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BetterWorld: il bookstore con un'anima
Grazie ad un banner su Facebook (ebbene si', qualcuno ci clicca ogni tanto...) ho scoperto BetterWorld.com, un bookstore che vende libri nuovi ed usati con una chiara missione sociale: i profitti vengono utlizzati per finanziare iniziative di alfabetizzazione in tutto il mondo. Quando scopro iniziative di questo genere non posso fare a meno di pensare "ma perche' non ci ho pensato io?". Hanno anche un blog e una pagina su Facebook. Let's create a better world, one book at a time! I bought on eBay
Sony Ericsson W760i: test drive
Nonostante il redivivo BlogBabel ci dia come 352esimi abbiamo ricevuto un Sony Ericsson W760 da testare, come le blogstar :) Sono un po' in ritardo con la recensione perche' il pacco e' giustamente arrivato in Italia e non in Olanda, quindi ho potuto mettere le mani sull'oggetto solo un paio di giorni fa. La grande borsa arancione che e' arrivata a corredo e' veramente carina, ed e' gia' stata utilizzata per il viaggio di ritorno ad Amsterdam. Il telefono e' piu' piccolo di quanto mi aspettassi, ma non troppo piccolo. Avendo mani piuttosto grandi ho problemi con i telefoni troppo piccoli, soprattutto se hanno i tasti piatti. La dimesione del W760i e' invece perfetta per me. Il design e' compatto e solido e anche dal putno di vista estetico mi piace molto. Io ho la versione grigia, che meglio si adatta alla mia eta', rispetto a quella rossa :) Non sono riuscito a collegarmi a internet, ma penso sia colpa del mio schifoso provider olandese, che cambiero' al piu' presto. Ho invece provato il GPS, che non ho mai avuto ne' su un telefono ne' come dispositivo stand alone (non avendo l'auto): devo dire pero' che e' una figata, sia nella versione Google Maps che col Navigator. Ma direi che il pezzo forte del telefono e' la parte media: video, musica e foto. In passato avevo avuto un'esperienza negativa con il software Sony Ericsson, ma era diversi anni fa e devo dire che e' cambiato completamente. Il mio ultimo telefono personale e' stato un LG, mentre per lavoro ho un Nokia>: credo che siano entrambi ottimi software, in particolare l'LG mi e' piaciuto un sacco, ma quello del W760i non ha nulla da invidiargli, tant'e' che e' diventato subito il mio nuovo telefono :) Mi pare tutto per ora. Se adesso qualcuno mi vuol far provare un iPhone io mi sacrifico eh: e' un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo... Why Mobile Social Networking matters
Qualche giorno fa ho ricevuto un interessante invito alla conferenza "Why Mobile Social Networking matters", organizzata da Buongiorno. Le cose che lo rendono interessante sono diverse: Purtroppo non potro' essere presente, ma credo sara' molto interessante e aspetto di leggere i resoconto dei tanti blogger che saranno presenti Tariffe ridicole iPhone: e' tutta colpa di Steve Jobs
Come sempre ahime' l'Italia fa la figura del paesello. Le tariffe degli operatori di telefonia mobile per l'iPhone sono ovviamente ridicole (Vodafone - Tim). In secondo luogo penso che la colpa di queste tariffe sia esclusivamente di Steve Jobs: aveva il potere contrattuale per imporre a tutti gli operatori del mondo di includere in tutte le tariffe il traffico dati illimitato (cmq ho come l'impressione che solo l'Italia non ce l'avra'...) e aveva la possibilita', di conseguenza, di dare una svolta definitiva alla navigazione web via cellulare. Non lo ha fatto e di conseguenza gli italiani avranno 600 MB di navigazione mensile se scelgono Vodafone (praticamente mezz'ora su YouTube) e da 1 a 5 GB se scelgono Tim, con costi fino a 200 euro mensili (non e' imbarazzante che la tariffa unlimited di Tim non sia affatto unlimited?). Qui in Olanda l'abbonamento T-mobile partira' da 30 euro mensili con traffico dati illimitato e l'iPhone a 80 euro, ma si sa, l'erba del vicino e' sempre piu' verde. Qui in particolare... :) Green marketing: perchè si comincia a pensare verde
