella bacheca promocard una cartolina rossa con scritto in grande Left [sinistra]. Il sito è ancora chiuso, con la sola possibilità di mettere un rotazione un messaggio. Oltre alle cartoline ho visto in giro anche qualhe manifesto. Mi sembra una cosa fatta un po' con i piedi, ovviamente col sinistro :) Nòva100: ma Domiziana Giordano è ricerca, innovazione o creatività?
Fino ad oggi non avevo un'opinione precisa riguardo all'iniziativa Nòva100 de ilSole24ore. "Scrivere in un blog è come farsi la doccia nudi di fronte a tutti. Sai che scrivi e tutti stanno lì a guardarti. C'è chi dice Mò quasi quasi la doccia me la faccio anch’ io oppure c’è quello che dice Anvedi, s'è dimenticata di lavarsi i piedi e c'ha pure la cellulite!" e, nella descrizone: "ecco: un cut and paste dal mio sito www.domizianagiordano.com Ma questo blog in che catagoria rientra??? iPhone: la recensione in anteprima del Wall Street Journal
Per vedere i video del Corriere ci vuole Internet Explorer???
Vinci un Nokia N95: il concorso per blogger frustrati! :)
Anch'io come altri sono profondamente frustrato (sembra ironia, ma è vero) dal fatto di non aver ricevuto il Nokia N95 in prova come le blogstar! In attesa di entrare nell'olimpo mi consolo con il concorso di Ollo Store e Geekissimo: Tra l'altro devo dire che Ollo Store non è fatto per nulla male! Modelli di business 2.0 :)
Tra i commenti al post di Dotcoma sull'approccio verso Twitter e Second Life ne ho trovato uno di GM davvero notevole: "Ma come fa i soldi Twitter? Raccogliendo informazioni su quello che fa la gente e vendendola alla CIA" Che lavoro fai? Il Chief Listening Officer
Bella questa figura aziendale del Chief Listening Officer: "What, if instead of bombarding customers with more advertising, we listened more to them and used their feedback to improve the service provided?" Mi tornano in mente le parole di Layla Pavone durante la tavola rotonda di ieri all'Eba Forum, che rivolgendosi alle aziende diceva: "La prima cosa è la fase di ascolto, cerca di capire, poi tendi la mano e vedi cosa succede". Ranking su Google: che il TrustRank sia con te
Come viene attuata da Google la catalogazione e l'ordinamento dei propri indici? Mediante l'introduzione del TrustRank, un nuovo algoritmo in grado per l'appunto, di valutare la qualità di ogni singolo sito, in funzione di caratteristiche ed attributi che vedremo fra poco. Prima di iniziare, vorrei sottolineare il fatto che del Trustrank si conosce molto poco e che ogni spunto presente in questo articolo è puramente personale, derivante da esperienze e discussioni fatte sul campo con esperti nel settore SEO e Web Marketing. Vediamo le motivazioni che hanno spinto il "motorone" californiano ad utilizzare/affiancare questo algoritmo a quelli già esistenti: In questi termini, passiamo ora a vedere la logica sul quale si fonda l'algoritmo: Non ci soffermiamo su come Google abbia determinato i siti Hubs (buoni) da quelli Tralasceremo anche il discorso dell'ottimizzazione algoritmica che i tecnici di Mountain View hanno apportato nel tempo al calcolo del trustrank introducendo parametri di tematicità (topic) delle matrici di link e del distrust che praticamente si oppone al trustrank in funzione dei link SPAM. A mio avviso, invece, potremmo soffermare la nostra attenzione sull'aspetto e le possibilità di trasmissione del Trustrank da un sito ad un altro. A tal proposito, vorrei sottolineare il fatto che, al contrario del Pagerank, il Trustrank non è un valore attribuito in funzione di una precisa funzione matematica ad una singola pagina, ma all'intero sito. Da questa affermazione quindi possiamo dedurre che il Trustrank è un valore qualitativo (non definito) che Google attribuisce ad un dominio. Come viene trasferito il Trustrank? Quindi bastano solamente i link per avere un forte Trustrank? Dopo alcuni giorni, infatti le pagine del nuovo sito hanno sostituito quelle vecchie acquisendo, all'aggiornamento successivo, anche il pagerank. A questo punto, se il trustrank dipendesse solamente dai link che un sito riceve, il nuovo sito doveva sostituire (grosso modo) le posizioni in serp di quello vecchio. Niente affatto! Il sito è tuttora invisibile per quella keypharse... perchè? A mio avviso, la spiegazione viene dal calcolo non puramente matematico nel conteggio dei link del trustrank, che si basa anche sull'anzianità del dominio e dal suo comportamento nel tempo (BigTable). Seguendo questa teoria, ho eseguito alcuni test su altri miei siti e dai quali ho dedotto, in sintesi, che il trustrank: 1) Riguarda il dominio e non le pagine del sito 2) Si acquisisce in due modi: 3) Nella sua formula, molto probabilmente considera: Detto ciò, possiamo affermare che, paradossalmente una pagina potrebbe avere un trustrank elevato (perchè derivante dal dominio in cui risiede) senza ricevere alcun link e quindi: pagerank nullo ed elevato trustrank. Questo, non sarebbe possibile se il trustrank si trasferisse solamente con in backlink e fosse un termine di valutazione per singole pagine. Concludendo, attualmente circa l'80% del posizionamento su Google è determinato da questo algoritmo pertanto ogni singola informazione, deduzione ed intuizione di questo può rivelarsi vincente in una strategia di promozione organica. I consigli sono sempre gli stessi: buoni contenuti, una "sana" promozione on-line e di linkbuiling, ma soprattutto un augurio che ricorda tanto gli anni 80: che il Trustrank sia con te e con il tuo sito! :) Hai aggiornato il feed RSS?
