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Mozilla: il piano di marketing lo fa la community
Uno dei principi base del cosiddetto web 2.0 (ma si usa ancora questo termine?) e' la partecipazione degli utenti, che diventano anche creatori di contenuti. Da consumer a prosumer, come direbbe uno che vuole fare il fico ad una presentazione con l'amministratore delegato. E come ci si puo' aprire di piu' verso i propri utenti che lasciando in mano a loro le leve di marketing dell'azienda? E' quello che, in parte, sta facendo Mozilla per Firefox, con l'Impact Mozilla Challenge. In breve Mozilla ha chiesto alla propria community di risolvere il proprio problema principale: milioni di persone scaricano Firefox ma poi non lo installano o lo installano ma non lo usano. Il concorso di svolgeva in due fasi ed e' ora all'ultimo step, quello della votazione del vincitore tra i migliori 10 progetti. Ovviamente tutti possono votare. La deadline e' il 17 dicembre. Al vincitore verra' data la possibilita' di portare avanti il progetto all'interno di Mozilla, oltre a 3.000 dollari di premio. Non voglio elencare tutti i progetti (potete leggerli qui), anche perche' non e' questo il punto. Questo e' senz'altro meno vero per campagne con un target piu' ampio, ma si presta alla perfezione per campagne su prodotti o servizi specifici, o meglio dirette ad un pubblico mirato. Ancora una volta quindi complimenti a Mozilla per l'approccio e l'originalita'. Guerrilla marketing experiment
Sergey c'e' e blogga insieme a noi!
Pare che su consiglio di Stefano, Sergey abbia deciso di aprire un blog personale. Come fa notare Massimo il template e' scurissimo e veramente brutto, oltre a non avere ne' archivio ne' categorie, ne' blogroll... Pero' ha i commenti e questa e' a mio avviso la cosa piu' importante. Vediamo come va e se Stefano convincera' anche Larry :) FREEMIUM: hai piu' tempo o piu' soldi?
L'articolo non e' nuovo, essendo apparso sul blog di Chris Anderson con il titolo "The time/money formula of free" il 31 luglio. Io pero' l'ho visto tradotto solo oggi sul blog di Internazionale. Parla del concetto di Freemium, ovvero del modello di business che prevede la concessione di un servizio base gratis per poi guadagnare sui servizi premium. Sono abbastanza d'accordo con Anderson, ma una parte mi ha lasciato dubbioso: lui dice che se sei un ragazzo hai piu' tempo che soldi e quindi vuoi tutto gratis e sei disposto a "sprecare" tempo pur di non pagare; se invece sei un adulto hai probabilmente piu' soldi che tempo e quindi diventi un utente premium. E' davvero solo una questione di eta'? Credo di no. Forse e' una questione di pazienza, o di ricerca di una maggiore o minore qualita' o in alcuni casi una presa di posizione ideologica. Oppure di semplice disponibilita' economica, ma a 40 anni puoi comunque avere piu' tempo che soldi, oppure ne' soldi ne' tempo se sei sfortunato. Gli utenti Mac per esempio sono premium per definizione: sono disposti a pagare un prezzo piu' alto perche' sono convinti di avere una qualita' migliore e perche' si sentono piu' cool. Credo infine che l'approccio verso il free e il premium dipenda dal tipo di servizio/prodotto e dall'importanza emotiva e/o economica del servizio/prodotto in questione. In definitiva credo che il concetto sia giusto ma che sia molto piu' complicato di cosi'! Earthkeepers: ecologia e social marketing firmati Timberland
Per lavoro sono iscritto a centinaia di newsletter. Oggi ne ho ricevuta una da Timberland che mi ha fatto scoprire un'iniziativa interessante: Earthkeepers. Al di la' della bonta' dell'iniziativa dal punto di vista ecomorale (che poi alla fine lo scopo e' vendere le scarpe "coscienziose" ), che non attiene ai temi trattati da questo blog, mi sembra interessante soffermarsi sulla natura "social" dell'iniziativa. Timberland ha messo in piedi un contest su YouTube (vedi video qui di seguito), un sito dedicato, un blog, una pagina e un'applicazione su Facebook. Tutto estremamente curato e ben fatto. M'importa una favicon
La nuova favicon di Google e' effettivamente orrenda, ma che adesso per questo si debba smobilitare il mondo, con tanto di post del VP, mi sembra francamente eccessivo... Social Media in plain English
Pagare di piu' o pagare di meno? Scegli tu!
Forse per una inconscia speranza che i tempi di Grauso tornino e che possa diventare ricco vendendoli continuo a rinnovare una serie di domini che non uso o uso molto poco (a parte quello dell'immagine, che ospita il mio blog). All'inizio ho usato Tophost perche era conveniente, tutto qui. Sono solo 8.99 euro + IVA all'anno, quindi min sono detto "Anche se non lo uso chi se ne frega". Insomma, tutto questo preambolo per dire che oggi, accingendomi a rinnovare uno dei domini ho avuto una piacevole sorpresa: il sistema mi dava l'opzione di pagare la solita cifra oppure diverse variazioni, da -2 euro a + 2 euro. Un po' stile Radiohead, anche se piu' light, ma comunque molto interessante. Non so quanti seguaci avra' questa iniziativa, ma ritengo che legare il prezzo al livello del servizio (percepito) sia "socialmente" fantastica. Mi viene in mente lo slogan di Tele2 "Perche' pagare di piu'?". La risposta potrebbe essere "Perche' il servizio vale di piu'". PS: io alla fine ho pagato la cifra standard Update: qui i commenti dei clienti sul perche' hanno pagato di piu' o di meno. Ottimo Il profilo di Rocco Siffredi...
Questa e' la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che i social network sono ormai un fenomeno di massa. Non so se si tratta di un colpo di genio di qualcuno o se e' vero, ma il profilo e' un capolavoro (evitiamo doppi sensi eh!). Ma il vero e puro colpo di genio e' di Maurizio Mazzanti, di E3, che gli ha scritto un endorsement: "Rocco is a detail-oriented manager who watches the balance sheet like a hawk without ever losing sight of the strategic objective." PS: so che questo post mi costera' ora di cancellazione dei commenti di spam, ma ne e' decisamente valsa la pena :) Legabasket.it come NBA.com. O quasi...