E' almeno 6 mesi che anche in Italia si è cominciato a parlare di green marketing, di eco-sostenibilità, di ambiente, di risparmio energetico. Più fenomeni hanno influito nello sviluppo di questo trend, che, a mio avviso, caratterizzerà, nel bene (e nel male) molte delle scelte strategiche dei prossimi cinque anni. Parliamo di Italia, perchè la green-fobia negli Stati Uniti e in parte in Nord Europa è già da tempo una leva strategica su cui il marketing lavora. Almeno 3 i precursori di questa voglia di green marketing: 1. La liberalizzazione del mercato dell'energia (per i normali consumatori - retail) ha portato in campo nuovi protagonisti (pensate ad ENI) e nuovi approcci al mercato di questa commodity. In molti (ENI in testa) hanno cominciato da subito a pensare all'eco-sostenibilità, d'altronde come riportavo in un articolo dei primi mesi dell'anno scorso, di grandi leve non ne avevano, il mercato è diventato libero, ma fino ad un certo punto la scontistica arriva al max ad un 5% sul retail e l'energia è sempre la stessa per tutti. Non è possibile lavorare sulle sue performances (come nel campo delle benzine è riuscita a fare Shell con V-Power), non è possibile lavorare sulla distribuzione (è uguale per tutti) e poco si può fare sul servizio, per un bene (l'energia) che per tutti è pò scontata e a cui più di tanto nessuno ci pensa! 2. L'automotive, dopo anni di investimenti in brand su sicurezza, affidabilità e performances per il "piacere della guida" aveva bisogno di un nuovo driver, qualcosa che permettesse loro un modo diverso di comunicare e nuove leve su cui lavorare per differenziarsi dallo scenario competitivo. Sono partiti un pò tutti insieme ripensando le proprie strategie in green. 3. L'IT per anni è cresciuto con la legge di Moore sulle prestazioni e sulle features sempre più avanzate, ha scoperto sempre più la forza del design (pensate ad Apple) e dell'usabilità. Ora più o meno tutti (da IBM ad HP, DELL, APPLE) stanno lavorando per ridurre i consumi energetici e migliorare lo smaltimento del loro "ferro". E "Big Blue" si trasforma piano piano in "Big Green" IMlavoro: Web Marketing Specialist @ ING Direct
Per rafforzamento area web marketing Ing Direct ricerca un/una web marketing specialist. Riportando al Web Marketing Manager, presidia le iniziative di marketing online (campagne banner, comarketing, motori di ricerca) e ne garantisce l’efficienza. Gestisce l’interfaccia con editori, concessionarie, e web agency, secondo le linee precedentemente condivise con il responsabile di reparto. Esperto ed appassionato di Internet marketing e comunicazione sui media interattivi, supporta il team nell’ideazione, realizzazione e controllo delle azioni promozionali e pubblicitarie online. Responsabilità chiave: Esperienza: Dai 2 ai 4 in ambito Internet Marketing in centri media, concessionarie di pubblicità o aziende fortemente orientate ai media digitali e interattivi Età: Max 32 Hard skills: Conoscenze informatiche: Access/excel Lingue: Buona conoscenza della lingua inglese
Flash ha vinto la guerra coi motori di ricerca
Anche se Alessio mi ha battuto sul tempo ne parlo lo stesso, perche' e' un argomento che mi sta a cuore: pare che Google, come annuncia sul proprio blog, sara' in grado di indicizzare molto meglio (peggio era difficile) i siti in flash, grazie ad un nuovo player messo a disposizione da Adobe. Se da un lato sono molto contento di questa cosa, occupandomi del search di un sito completamente in flash, dall'altro la ritengo una sconfitta. In pratica Google (e anche gli altri motori di ricerca, per quel che importa) sta dicendo "Se non puoi sconfiggerli, fatteli amici". Anni a predicare SEO e ottimizzazione non sono serviti a far cambiare idea ai geniali sviluppatori delle agenzie, che hanno continuato a sviluppare siti interamente in flash. Ovviamente estremizzo, e non e' che sia del tutto contrario a flash, se usato consapevolmente, ma questa cosa mi sa tanto di sanatoria, e come tutte le sanatorie non risolve il problema, ma lo ufficializza. Non credo che da domani tutti i siti diventeranno in flash (se gli sviluppatori non "ascoltavano" Google prima perche' dovrebbero inziare adesso?), ma di sicuro l'usabilita' ha perso una battaglia importante e non e' messa molto bene per la vittoria della guerra.
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