Non vorremmo rompere troppo le scatole, ma mai ci perdoneremmo il grave danno che potrebbe subire un lettore di IMlog vedendosi privato della lettura quotidina del feed RSS :) Tra pochi giorni il vecchio feed RSS verrà disattivato e rimarrà attivo solo il nuovo feed di Feedburner (abbiamo cambiato prima che Google lo acquistasse eh, giurin giuretta). E' possibile anche iscriversi al feed via email, visto che la newsletter non verrà più inviata, se non in casi eccezionali. Arnold ritorna ... ma bonsai
Come dare valore all'enorme archivio delle sitcom messo insieme negli ultimi 30 anni di TV e contemporaneamente essere pienamente 2.0? Ci sta provando Sony Pictures Television con il lancio, in collaborazione con MySpace, del canale Minisode Network; in pratica 15 serie tv saranno rielaborate per ridurre gli episodi dal minutaggio originario a 5 minuti mantenendo il senso della storia e inserendo anche un minispot da 3/5 secondi. Personalmente credo che su questo tema, ovvero l'utilizzo dell'archivio contenuti generati in TV su web, ci sia ancora molto da "inventare"; mi sembra che il potenziale sia molto maggiore di quanto fino ad ora sfruttato. E' una buona idea quella di Sony? Non lo so, ma la curiosità di vedere Arnold ridotto in episodi bonsai è tanta :) IMLavoro: Saatchi Vision a Milano
Lo so, lo so che questo post suona terribilmente come "utilizzo privato di spazio pubblico", ma... dopo 4 anni di lavoro e di crescita per la sede di Roma, Saatchi Vision, la divisione interactive di Saatchi&Saatchi, sbarca a Milano; per aprire la nuova sede, stiamo ricercando 3 profili - ART DIRECTOR/DESIGNER (ROMA e MILANO - rif. add) Chi è? IMPORTANTE: Inviare curriculum solo ed unicamente con 3/5 “on line project” realizzati. - INTERACTIVE PLANNER JUNIOR (MILANO - rif. ip) Chi è? - PRODUCER/PROJECT MANAGER (ROMA e MILANO - rif. ppm) Chi è?
Usabilità o Usa-l'abilità?
Marco critica, giustamente, l'usabilità del sito dell'Heineken Jammin' Festival. Mi permetto però di far notare a Marco come anche il suo blog abbia un problema simile: riuscite a trovare facilmente il post in questo screenshot? Ricordo, sempre dai tempi di CHL, che una nostra agenzia, di cui ora non ricordo il nome (sul serio!) aveva un sito impossibile da navigare in cui proponeva come concetto di base "usalabilità" al posto di usabilità: ovvero se vuoi qualcosa cercatelo, non vorrai mica che te lo metta subito lì in evidenza! Credo che l'agenzia sia fallita... Il social network secondo Aghenor :)
5 modi per costruire e difendere la tua reputazione online
Di solito trovo online notizie su alcune cose interessanti offline, come riviste, film, mostre e così via. Lascio alla lettura completa del post, anche in italiano sempre sul sito di Internazionale, per il dettaglio sui 5 modi, che però vi anticipo: Contextual Commerce .. on TV!