Come tifoso di basket sono favorevole a tutte le iniziative che gli diano un po' di visibilita', e per deformazione professionale (ma anche perche' vivo in Olanda dove il basket e' meno popolare dell'hockey su prato) apprezzo particolarmente le iniziative online. Sono quindi un fan sia di Legabasket.it che di NBA.com, anche se ovviamente il livello di evoluzione e' tanto diverso quanto la qualita' di gioco espressa nei rispettivi campionati. Recentemente Legabasket ha lanciato Legabasket TV, una sorta di video portale/community su basket italiano. Se pero' guardo, al di la' del fantastico sito istituzionale, al canale YouTube di NBA.com, mi rendo conto quanto di strada ce ne sia ancora tanta da fare. Qualche domanda: Non voglio pero' essere del tutto negativo, anzi. Le opzioni "sociali" sono molteplici e le funzionalita' complete. Anche l'occhio vuole la sua parte, soprattutto se si parla di video :) Too social network
Non realizzi veramente a quanti servizi/community/social network/newsletter sei iscritto fino a quando non e' il tuo compleanno e ti arrivano tutti i messaggi automatici di auguri! Oggi ne ho contati 24... I bei vecchi tempi della forumizzazione dei commenti
Questo post parte OT rispetto a se stesso, lo dico prima, che poi non mi si dica che da quando sto ad Amsterdam mi sono dato alla droghe leggere... Il tutto parte da questo articolo di Mafe su Punto Informatico, riguardo all'uso di Twitter da parte di SKY. Sara' che per me Twitter e' come lo status su Facebook senza Facebook, o sara' che sono un po' all'antica e credo che prima di correre sia meglio imparare a camminare, ma non capisco bene perche' SKY dovrebbe usare Twitter (ma io non capisco nemmeno perche' io dovrei usarlo, quindi probabilmente il problema e' mio). Detto questo mi ricordo i bei tempi quando si discuteva della mitica forumizzazione dei commenti, che a noi blogger sembrava un topic di importanza planetaria appena sotto alla firma del protocollo di Kyoto ma che allora probabilmente coinvolgeva qualche centinaio di blog e pochi piu' commentatori. Infine (ci sono quasi) ho provato a seguire i commenti all'articolo di punto informatico (quello di cui parlo all'inizio del post, se per caso aveste inesplicabilmente perso il filo...), ma visto che sono fatti modello forum, mi sono perso e ho dovuto lasciar stare. I casi sono 2, o sono invecchiato e non riesco piu' a seguire molte cose contemporaneamente (pero' aggiorno il mio status su Facebook mentre guardo Dr. House in TV) o sono ringiovanito e non mi interessano questi vetero-strumenti. Chiaro no? zanox corporate blog
Anche se non lavoro piu' in zanox da qualche mese sono molto orgoglioso del fatto che abbiano inaugurato un corporate blog. Il blog e' presentato con un video dal marketing manager e come data di inaugurazione e' stato scelto il "compleanno". Pubblicare un corporate blog e' stata una delle prime cose che ho chiesto quando sono stato assunto, e mi piace pensare di aver contribuito in qualche modo :) Al momento credo sia ancora in fase beta, non e' linkato sul sito ufficiale e ha solo 2 post, ma sono sicuro che diventera' uno strumento importante. Perche' Google Docs e' meglio di Office
Facebook apps 'liberate'
Leggo su TechCrunch che Facebook mettera' a disposizione un javascript che permettera' di ospitare le proprie applicazioni su qualsiasi sito. Ora, per i dettagli da geek si veda qui. Lato mio mi chiedo qual e' il potenziale di questa nuova funzionalita', considerata la reach che questo social network ha in giro per il mondo. Forse si', ma vediamo che succede. NotchUp: fatti pagare per i colloqui di lavoro...
Adoro il web 2.0 lo ammetto! NotchUp pero' mi incuriosisce: si tratta di un database di curricula nel quale le aziende vanno a pescare e ti offrono dei soldi per poterti chiamare per un colloquio. In piu' guadagni il 10% per ogni persona che si e' iscritta tramite il tuo invito (io avevo 2 inviti diversi, spero di aver accettato il primo...). Secondo loro NotchUp e' gia' usato da aziende come Google, Facebook e Yahoo! Gomorra Tour: Saviano virale con Facebook e YouTube
Roberto Saviano, l'autore del best seller Gomorra (se non l'avete letto ve lo conmsiglio vivamente), ha scelto di comunicare con i propri lettori con un gruppo su Facebook invece che con un blog, scelta che probabilmemnte sara' sempre piu' gettonata da tanti altri. Oltre a questo ha deciso di coinvolgere le persone tramite un "giochetto" virale che coinvolge anche YouTube. La spiegazione e' qui. L'idea non e' nuova, e' esattamente quella usata da Gmail, di cui avevo gia' parlato qui. Su YouTube ce ne sono 4 al momento. Schmap: le foto per le guide? C'e' Flickr!
Oggi mi e' arrivata una strana mail su Flickr da parte di Emma Williams. La mail dice che una mia foto di Valencia (questa ndr) e' nella short-list per una guida turistica di quella citta'. Emma e' la managing director di Schmap Guides, che pubblica guide turistiche digitali. Gentilmente mi avvisa che non e' previsto alcun compenso, ma che molti fotografi sono felici di consentire la pubblicazione. Sotto la foto ci sara' il mio nome e la foto sara' linkata alla foto originale su Flickr. Ovviamente ho dato il consenso e faccio i complimenti ad Emma e a Schmap per la geniale idea Classifiche blog: oggi non ci credo, una settimana fa sì...
Ultimamente si fa un gran parlare delle classifiche dei blog più visitati, principalmente BlogBabel e Wikio. La scorsa settimana ci credevo, perchè IMlog era 91esimo su Blogbabel, ma visto che oggi non è più nei primi 100 non ci credo più. PS: ovviamente questo post è stato fatto per mettere più link e riceverne di più in entrata, così poi saliamo in classifica :)
Facebook: non roba da italiani
Il titolo di questo post richiama quello di Alessio su Blog4biz, Facebook: roba da donne. Nel suo post viene riportato un interessantissimo report sulla demografia di Facebook. La cosa che più mi colpisce però non è il rapporto tra uomini e donne, seppure effettivamente interessante, quanto la scarsissima diffusione in Italia! Solo poco più di 160.000 utenti è come dire nulla. Ma i dati più strani sono altri: la Turchia ha 10 volte più utenti, l'Egitto 2 volte e mezzo, la Colombia 3 volte, il Libano lo stesso numero e la Svizzera quasi. Forse quelli di Niumidia non hanno tutti i torti... Modifica l'indirizzo di casa tua su Google Maps
Io ogni tanto provo anche a parlarne male, ma poi fanno queste cose e... 3.0 o 0.3?
