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Online il nuovo NikeStore (sfacciato autopromo)
Lo so, lo so, non si dovrebbe promuovere sul proprio blog qualcosa che riguarda il proprio lavoro, ma in 4 anni e mezzo di IMlog non l'ho praticamente mai fatto quindi ho deciso di prendermi questa liberta' per stavolta. Qualche giorno fa e' andato online il nuovo NikeStore.com. Siccome non l'ho "fatto" io, ma un'agenzia americana su brief del team Global posso dire che a me piace molto (soprattutto, di nuovo, rispetto a quello precedente) e che mi sembra diverso dalla maggior parte dei siti di ecommerce che conosco. E non solo perche' e' in flash :) Ogni critica e' bene accetta, ma non fatemi notare che un sito di ecommerce con un'architettura in flash non ha senso: mi occupo anche del SEO del sito, e lo so anche troppo bene... Inoltre per lanciare il nuovo sito abbiamo creato una sorta di "concorso": iscrivendosi alla newsletter di NikeStore gli utenti hanno la possibilita' di vincere premi/esperienze che speriamo siano molto interessanti: incontrare Wayne Rooney a Londra, correre una maratona con Marta Dominguez, volare a NY per customizzare un paio di Air Force 1 a NikeTown, incontrare Papaloukas ad Atene, piu' una serie di premi "minori". Il concorso si chiama BE FIRST. BE FASTEST. Lo metto in inglese perche' in italiano non rende... :) Fine autopromo! Xooglers: the Google diaspora
Recentemente, in una pizzeria take away di Amsterdam, ho letto un articolo molto interessante (disponibile anche online) su Esquire, intitolato "The Google Diaspora". Nell'articolo si parla degli Xooglers, ovvero degli ex-googlers che stanno lasciando l'azienda per fondare altre aziende, entrare a far parte di startup (Facebook e Friendfeed) o fare i venture capitalist, come i 3 fondatori di Merus Capital. In pratica quello che si suggerisce e' che Google e' una scuola unica e un passaggio fondamentale per la carriera, ma che a questo punto e' diventato un posto dove non sempre e' possibile sviluppare idee e nuovi progetti come invece era possibile qualche anno fa. Trattanere i talenti e' diventato davvero un problema per la grande G? A giudicare pero' da alcune delle aziende create dagli xooglers forse qualcuno avrebbe fatto bene a restare a Moutain View qualche annetto in piu...
Ciao Microsoft
No, non e' un falso coccodrillo come quello su Steve Jobs. Microsoft esiste ancora e continuera' a sviluppare i suoi orrendi browser :) Il titolo si riferisce all'ennesimo acquisto dell'Impero del Male che non capisco: Microsoft ha acquisito Ciao! per 486 milioni di dollari. Apparentemente i signori di Seattle vogliono integrarlo con Live Search, il che significa che nonostante tutto ancora non si danno per vinti sul search. Mi pare pero' che come al solito Microsoft ragioni al contrario: visto che Google ha Product Search (e' questo l'ultimo nome vero?), Yahoo! ha Kelkoo e eBay ha Shopping.com mi prendo anch'io un price comparison/social shopping site cosi' anche sul search vado forte. Credo pero' che per tutte le aziende citate abbia funzionato al contrario... Vediamo cosa succede, anche se ogni volta che M$ compra qualcosa se ne sente parlare quando c'e' l'accordo e poi non se ne sa piu' niente! Dimissioni 2.0
Le "curiose" dimissioni del co-fondatore di Flickr: Google fa beneficenza a Yahoo e Repubblica fa casino
So che lo svarione di Repubblica sulla questione Google-Yahoo!-Microsoft lo ha gia' postato Mantellini e quindi lo hanno gia' letto tutti, ma e' troppo divertente e l'ho voluto ripostare su IMLog. Questo e' quello che succede quando hai una struttura da giornale cartaceo invece che da giornale online: il titolista da' una letta veloce all'articolo e poi inevitabilmente fa casino :) Un'altra cosa che ho trovato divertente in tutta la vicenda e' il titolo del post del blog di Google che annuncia l'accordo: "Our agreement to provide ad technology to Yahoo!". Il giornalista frettoloso fece gli iPhone ciechi
La fretta non e' mai buona consigliera, nemmeno per il giornalismo online. Il secondo e' piu' divertente, perche' dice che la nuova versione avra' 8 GB oppure 186 GB di hard disk. Ma Steve lo sa? :) Se 1.2 miliardi di dollari vi sembran pochi...