Proprio per rispondere al sucesso di offerte alla TiVo, Ice Innovative Technologies ha sviluppato un nuovo modello di Interactive Video Commerce in grado di funzionare sia con la classica TV analogica sia via cavo. Si tratta in pratica di un piccolo menu con tutte le funzionalità di un sito di e-commerce che si attiva su richiesta, compare all'interno del programma che si sta visualizzando ed è navigabile come un DVD. Dalla demo che è possibile vedere nel sito di ICE sembra che questo strumento consenta anche di presentare un offerta di prodotti "contestuali" al programma Tv e di completare l'acquisto direttamente dal telecomando di casa dopo aver inserito i propri dati. Sono sicuramente io che non ci arrivo ma, perchè? Ha davvero senso spendere risorse per sviluppare una piattaforma di commercio che si integri con un programma TV per far acquistare i prodotti presenti nello show? Detto che il mio telefilm preferito è Scrubs, non credo ci sia nulla per me in un modello simile :) Quando si dice web 2.0...
Bisogna ammettere che non sempre il concetto risulta chiarissimo - ma essendo un termine di moda se ne abusa con assoluta leggerezza, anche quando (purtroppo spesso) non c'entra quasi nulla con la definizione originaria... Su Go2web20.net invece hanno pensato bene di raccogliere e catalogare i siti e le applicazioni veramente 2.0... Foto on line e monitoraggio della reputazione
Da qualche giorno Flickr è disponibile anche in versione italiana. Possiamo quindi attenderci nel prossimo periodo un'ulteriore crescita degli utilizzatori nel nostro paese: persone che inseriscono le proprie foto o che navigano e commentano le foto degli altri. Ad esempio, cerco "Geox": 98 risultati. Cliccando su alcune delle foto presenti nella prima pagina vedo che i commenti riguardano non la foto ma i prodotti e il brand: "just bought a pair of these. super comfortable" e "geox are well-know here...watched a documentary about its founder in europe millionaires....very good patented ;)" Interessante anche cercare foto di persone influenti della propria azienda o degli eventi ai quali si partecipa. Dal punto di vista di aziende, enti e istituzioni, ecco quindi un altro luogo virtuale all'interno del quale monitorare la propria reputazione. Allora… occhio alla vostra "image reputation"! Supercazzola 2.0
No, non parlo di una nuova versione di Supercazzola con mashup delle mappe di Google e i widget di Twitter, ma di una definizione che ho trovato su Blogmeter: "BlogMeter è il risultato della collaborazione di un team di specialisti operanti nei settori dell’internet intelligence, del natural language processing e del media research che hanno combinato i propri skills specialistici per realizzare il più sofisticato sistema di tracking ed analisi dei social media disponibile oggi sul mercato italiano." :) PS: questa non vuole essere in alcun modo una critica al lavoro o al business di Blogmeter, che anzi ritengo interessante. E' solo che questa frase mi ha riportato ai tempi di CHL quando nelle riunioni facevamo il bingo dei termini gnu economy o da manager superfico (tipo phase in/phase out) Lo scoiattolo aerofago di Vigorsol colpisce anche online!
La mia collega Silvia mi segnala che lo scoiattolo malato di meteorismo a cui Vigorsol ha affidato la promozione dei propri chewing gum adesso imperversa in rete. Cippi, questo il nome, è al centro di 3 giochi online in cui sfrutta le sue doti gassose. Devo dire che, pur ritenendo indifendibile l'idea alla base, il sito e i giochi sono molto ma molto meglio del commercial! Google va offline contro Microsoft?
In queste ultime settimane si è discusso ampiamente dell'acquisto da parte di Google di Feedburner e di DoubleClick. Si è parlato di metriche e di metodologie per interpretare le statistiche web e di quanto sia strategico avere una posizione di "potere" nella gestione delle stesse. Nova24 la scorsa settimana ci ha dedicato una doppia pagina. Mi sembra invece passata in secondo piano una grande notizia da parte di Google: l'uscita di Google Gears, un'applicazione javascript multipiattaforma in grado di far funzionare le applicazioni web anche offline. Ora, Google, per definizione online, sta spingendo non solo sulla massima fruibilità dei contenuti web anche in versione mobile (ha una divisione SW che lavora solo su questo), ma, per la prima volta, va offline, permettendo a chiunque di usufruire di applicazioni online anche a computer scollegato dalla rete. Ho provato Gears con Google Reader e funziona piuttosto bene. Scarica gli aggiornamenti dei miei RSS Feed quando sono online, permettendomi così di leggermeli con calma anche quando il mio Mac non è connesso, usando la stessa applicazione (Google Reader) via browser! La tecnologia è open-source e presto verrà estesa ad altri prodotti di casa Google permettendo a chiunque di interagire con servizi Web come la posta elettronica, i calendari online o i lettori di news anche in assenza di connessione. Con Google Gears si cancella l'ultima differenza tra i software applicativi tradizionali - che vengono istallati sui computer - e i servizi applicativi online, che hanno le stesse funzionalità, ma che finora avevano bisogno di una connessione al web per poter funzionare. Mentre Microsoft, leader nel SW su PC, sta facendo di tutto per migliorare i suoi servizi su web, Google procede nella direzione inversa, leader nei servizi online, comincia ad estendere il suo business fuori dal web. Se e quando Google Gears verrà esteso a Google Documents, Microsoft si troverebbe di fatto ad avere un competitor aggressivo sulla sua maggior revenue pool: Office. Con lo svantaggio che Documents è gratuito e permette la condivisione con altri utenti online. Resta da capire se Google intenderà sviluppare maggiormente gli applicativi di Documents, che a tutt'oggi hanno ancora un bel "divide" rispetto alle features di Office e se Microsoft riuscirà a sfruttare la tecnologia web rinnovando il suo modo di affrontare il mercato. Ma una cosa è certa Google ha un business model potente e Microsoft attualmente non sembra dimostrare la stessa vivacità. Quando il cliente chiede il divorzio...