Questa cose mi mandano in bestia! Sapevo che sarebbe successo presto ma mi manda in bestia lo stesso! Non sarebbe meglio, prima di parlare di web 3.0 arrivare al web 0.3? C'è una bolla 2.0?
Ho trovato su E-conomy questo interessantissimo video in cui Michael Arrington, di TechCrunch intervista diversi imprenditori americani "2.0". Su alcune domande, in particolare riguardo alla bolla, le risposte sono moolto diverse. Da vedere: Lettori padroni... di cercarsi le cose da soli :(
Ieri navigando random ho letto la notizia del nuovo user-generated-spot per l'Ipod Touch (qui di seguito il video). Chiaramente mi sono incuriosito e avrei voluto vedere subito il video ma... Ho dovuto fare quindi la stessa operazione che faccio di solito quando leggo anche gli articoli su Repubblica.it: ho fatto una ricerca su Google per trovare la fonte (in questo caso direttamente su YouTube, essendo un video). Marco Pratellesi scriveva 1 mese esatto fa sul suo blog, nel post inaugurale della nuova versione del Corriere: "Oggi più che mai siete i nostri padroni" Sì, padroni di andarsi a cercare le cose da soli... :( Wheels: il blog di eBay motori
Arrivo un po' tardi nella segnalazione pur essendone a conoscenza da un po', ma mi fa comunque piacere farla. E' stato da poco inaugurato (in rigorosa fase beta) il blog di eBay Motori. Al blog viene data visibilità su eBay Motori, cosa che sembra scontata ma molto spesso non lo è, nel senso che il corporate blog viene lasciato a se stesso. Per ora c'è un'icona linkata nel box "Sotto i riflettori", ma immagino che una volta usciti dalla fase beta avrà un posizionamento più istittuzionale. Manca solo il contatto, ma mi hanno assicurato che a breve verrà creato un indirizzo email funzionale, così come altre modifiche vedranno la luce a breve. Un'altra cosa che mi piace è la descrizione dei blogger coinvolti. La realizzazione è stata seguita dagli amici di Webranking, gli stessi del blog di Mandarina Duck, che anche questa volta hanno fatto un ottimo lavoro.
Kipapa: il panorama dei Digg italiani si arricchisce
Gli amici di PC facile, Adrien e Alessandra, mi segnalano la loro ultima creazione: Kipapa.it. Si tratta di un Digg italiano, sulla scia dei vari OKNOtizie, Diggita, Wikio. Proprio su Kipapa stesso ho trovato un articolo interessante al riguardo. E' molto ben fatto e curato. Mi piacciono la grafica semplice e l'header che rimane anche dopo aver cliccato sulla notizia. C'è anche un blog, ovviamente, dove Adrien spiega cosa vuol dire Kipapa. In bocca al lupo per la nuova iniziativa!
Corriere.it 2.0? E quello 1.0 quando?
Il lancio del nuovo sito del Corriere è stato corredato, oltre che da una pletora di post sui blog un po' stile comunicato stampa (tipo per fare un favore?), anche dalle consuete dichiarazioni di compliance nei confronti dell'ormai pienamente entrato nella terminologia comune web 2.0 Sicuramente, come per Maxim, sono io a non capire. Ma basta davvero avere i blog e far commentare qualche articolo (quali? io non ne ho trovato nemmeno uno) per poter esporre il bollino "web 2.0"? Personalmente ritengo che i due grandi quitidiani online italiani, Corriere e Repubblica, debbano entrare ancora nella fase 1.0, quella per esempio in cui si linkano le fonti o i siti che si citano. Finchè non si mette un link esterno che sia uno, per paura di perdere il lettore, parlare di 2.0 mi sembra quantomeno prematuro... Mystress o mai stress?
Non per fare propaganda, ma i miei collegucci hanno appena finito di lavorare ad un'operazione promozionale di Regione Valle d'Aosta, online da ieri. L'operazione è promossa attraverso 2 video virali (inserisco il mio preferito, ma c'è anche quello che ha per protagoniste 2 donnine...) Sul sito Mystress.it, si può inserire la propria testimonianza di stress, che si potrà esprimere in formato testo, video foto, audio. Il più stressato d'Italia, che sarà votato dagli utenti, potrà vincere il Grand Prix Therapy, e cioè aggiudicarsi una bella e rilassante vacanza in Valle D’Aosta. Web 2.0... in che senso?
Leggo su un "pdf"... Ora, o il link è sbagliato... o davvero non ho capito per nulla cos'è il web 2.0 ... Zopa Contest: finanza creativa :)
Zopa, di cui ho già parlato diverse volte su IMlog ha lanciato un contest molto interessante, che dà la possibilità a chiunque abbia un po' di creatività, di partecipare alla creazione della nuova comunicazione e di vincere un biglietto aereo per un viaggio intorno al mondo! Le categorie sono 4: testo, video, animazione (flash) e grafica. Ai primi 10 iscritti con materiale approvato viene regalata la maglietta, che ovviamente non posso perdermi! Questa sì che p finanza creativa :) Viral Gmail: ecco lo "user generated video"
L'iniziativa di cui avevo parlato qui è giunta al termine. Quello che vedete qui sotto è il video finale, "assemblato" con i video inviati dagli utenti. Non male! Carina anche l'idea del mashup con Maps per vedere da dove vengono i video. Ioinvacanza: le tue foto geolocalizzate, direttamente dal cellulare
L'aperitivo virale di qualche giorno fa è stato davvero divertente e stimolante: mi ha dato la possibilità di dare un volto a persone che conoscevo solo "virtualmente" (nonchè di ricevere una copia del libro di Gianluca, divorato nel week end), di rivederne alcune che vedo ahimè troppo poco spesso, e anche di conoscerne di nuove ed interessanti. Una di quest ultime è Paolo, che ha creato un sito/community bellissimo: Ioinvacanza.it Si tratta di un mashup con Google Maps che ti permette, se hai un cellulare dotato di GPS, di postare direttamente le tue foto geolocalizzate, ovvero di vederle apparire nella mappa in corrispondenza del luogo in cui sono state scattate. Grazie alla connessione wi-fi gratuita del Noy, il luogo dell'aperitivo, lo abbiamo provato in diretta e tutto funziona alla perfezione. Il modello di business, se ho ben capito, al momento si basa su AdSense, con annunci che vengono richiamati nella pagine di visualizzazione delle singole foto, e quindi anch'essi geotargetiizzati. Cn pogni probabilità saranno hotel, ritoranti, voli ecc. Paolo dice che l'importante è l'idea, e che se l'idea è buona il modello di business lo si trova anche ex-post. Non so ancora se sono d'accordo o no, ma è sicuramente affascinante :) Sto postando dal treno, che fa molto 2.0, adesso posso davvero andare in vacanza! ;-) i(heart)Movies: l'Anobii dei film
Dopo gli appassionati di libri anche gli appassionati di film hanno la propria community 2.0 dedicata: dopo Anobii ecco i(heart)movies! Mi sono appena iscritto, quindi non ho ancora ben chiaro se sia meglio o peggio e quali siano le feature particolari, ma i box fatti in dhtml e "drag-and-droppabili" (...) sono fantastici. Io vado in ferie, ciao Gmail = Hotmail 2.0?