La notizia e' che Microsoft ha comprato FAST. Massimo pensa che sia una grande mossa, Mauro che sia coerente. Poi magari mi sbaglio e nel 2010 tutti useranno Live Search... Uh che bello un altro portale...
Grave lutto per il web: è morto Franco Carlini
Leggo con estremo dispiacere della morte di Franco Carlini, personaggio fondamentale del web italiano. A soli 63 anni Franco si è spento nella sua casa di Genova. Per me è stato particolarmente importante in quanto avevo usato alcuni suoi libri per la tesi. Continuavo a leggerlo su Chip&Salsa, sul quale ha postato fino a 2 giorni fa. Anche Stefano Hesse gli rende giustamente onore sul blog di Google. Da leggere il post di Mantellini. Anche Feltrinelli su YouTube
Anche Feltrinelli, già molto attiva online con blog, podcast ecc. apre il proprio canale su YouTube. Buona visione! Google shopping: comprato anche Postini
Le acqusizioni di Google sono molto utili, soprattutto perchèti fanno conoscere aziende nuove :) Ecco come viene presentata la cosa sul blog Enterprise di Google. Feedburner: it's true-gle!
Come annunciano gli stessi fondatori sul blog aziendale, "FeedBurner has been acquired by Google"! Evidentemente il passaggio di IMlog al feed di FeedBurner è stato determinante ;-) Il numero di servizi online che utilizzo e che sono di proprietà dei ragazzi di Mountain View sta salendo in maniera preoccupante (ricerca, posta, rss, calendario, mappe, video...). Per fortuna Movable Type non è ancora stato assorbito da Blogger... Fai girare anche tu l'economia: compra una startup 2.0!
Porno: statistiche... particolari [via Manteblog]
iGoogle: e adesso non ditemi che non è un portale!
Da un po' di tempo (onestamente io me ne sono accorto oggi) la pagina personalizzata di Google è stata ribattezzata iGoogle e ha l'aspetto che si vede nell'immagine, con la possibilità di personalizzare il layout oltre che, ovviamente, il contenuto. A parte la scelta del nome, che secondo me richiama troppo la Apple e non ha nessuna originalità, mi pare proprio che adesso la pagina assomigli a... Lo dico? Lo devo dire? Guarda che lo dico eh... un portale. L'ho detto! Questa mossa secondo me va di pari passo con l'acqisizione di Doubleclick. Pare che i ragazzi di Mountain View si siano un po' stancati di innovare e abbiamo voglia di raccogliere. Yahoo! acquisisce Right Media
Apprendo da Blog4biz che Yahoo! ha acquisito Right Media. Il nome non è noto ai più, ma io credo che questo sia l'acquisto dell'anno: 680 milioni di dollari spesi bene! Micheal Walrath, fondatore e CEO di Right Media, sul suo blog è ovviamente euforico, mentre Terry Semel al butta sul filosofico sul blog di Yahho!. Vedremo come procede la stagione degli acquisti: Microsoft, con tempismo da bradipo, cerca di accaparrarsi i rimasugli :) Essere ANTI non è mai la soluzione
Dopo aver investito in ricerca e sviluppo (e in gestione reclami) per diversi anni, EMI fa un bel balzo indietro e dichiara di non voler più produrre CD protetti da sistemi antipirateria. Credo sia una buona notizia; ho sempre pensato che sistemi come il DRM fossero un boomerang per l'industria discografica e dell'intrattenimento penalizzando chi acquista prodotti originali (con conflitti di compatibilità e simili) e non proponendo una alternativa valida. E' un bell'esempio di cosa non si dovrebbe mai fare con un mercato che si evolve; di fronte a innovazioni (tecnologiche e non) in grado di alterare la struttura di una industry, il voler conservare a tutti i costi meccanismi e modelli di fruizione tradizionali non è e non può essere mai la soluzione, eppure è quasi sempre la scelta dei big player. Il punto è che, a meno di non trovarsi in Cina, queste forme di controllo non solo non permettono di controllare un bel nulla, ma, anzi, lasciano uno spazio invitante per nuovi player e per lo sviluppo di nuovi canali, nuovi modelli di distribuzione etc. Phone different
Questa Rete è proprio piena di rumors! Pare che i ritardi siano dovuti (sempre secondo i rumors del Web) a problemi relativi alla batteria dell'oggetto in questione. Due i modelli previsti con una versione a connettività wireless. iPhone si prepara a diventare l'ennesimo oggeto di culto brandato con la mela morsicata. In riferimento a quanto già postato, relativamente al centrismo di Jobs e alle sue strategie, come potete leggere ne fa (e ne sa) una più del diavolo e arriva sul mercato con la sua ennesima operazione massificante giocando sempre sul "Think different". Cosa ne pensate: flop (come il telefonino predecessore realizzato in partnership con Motorola) oppue oggetto cult (proprio come l'iPod)? Gtube: Google acquisisce YouTube per 1,65 miliardi di dollari!