Un video molto divertente e ironico sull'approccio al consumatore dei grandi inserzionisti pubblicitari... Non vi svelo la sorpresa di quale grande azienda ci sia dietro perché sennò non c'è gusto, ma doipo il video andate a visitare bringtheloveback.com: una URL che è tutto un programma :-) Shift happens
Zooppamania: anche Rai e Fineco danno la parola agli utenti
Dopo Alice.it anche altri du brand italiani, Fineco e Rai.tv lanciano la campagna su Zooppa: mi sto appassionando! :) Tvtrip - preparati al viaggio con i video degli hotel
Tutti ex Manager di Expedia Francia e Germania: sono gli ideatori di TVtrip, il "portale" con i video professionali di centinaia di Hotel in Europa. Per ora la pecca principale è che nello scegliere la fascia prezzo il minimo è 100 Euro a notte, quindi per chi cerca un bettolone e sistemazioni economiche non c'è prodotto. Ma è anche vero che chi viaggia low budget è meno attento al colore del copriletto o al design della poltrona del bar. Dimenticavo: c'è anche il blog Italiani solo chiacchiere e distintivo
aNobii: la community dei libri
Massimo non sa perchè ci sta perdendo così tanto tempo, ma secondo me sarebbe strano il contrario: aNobii è coinvolgente! Si tratta di una community di appassionati che catalogano, votano, raccomandano, recensiscono libri. Già io ero entusiasta di LibraryThing, ma aNobii è molto meglio, sia dal punto di vista grafico (LibraryThing è tipo Craigslist...) che da quello delle funzionalità. E' inoltre una piattaforma di scambio/vendita/prestito, anche se io personalmente sono gelosissimo dei miei libri... Cosa importante: è tradotto in diverse lingue, tra cui incredibilmente l'italiano :) Per maggiori info c'è il blog This Next: social shopping + social "booking"
Ho scoperto, anche se bene non ricordo dove, This Next, e ne sono rimasto folgorato! E' un sito di social shopping, o, come dicono loro, uno "shopcasting network". E' veramente ben fatto, con tutte le funzionalità immaginabili, con una grafica semplice e soprattutto è na cosa che penso di fare da mesi e che non ho mai fatto, vuoi per mancanza di iniziativa, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per mancanza di competenze tecniche. Immagino che il modello di business sia legato a revenue share sui prodotti venduti, visto che non c'è advertising. Ovviamente c'è anche il suo bravo blog Why there's no such thing as Web 2.0
Non posso fare a meno di citare il post si Marc Andreessen sul web 2.0, anche se lo hanno già citato sia Supercazzola che Dotcoma. E' il classico post che ti fa pensare: "ma perchè non l'ho fatto io?" EBA forum 2007: Everything But Advertising
Il 19 e 20 giugno si svolgerà, a Milano, l'EBA Forum, in cui EBA sta per "Everything But Advertising". L'agenda è fitta e piena, secondo me, di interventi e personaggi interessanti. Mi pare che la descrizione dell'evento che si trova sul sito sia assolutamente esplicativa, nella sua semplicità: Questi i temi che verranno affrontati:
Io spero di esserci, voi che fate? :) Feedburner: it's true-gle!
Come annunciano gli stessi fondatori sul blog aziendale, "FeedBurner has been acquired by Google"! Evidentemente il passaggio di IMlog al feed di FeedBurner è stato determinante ;-) Il numero di servizi online che utilizzo e che sono di proprietà dei ragazzi di Mountain View sta salendo in maniera preoccupante (ricerca, posta, rss, calendario, mappe, video...). Per fortuna Movable Type non è ancora stato assorbito da Blogger... Fai girare anche tu l'economia: compra una startup 2.0!
Zurich ti spiega il TFR su Youtube
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