Gmail si dà al marketing virale in maniera estensiva, dopo essere partita con un virale "ristretto" regolato dalle invitation. Pare inoltre che Google stia anche lavorando con partnership esterne per promuovere il proprio servizio di email (a mio avviso il miglior prodotto Google dopo il search), come per esempio questo contest con il sito di magiette Threadless, tra l'altro molto interessante. Evviva Charlie!
Il blog di Mastella fa... centro!
Probabilmente mi pentirò di questo post... Oggi ho trovato (non ricordo dove, chi ne ha già parlato me lo segnali pure che lo linko) il blog di Clemente Mastella. La prima reazione è stata mettermi a ridere. La seconda pensare che fosse un fake. La terza è stata la voglia di leggere qualche post per capire meglio. Al di là delle idee politiche devo ammettere, a malincuore, che è un blog "perfetto". Con questo termine intendo dire che rispetta tutte le regole non scritte dei blog: è personale, ha i commenti aperti, parla col tono giusto, è aggiornato con una frequenza accettabile. Il dubbio che sia un flog non mi abbandona, ma non vedo nessun elemento che lo faccia pensare. Se è vero e se è veramente lui che ci scrive devo fargli i miei complimenti!
La7 versione 2.0? Io vedo solo screensaver e wallpaper...
Leggo su un pdf che La7 avrebbe lanciato il nuovo sito in "stile 2.0". A parte che mi sfugge il senso della frase: vabbè che sulla definizione del web 2.0 (e anche sulla sua esistenza) ci sono forti contrasti, ma che sia uno stile... In ogni caso ho trovato solo un forum (...), qualche effetto con Ajax e una serie di screensaver e wallpaper. Spero e credo che nessuno avrà il coraggio di utilizzare questo :)
SL: isole... deserte!
Con Paolo, Massimo e altri due senza blog (vergogna!) si chiacchierava di Second Life e dell buzz mediatico che si è scatenato, con fiori di aziende che si fiondano a far sviluppare progetti 3d quando magari sul sito hanno ancora le news del 2003 o il form dei contatti che non va. Paolo ha raccolto qualche screenshot interessante. Direi che manca solo quello dell'Acqua Lete, con la particella di sodio che dice "Huuu, c'è nessuno?" :) L'iPhone? Frullalo!
Grazie a Fluido ho scoperto questo geniale sito: Willitblend.com. Il divertimento iniziale, che mi avrebbe portato a postare il video sull'iPhone nella categoria IMronic, ha lasciato il posto all'ammirazione quando ho capito che il sito è di un'azienda che produce veri frullatori e che ha intuito molto bene come i nuovi trend del web (2.0 o meno) possono essere sfruttati a livello di business! L'azienda ha anche un blog. Brand 2.0: facciamo i nomi!
B&p Communication vuole conoscere brand 2.0. L'idea è carina, volendo prenderla positivamente e pensare che chiedono agli utenti per capire come percepiscono i brand e non per raccogliere nomi. Nel frattempo io ho segnalato Zopa :) SXnet, la community online della sinistra...
L'altra sera in palestra ho trovato nella bacheca promocard una cartolina rossa con scritto in grande Left [sinistra]. Il sito è ancora chiuso, con la sola possibilità di mettere un rotazione un messaggio. Oltre alle cartoline ho visto in giro anche qualhe manifesto. Mi sembra una cosa fatta un po' con i piedi, ovviamente col sinistro :) Quando si dice web 2.0...
Bisogna ammettere che non sempre il concetto risulta chiarissimo - ma essendo un termine di moda se ne abusa con assoluta leggerezza, anche quando (purtroppo spesso) non c'entra quasi nulla con la definizione originaria... Su Go2web20.net invece hanno pensato bene di raccogliere e catalogare i siti e le applicazioni veramente 2.0... Zooppamania: anche Rai e Fineco danno la parola agli utenti
Dopo Alice.it anche altri du brand italiani, Fineco e Rai.tv lanciano la campagna su Zooppa: mi sto appassionando! :) Tvtrip - preparati al viaggio con i video degli hotel
Tutti ex Manager di Expedia Francia e Germania: sono gli ideatori di TVtrip, il "portale" con i video professionali di centinaia di Hotel in Europa. Per ora la pecca principale è che nello scegliere la fascia prezzo il minimo è 100 Euro a notte, quindi per chi cerca un bettolone e sistemazioni economiche non c'è prodotto. Ma è anche vero che chi viaggia low budget è meno attento al colore del copriletto o al design della poltrona del bar. Dimenticavo: c'è anche il blog aNobii: la community dei libri
Massimo non sa perchè ci sta perdendo così tanto tempo, ma secondo me sarebbe strano il contrario: aNobii è coinvolgente! Si tratta di una community di appassionati che catalogano, votano, raccomandano, recensiscono libri. Già io ero entusiasta di LibraryThing, ma aNobii è molto meglio, sia dal punto di vista grafico (LibraryThing è tipo Craigslist...) che da quello delle funzionalità. E' inoltre una piattaforma di scambio/vendita/prestito, anche se io personalmente sono gelosissimo dei miei libri... Cosa importante: è tradotto in diverse lingue, tra cui incredibilmente l'italiano :) Per maggiori info c'è il blog This Next: social shopping + social "booking"