Ebbene sì, i rumors degli scorsi giorni sono stati confermati, Google ha acquisito YouTube per la cifra di 1,65 miliardi di $, però in azioni. Il comunicato dice che YouTube preserverà il proprio brand anche dopo il completamentoi dell'operazione, che l'headquarter dell'azienda resterà a San Bruno, CA e che tutto il personale resterà al suo posto. C'è da capire cosa ne sarà di Google Video. In contemporanea alla press release di Google mi è arrivata l'invitation a provare SoapBox, il clone di YouTube di Microsoft. update: i due fondatori ne danno notizia, un po' emozionati, ovviamente con un video Google - La scatola nera
Sul blog di Mauro Lupi è nato un interessante dibattito che ha come oggetto Google e il trattamento dei dati personali, vale a dire come Google tratta la nostra privacy, complice anche la puntata della rubrica Scenari di Rai3 (dal titolo “Il lato oscuro di Google” ) che ha intervistato Massimo Marchiori, professore all'Università di Venezia nonché al MIT di Boston. Di seguito i punti principali dell’intervista, ben riassunti da Mauro: 1) Google è una scatola nera ... che nel catalogare i siti funziona a raccomandazione 2) Google penalizza i competitor di chi paga per posizionarsi 3) Le tracce della nostra navigazione vengono vendute 4) Esistono dei dossier sulle navigazioni online di ognuno di noi che vengono vendute e che sono tra le fonti principali monetarie dei motori di ricerca. Personalmente sono mesi che contesto la situazione di monopolio creata da Google, unitamente al suo modus operandi quando si tratta una materia delicata come la privacy, che per molti è, evidentemente, solo una parola che serve ad occupare uno spazio fisico dentro ad un vocabolario. Purtroppo ci sono parecchie persone che fanno finta che non sia vero, e che il tutto sia solo una bolla di sapone. Per chi avesse dei dubbi, consiglio 2 cose: 2) Farsi un giro in quella meravigliosa pagina dedicata alla privacy versione Google. E sì che spunti su cui riflettere (per chi li vuole vedere) ce ne trovate davvero tanti... Webjay: Yahoo! continua lo shopping
Tramite Random Culture apprendo che Yahoo! continua lo shopping anche nel 2006, forse approfittando dei saldi, e acquista Webjay, una "playlist community". Ne dà notizia anche il product blog Yahoo! Music (fatto con Wordpress, ndr). Webjay si autodefinisce così: Tutto molto bello, tutto molto 2.0, ma prima di dare un giudizio pià strutturato su questa acquisizione vorrei sapere il prezzo... :) Google: movimenti di fine anno
1 miliardo di dollari per il 5% di AOL effettivamente sembra una cifra piuttosto fuori mercato, ma, nel dubbio, mi viene da pensare che se l'hanno fatto (ecco il comunicato ufficiale) i loro buoni motivi i cari Sergey e Larry ce li avranno. John Battelle dà la sua interpretazione, che mi sembra plausibile: AOL è prossima a quotarsi e questa operazione porterà nelle casse di Google almeno il doppio del capitale investito, stando bassi con le stime. Charlene Li, di Forrester, dice che la cifra così elevata è dovuta al fatto che la grande G avrebbe fatto di tutto per evitare che fosse M$ a concludere un accordo con AOL. Certo il fatto di "concedere" spazi pubblicitari dedicati e di cambiare parzialmente rotta per un singolo partner lascia un po' perplessi i googlers più puri. Ne vale la pena? L'ultima considerazione, forse la più ovvia, è che Google continui con questo questo passo sulla strada già percorsa nella Bay area con l'accesso wi-fi.