Ho scoperto, anche se bene non ricordo dove, This Next, e ne sono rimasto folgorato! E' un sito di social shopping, o, come dicono loro, uno "shopcasting network". E' veramente ben fatto, con tutte le funzionalità immaginabili, con una grafica semplice e soprattutto è na cosa che penso di fare da mesi e che non ho mai fatto, vuoi per mancanza di iniziativa, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per mancanza di competenze tecniche. Immagino che il modello di business sia legato a revenue share sui prodotti venduti, visto che non c'è advertising. Ovviamente c'è anche il suo bravo blog Why there's no such thing as Web 2.0
Non posso fare a meno di citare il post si Marc Andreessen sul web 2.0, anche se lo hanno già citato sia Supercazzola che Dotcoma. E' il classico post che ti fa pensare: "ma perchè non l'ho fatto io?" Pangora crea il proprio corporate blog
Leggo da Marco che Pangora ha inaugurato il proprio corporate blog. Presto per dare un giudizio, ma la grafica mi piace e so, conoscendo il team di Pangora, che il blog verrà aggiornato frequentemente. Una tirata d'orecchie però ad Andrea Boscaro che non mi ha avvertito in anteprima! :) Sputtr: l'aggregatore dei motori di ricerca
Sputtr è un metamotore di ricerca che ti permette di avere in un'unica schermata tutti (beh, quasi...) i principali motori di ricerca e le directory (anche video) e di scegliere su quale cercare. A partire dalle varie sezioni di Google, fino a A9, IMDB, eBay, Flickr, MySpace, Snap, Digg e circa una trentina di altri. La grafica è molto 2.0 ed il servizio è utile, e pure tradotto in diverse lingue (incredibile, anche in italiano!). L'unica cosa che non mi piace è che i risultati si aprono direttamente nella stessa finestra, quindi se voglio effettuare la stessa ricerca da un'altra parte devo fare back. Beh, veramente un'altra cosa che non mi piace ci sarebbe... il nome! PS: me l'ha segnalato Lele, ma siccome non ha un blog non lo linko! Musicisti online con eJamming
Si chiama eJamming, è un nuovo software che consente ai musicisti di condividere on-line un unico spazio, consentendo loro di suonare come se stessero tutti nello stesso studio. Un'altro esempio di Web 2.0 quindi che riflette la realtà dei Network, i quali nella loro evoluzione diventano sempre più orientati verso servizi specifici offrendo soluzioni software singolari come questa. JOOST e la TV peer-to-peer
Da qualche settimana hanno lanciato la versione 9 di Joost beta (anche per Mac!), il nuovo progetto di televisione p2p su Internet della quale sono una beta tester. Per ora il progetto si sta sviluppando dal punto di vista dell'acquisizione di contenuti, che però sono ancora principalmente maschili e, a mio feminile parere, spesso di basso livello (calcio, tette, idioti: The Soccer Channel, Sports Illustrated Swimsuit Models e Braindead). Per diventare la vera "next big internet idea" forse dobbiamo aspettare ancora un po' e capire come si svilupperà la possibilità di rendere JOOST davvero p2p. Il blog di Google Italia apre ai commenti!
Giubilo, gaudio e tripudio! Complimenti sinceri a Stefano Hesse e a tutto lo staff. Sono stato solo il terzo a commentare, ma un onorevole bronzo ci sta :) Scherzi a parte sono piacevolmente stupito e spero che questo sia un primo passo per Google nell'attuazione di una blogging policy più aperta. Buone news da Samsung: si commenta!
Complimenti ad Andrea Andreutti e a Samsung: i commenti sul blog Samsung News sono aperti! Inoltre la grafica è stata completamente rinnovata e mi sembra molto carina. User generated advertising anche per Beck's
Anche la birra tedesca ha un debole per l'advertising generato dagli utenti! Come si stabilisce quale spot è il migliore? Chiaramente grazie ai voti degli utenti sul sito! PS: questa iniziativa ci è stata segnalata da un lettore di IMlog, Marione, studente di marketing. Quindi è a tutti gli effetti uno user generated post :) Pandora chiude fuori dagli USA: ne nasceranno altre 1.000!
Pandora chiude fuori dagli USA. Siccome Marco Montemagno ha già scritto un post che condivido al 100% mi limito a linkarlo senza commentare oltre. LinkedIn corporate blog: un buon inizio!
Leggo su Blog4biz che anche LinkedIn ha finalmente un corporate blog. Il blog è curato da Mario Sundar, community evangelist. Il primo post è chiaro: "if you're looking for a singular information source on LinkedIn with regular updates on upcoming product features, tips-and-tricks, and events or if you'd just like to hear about all the fun stuff associated with working at LinkedIn, you have reached the right place". Un buon inizio! Meetingpoint, il blog di BOL che coinvolge gli utenti
Faccio i miei complimenti a BOL, il sito di ecommerce di Mondadori specializzato in libri e dvd, per Meetingpoint, un blog aperto dedicato, per il momento, allo sviluppo del nuovo motore di ricerca del sito. BOL ha deciso di coinvolgere gli utenti (e potenziali clienti) nello sviluppo di questo tool, chiedendo suggerimenti, controllo dei bug, desiderata, critiche. La cosa bella è che oltre che commentare gli utenti possono anche diventare autori del blog e proporre post. Sinceramente non mi aspettavo un'iniziativa di questo genere da BOL e quindi sono doppiamente sopreso in senso positivo. Revver: guadagna con i tuoi video!
Revver è una piattaforma di video sharing e di advertising assieme. Funziona così: un utente uploada un video prodotto da lui, Revver "attacca" un messaggio pubblicitario in target, l'utente stesso o qualcun altro diffonde il video sul web, tramite il proprio blog, o MySpace, Digg, Frienster ecc. Forse nessuno diventerà milionario (in $) in questo modo, ma mi sembra comunque da un lato un'ottima opportunità per chi ha creatività da vendere (letteralmente) e dall'altro un corretto modo di premiare chi produce i contenuti che hanno reso tanto popolari e ricchi i vari siti "user generated". Peccato che alle voce riguardo all'intenzione di YouTube di fare lo stesso non ci sia stato seguito. Toscana fonera: wi-fi e social routing nella terra degli agriturismi
Bellissima iniziativa di Fon in collaborazione con il portale Intoscana: verranno distribuite gratis 5.000 Foneras (il router di Fon) a strutture turistiche come agriturismi, stabilimenti balneari, bed&breakfast, in modo che possano offrire connettività wi-fi ai propri clienti. Pensa bello leggere le mail all'ombra in un agriturismo in Maremma... Dove osano le anatre: Mandarina Duck apre il proprio corporate blog
Segnalo con particolare piacere la nascita di Duck side, il corporate blog di Mandarina Duck. Sono contento per due motivi: il primo è che sono sempre contento quando un'azienda, tanto più un'azienda "tradizionale", si apre ai propri utenti con un blog o con qualsiasi forma di comunicazione. Il secondo è che a seguire l'implementazione del blog è stata Webranking, società che stimo e che sta lavorando molto bene sul search, e a quanto pare anche su altro. Il blog è sviluppato su piattaforma Wordpress, i commenti sono aperti, chi posta è presentato personalmente e mette a disposizione un indirizzo email, non un form di contatto. Sensazionale il titolo del primo post, "Dove osano le anatre", che secondo me avrebbe dovuto essere anche il nome del blog. Ottimo anche il post "Benvenuti in azienda", firmato dal direttore generale. Complimenti! In copertina su Wired grazie a Xerox
Leggo da Mauro di un simpatico tool che ti permette di farti la tua finta copertina di Wired. In realtà, passato l'entusiasmo iniziale e ovviamente creata la mia copertina scema, ho capito che non era un semplice giochino, bensì un'iniziativa di Xerox, che ha creato il software di personalizzazione della copertina. Sono stati molto bravi anche nel predisporre gli strumenti per diffondere l'iniziativa: invia ad un amico la segnalazione del tool ed invia ad un amico la tua copertina. Nulla di rivoluzionario, ma è chiaro qual è lo scopo. Io me la sono stampata ed appesa in ufficio :) User generated advertising con Fiat 500
Fiat continua a sfornare interessanti iniziative sul web. Dopo il blog della Bravo e la customizzazione online della nuova Fiat 500, si butta, sempre per quest'ultima, sulla user generated advertising. Il "concorso" 500 wants your adv dà la possibilità a chiunque di proporre idee originali per il lancio della 500 in diversi ambiti: "viral e guerrilla marketing, ambient e urban advertising, internet e mobile, eventi e contaminazioni, ma anche advertising classico come spot TV, radio e stampa/affissioni". Si può scaricare il brief direttamente dal sito e si possono vincere diversi premi (auto, viaggi ecc.), oltre all'opportunità di vedere effettivamente realizzata la propria idea da Fiat. Mi sembra veramente un bellissimo modo di coinvolere gli utenti (e potenziali clienti) fin dall'inzio del processo creativo, prima del prodotto e poi della comunicazione/commercializzazione dello stesso. Polo, la macchina con i blogger intorno
Spesso ci si chiede come si possano integrare, all'interno delle strategie di comunicazione delle aziende, gli strumenti tradizionali con quelli 2.0. Quando ho visto la soluzione proposta per il minisito promozionale dedicato al lancio della Crosspolo (VW) in Giappone, ho pensato: ecco una soluzione creativa, semplice, ad alto impatto, in grado di rompere gli schemi e le modalità di fruizione a cui siamo abituati. Fin qui niente di nuovo. Ma provate a dare un'occhiata al cielo, powered by Technorati Japan: è punteggiato di "bubbles", ciascuna con un link ai blog personali degli utenti che hanno parlato della nuova auto. Se siano commenti positivi o negativi difficile dirlo (!), quel che è certo è che ci troviamo davanti ad una completa integrazione tra la comunicazione proveniente dall'azienda e quella generata dagli utenti. Sbagliando si impara, anche sul web
Leggo da Mauro una notizia che mi ha molto rallegrato: Kryptonite, azienda di lucchetti, ha aperto un corporate blog. Di per sè la notizia non è sconvolgente, ne convengo, ma chi ha letto Naked Conversations capirà. Finalmente sembra che abbiano capito la lezione, e addirittura nel post di apertura citano Scoble e Israel. "There will be no shortage of passion in this blog. Sometimes you may agree with us, sometimes not. We want to hear from you. Anytime and all the time. We can’t wait for the conversations to start!" Meglio tardi che mai! Il boom dei video online e la sindrome di Microsoft
Un ottimo post letto su Caymag mi dà lo spunto per allargare il discorso riguardo al fiorire di nuovi servizi "2.0". Giorgio, di Caymag, parte dal successo di YouTube e si chiede se è possibile replicarne il successo, o comunque sfruttarlo. Fa un esempio negativo e uno positivo: quello negativo è l'autoctono TuoVideo, che copia in tutto e per tutto il portale americano senza aggiungere nulla di nuovo, se non l'italianità, che anche a mio avviso non è affatto un plus per un utente della rete di questi tempi; l'esempio positivo invece è LonelyPlanet TV, il portale video dell'omonima casa editrice di guide turistiche, che sfrutta il potenziale del video sharing per coinvolgere la propria community in maniera verticale, aggiungendo valore alla propria offerta e traendo valore dai contributor. Al di là dell'ottimo esempio mi pare che questo atteggiamento sia piuttosto generalizzato in questi ultimi tempi. Appena esce una nuova applicazione, un nuovo portale, un nuovo "modello" tutti si fiondano a copiarlo, senza preoccuparsi di aggiungere nulla. E' la solita stragegia di Microsoft, che asetta di vedere se una cosa ha successo e poi la copia (di solito peggiorandola leggermente), saltando la prima parte della learning curve. A che serve fare un'altro Digg quando ce n'è già uno? A che serve copiare YouTube per duplicare la metà dei video? Credo sia in questa direzione, e non in quella precedentemnete descritta che va il trend di rendere disponibili liberamente i software per riprodurre le funzionalità di questi servizi. L'RSS è uscito dalla nicchia: anche Alitalia lo usa
Vedo con piacere e con stupore che anche Alitalia ha iniziato ad utilizzare la tecnologia RSS per diffondere le proprie offerte commerciali. Questo è un segno evidentedi come questo strumento di comunicazione sia diventato di massa, o almeno lo stia diventando. Vero è che Alitalia ha problemi di altro tipo, ma almeno da questo punto di vista è all'avanguardia. La misurazione del web 2.0
Devo dire che mi lascia un po' perplesso il fatto che già illustri analisti si siano buttati a pesce per misurare la penetrazione del web 2.0 nelle aziende. Tuttavia mi sembra interessante l'analisi proposta da AMI-Partners, che, senza preoccuparsi troppo delle questioni relative alle definizioni (come si stabilisce che una applicazione è web 2.0 ?) si lancia in interessanti quantificazioni. Secondo quanto riportato in uno studio, il 40% delle piccole e medie aziende americane utilizza applicazioni web 2.0 , dai blog, a Skype, ad Amazon, per tagliare costi, migliorare l'efficienza e raggiungere più efficacemente i propri clienti. E' interessante il fatto che, come sottolinea Jackie Chan, director of Global SMB Primary Research di AMI-Partners a New York, l'adozione di queste soluzioni da parte delle aziende avviene in realtà con un grado di consapevolezza ancora piuttosto basso riguardo il significato complessivo di "web 2.0". Sostanzialmente AMI Partners vede il web 2.0 come la seconda generazione di servizi internet-based, caratterizzati dal passaggio da siti statici a piattaforme per lo sviluppo di applicazioni. Tra i motivi trainanti che portano le PMI statunitensi verso l'adozione di questo tipo di applicazioni vengono individuate: - Avere accesso tramite web ad applicazioni e tecnologie che diversamente sarebbero troppo costose; - Far conoscere, vendere e supportare i propri prodotti presso i clienti in modo economico ma efficiente; - Aprire nuovi canali di comunicazione abbassando i costi. - Partecipare a comunità online e portali. Vedremo cosa accade in Europa. Project Red Stripe: l'Economist cerca idee
Leggo da Luca di un'interessantissima iniziativa del gruppo dell'Economist: Project Red Stripe. In pratica hanno preso 6 dipendenti del gruppo e li hanno messi a tempo pieno a fare brainstorming per trovare nuove idee che sia innovative, appunto, e strettamente legate al mondo online. Sull'home page (grafica da rivedere...) si legge: Oltre a spremersi le meningi per conto loro i 6 eletti chiedono aiuto anche ai lettori, dando loro la possibilità di postare le proprie idee innovative. La cosa interessante è che un'iniziativa come questa venga da una realtà offline (seppure già attiva online da tempo). Ning.com: crea il tuo social network in 5 minuti
Ho da poco scoperto Ning, una piattaforma che permette a chiunque di creare un proprio social network in pochi minuti. Il servizio è gratuito (con soluzione premium) e finanziato con AdSense, che è inserito automaticamente nei template. Devo dire che è assolutamente meraviglioso. Non vorrei sembrare eccessivamente entusiasta ma mentre creavo il social network e scoprivo tutte le features pensavo "E' perfetto, non c'è nulla che aggiungerei". Ovviamente Ning ha un blog e ha diverse posizioni di lavoro aperte. Nel team un italiano ci starebbe proprio bene ;-) Update: Vedo ora che anche Mantellini cita Ning nel suo post "L'orgia del software sociale" Dell IdeaStorm: dove regnano le tue idee
Dopo il corporate blog, Direct2Dell, il leader mondiale dei PC sforna un'altra idea "2.0", anzi, una tempesta di idee: IdeaStorm. Si tratta in sostanza di una sorta di Digg dedicato a Dell, con la possibilità per chiunque di proporre idee per migliorare i prodotti e i servizi, votare le idee degli altri e monitorare l'effettiva implementazione delle idee proposte. Considerando che il servizio è partito il 16 febbraio e che l'idea più votata ha già più di 92.000 voti direi che è un successo! :)
PS2: mi rendo conto che è un dettaglio, ma la dicitura in alto nella pagina "Other conversations" mi fa impazzire :) Il web 2.0, quello "originale", anche in italiano
Il famoso articolo di O'Reilly, "What is Web 2.0", vera e propria bibbia nel settore, ha da qualche giorno anche la versione italiana. A farsi carico della traduzione e della messa online, nonchè della segnalazione a O'Reilly stesso che ha linkato la pagina, è stata l'agenzia XYZ Reply. Chi mi convince è bravo!
Web 2.0 ... The Machine is Us/ing Us
Postato da Jlele su IMligg Pagine viste per dipendente: qualche sopresa
Interessante, forse sì o forse no, il rapporto tra pagine viste e dipendenti pubblicato su Smartmobs e ripreso da Marco. Da questo elenco mi parrebbe sensato eliminare Time Warner, Disney, BBC, M$ e in parte News Corp, in quanto la maggior parte dei dipendenti non fa lavori direttamente correlati con la presenza sul web. Impressionante però il rapporto tra Craigslist (che continua ad essere uno dei siti con la grafica peggiore del globo) con Yahoo!, Google e eBay. Sarebbe anche molto interessante avere una identica statistica con il fatturato al posto delle page views. Women Spaces
Si è già detto qui del fatto che MySpace possa costituire un'importante strumento di marketing. Prendiamo il target femminile 21-34 e mettiamo due Spaces a confronto: quello di Nike Women e quello di Brides.com. Io tifo per il secondo e ci tengo a dire che, non essendo in target, riesco ad essere obiettiva! ;) Nike si è limitata a "incollare" alcuni degli ads dedicati alle donne (anche se ad alto contenuto "emozionale", e forse non solo per il target di riferimento ;)), alcuni video e wallpaper e a inserire il link a nikewomen.com, per poi abbandonare lo spazio a se stesso. Condè Nast, al contrario, sta utilizzando efficacemente la pagina su MySpace per incrementare le visite al suo brides.com - lanciato ad aprile - studiando dei contenuti appositamente per la community. Due gli esempi sponsorizzati brides.com: il countdown ticker per sapere (e far sapere) quanto manca al proprio matrimonio e il test "Che tipo di sposa sei?" per ottenere il distintivo corrispondente alla propria personalità, entrambi da inserire nel proprio profilo di MySpace. Anche i rimandi al sito vengono fatti verso aree altamente interattive, come ad es. la possibilità di guardare i “real wedding videos”, creare il proprio "wedding website”, condividere consigli e idee, ecc. Neanche a dirlo, in meno di un mese Bridesdotcom ha già un “giro” di amiche maggiore rispetto a Nikewomen. Zopa: finance 2.0
Dovendo chiedere un prestito di sicuro preferiamo rivolgerci a qualcuno piuttosto che a qualcosa, ovvero a delle persone piuttosto che ad un istituto di credito. No? Zopa è una piattaforma di prestiti P2P, ovvero un posto dove persone prestano soldi ad altre persone. Non vorrei esagerare ma a me sembra veramente geniale! Il bello, per loro, è che prendono una % sia dai lender (annuale) che dai borrower, lo 0,5%. un 2007 pieno di risposte... anche da LinkedIn
Dopo Amazon e Yahoo! anche LinkedIn ha inaugurao il proprio servizio di domande e risposte: Answers (il premio "Nome più originale" per il 200 non lo vincono mi sa...). Pare proprio che sia il trend del momento! Oltre a questo pare che il social network americano sia molto attivo e pronto, secondo quanto riporta Nòva, ad incassare 13 milioni di dollari. Notizia riservata: IMlog vien via con molto meno... Askville: anche Amazon si butta sul Q&A
Seguendo Answers di Yahoo! anche Amazon crea il proprio portale di domande e risposte, Askville. In breve si tratta di una nuova "commiuniti" in cui si possono fare domande e dare risposte. In base all'attività si guadagnano "quest points", che poi saranno utilizzabili su Questville, che però sarà attivo nel 2007! C'è anche, inutile dirlo, un bel blog a supporto :) Non per dire, ma a CHL, prima che diventasse un "Ipermercato Virtuale", l'avevamo fatto nel 2002... Gli auguri Coca-Cola si mandano da YouTube
Prima su Mediapost, poi su Adverblog leggo la notizia della partnership tra Coca-Cola e Youtube per la campagna di comunicazione natalizia, che è storicamente uno dei must della comunicazione del brand Coca-Cola. Holiday Wishcast è una pagina su Youtube all'interno della quale gli utenti possono inviare delle video cards di auguri ad amici e parenti. Al di là della notizia e delle discussioni da esperti, aspettiamo la fine delle vacanze e vediamo. Il bello del web 2 0 è che il destino dell'operazione Coca-Cola è in mano al popolo di Youtube… Riflessioni sul web 2.0
Segnalo un ottimo post di Marco Montemagno sul web 2.0. Concordo e sottoscrivo in pieno. Dal vaso di Pandora esce una radio 2.0!
Confesso di essere rimasto folgorato da Pandora, la web radio 2.0 che ti permette di ascoltare la musica che scegli tu, gratis. Arrivo abbastanza tardi, visto che Sergey e Larry mi dicono che il primo a parlarne in Italia è stato Tiziano Fogliata a settembre dell'anno scorso. Il servizio funziona così: ti iscrivi, crei una "tua" web radio selezionando artisti e/o canzoni, Pandora ti fa ascoltare le canzoni che hai scelto e te ne propone altre simili, che tu puoi accettare o rifiutare con un click. Semplice, utile, 2.0 :) Modello di business: la versione con advertising è gratuita, mentre quella ad free costa 36 $ all'anno. C'è da dire che l'advertising è davvero poco invasivo e che comunque per la maggior parte del tempo il sito si tiene in background. Ovviamente le "stazioni radio" create si possono condividere e si possono ascoltare le stazioni degli altri utenti. PS: la mia web radio station è qui MySpace marketing
MySpace non è più, o forse non lo è mai stato, solo un sito di social networking, ma è divantato uno strumento di marketing. TshirtHell per esempio, un sito di ecommerce che vende tshirt irriverenti, promuove in newsletter la propria pagina su MySpace, al pari del proprio corporate blog. Nike invece rende disponibile il codice dei propri video promozionali, implementati su un player proprietario, esplicitamente per MySpace: "Want to post these videos to your blog or MySpace profile? Just grab the embed HTML". (via Adverblog) In questo caso si parla di MySpace ma lo stesso può trasferirsi a YouTube. In quest'ottica forse la cifra spesa da Google sembra meno enorme. Dada e Splinder
È notizia di ieri che Dada ha acquisito Tipic e di conseguenza Splinder. Caso vuole che proprio ieri ho incontrato su un treno molto lento e molto in ritardo Howard Liptzin che di Tipic è stato uno dei fondatori. Howard faceva trasparire tutto l'entusiasmo per l'inizio di questa nuova avventura. Devo dire che anche io sono rimasto sorpreso dalla cifretta spesa da Dada per fare acquisti: Tipic credo sia l'azienda che più di ogni altra incarna il 2.0 italiano e se queste sono le premesse... Certo di fatturato non si può ancora parlare ma le potenzialità sono enormi, soprattutto per un'azienda alla ricerca di un sistema per alimentare il proprio user generated content. Già da tempo RCS e Tipic parlavano di questa acquisizione ed ora Dada avrà la possibilità di integrare i servizi di Tipic all'interno della propria community con un occhio molto aperto verso l'internalizzazione del servizio visti i risultati di Dada Mobile in USA e sui mercati esteri. Howard mi ha confermato che Tipic fosse da tempo alla ricerca di un supporto in grado di permettere lo sviluppo del sistema e in Dada hanno trovato il partner ideale. Che dire, complimenti a tutti e in bocca al lupo! Un anno intenso
L'anno scorso di questi tempi davo la mia impressione su Google Reader. Oggi ho letto del lancio della nuova versione che devo dire è riuscita a cambiare completamente la mia opinione. Dopo aver importato tutti i miei feed di Bloglines, ho potuto apprezzare tante nuove funzionalità che forse mi porteranno ancora una volta a preferire il prodotto di Google: elenco compatto dei singoli articoli, visione ordinata dei soli articoli non letti, cambiamento di stato da non letto a letto con il passaggio dell'articolo nella finestra e tanto ancora. Dategli un'occhiata, ne vale la pena a scapito dei timori che, chi più chi meno, tutti noi abbiamo. Scusi, dov'è il blog?
Un'azienda che blogga per me è sempre una piacevole notizia. Se poi è una grande azienda, una di quelle che hanno un business quasi esclusivamente online è un'ottima notizia! In questo caso però il blog è... come dire? Mancante! Ma il post dove sarebbe? Che ne pensate? Nasce IMLIgg, il Digg di IMlog!
E' online in versione beta, che fa molto 2.0 :), il nostro nuovo progetto: IMLigg! Come potete vedere è un Digg italiano e tematico, sviluppato grazie al software opensource Pligg. Vi chiediamo di provarlo, testarlo, stressarlo, analizzarlo, farci tutto quello che volete (in particolare inserire notizie, comunicati stampa, post interessanti ecc.) ... e poi ovviamente darci il vostro feedback. L'indirizzo a cui mandare le vostre impressioni è il solito: info@imli.com. Coraggio allora, IMLIggate! Il web 2.0? Esisteva già prima dell'1.0!
Grazie a Supercazzola, notoriamente scettico riguardo al web 2.0, ho letto l'interessantissima trascrizione di un podcast dell'IBM in cui viene intervistato niente meno che Tim Berners Lee. Quello che il buon Tim dice sembrerebbe dare ragione ai detrattori del web 2.0, ma per come la vedo io non è così. "And in fact, you know, this Web 2.0, quote, it means using the standards which have been produced by all these people So Web 2.0 for some people it means moving some of the thinking client side so making it more immediate, but the idea of Tutto vero, anzi verissimo. Ma il fatto che fosse stato progettato per quello non vuol dire che poi sia stato usato nel modo previsto. Robert Scoble in Naked Conversations, che ho appena iniziato a leggere, ammette che non c'è molto da aggiungere al Cluetrain Manifesto, che è del 2000, se non esempi pratici, che prima mancavano totalmente. E' assolutamente vero che il web 1.0 conteneva in sè già tutto quello che adesso viene identificato come 2.0: Beh, non me ne vengono in mente tanti altri... Non è importante se lo si chiama web 2.0, rivoluzione, apertura, pippo, pluto o paperino. L'importante è che le cose stanno cambiando, che alcune aziende se ne stanno rendendo conto e che quelle che non si adegueranno ne subiranni, prima o poi, le conseguenze. |