Google Base
Ormai non deve neanche più sorprendere: si scopre qualcosa, una qualsiasi novità, legata a Google, ed immediatamente Con Google Base è successa la stessa cosa: neanche smaltita l'euforia per un Q3 superiore alle attese degli analisti, premiato con l'ennesimo rialzo del valore di GOOG in borsa, che casualmente (casualmente? Ci sono persone che trascorrono le proprie giornate a caccia di segreti di Google, visto che svelare qualcosa di nuovo su G significa notorietà a livello planetario) viene scoperta la URL base.google.com (al momento in cui scrivo è ancora non funzionante) che mostra questo. Ovvero, riportando quanto scritto sulla pagina di benvenuto (messa offline da Google poche ore dopo la scoperta): “Post your items on Google. Examples of items you can find in Google Base: • Description of your party planning service You can describe any item you post with attributes, which will help people find it when they search Google Base. In fact, based on the relevance of your items, they may also be included in the main Google search index and other Google products like Froogle and Google Local.” Una pagina, cioè, che invita i navigatori ad inserire in questo nuovo database di Google i propri annunci, le proprie note, i propri commenti (pro o, magari, contro qualcuno/qualcosa), il calendario di eventi... tutto quello, insomma, che vorremmo far sapere a chi utilizza Google, senza la necessità di dover avere un sito indicizzabile (implicazione, questa, non da poco). E' il segno di una svolta epocale per Google, non più solo "crawler centric" ma anche "user centric" per il reperimento delle informazioni da inserire nei propri DB? I giornalisti, appropriatisi della notizia, l'hanno subito vista come "la sfida di Google ad eBay"; cosa che, in futuro, potrebbe anche essere (non dimentichiamoci che Google Base non è neanche nella sua fase alpha, bensì in quella fase di sviluppo che ha una direzione suscettibile di innumerevoli cambiamenti), ma che sul breve periodo è una notizia troppo forte da lanciare, considerando che eBay è uno dei più importanti inserzionisti (direttamente, o attraverso la sua sterminata rete di affiliati) di Adwords. Tiepidi i commenti di Google a questa scoperta. Mentre poco di più compare sul blog ufficiale di Google. Quali le novità e le implicazioni di Google Base? Google, che per anni si è vantato di voler diventare "il più efficace punto di partenza per arrivare alle informazioni di interesse disseminate sul web", continua così la sua conversione a portale o, meglio, a "one stop shop" per tutto quello che riguarda le informazioni (search, Google News, Google Video...) ed il commercio (es. Froogle), finendo però con l'entrare spesso in competizione con quelle realtà che sono anche tra i suoi principali inserzionisti. Una delle domande che, di fronte a Google Base, è inevitabile porsi è: in un'epoca in cui molti di noi vorrebbero una giornata di 48 ore visto che 24 ormai ci stanno strette, avremo il tempo di andare su Google Base a compilare tutti i campi necessari per inserire le nostre informazioni? Google Base, quindi, potrebbe essere un'altra tremenda opportunità per le agenzie SEM ;-) PS: Google Base ha fatto passare in secondo piano un'altra operazione di Google, l'investimento di 350.000 Us$ per sviluppare i progetti di software open source di due università statunitensi; indirettamente, un'altra "frecciatina" a Microsoft. Skypebay: ora e' ufficiale!
E' una notizia apparsa ovunque ma non si puo' fare a meno di darla anche su IMlog e di parlarne un po': eBay ha acquisito Skype! Qui la notizia su eBay, qui sul sito istituzionale Skype e qui il messaggio dei fondatori sul blog. La modica cifra e' complessivamente di 4,1 miliardi di dollari. L'integrazione tra eBay, PayPal e Skype fa davvero paura e mai come ora appare chiaro che i due unici protagonisti del web in questo momento siano Google e eBay, con Yahoo! e M$ a rincorrere affannosamente, o peggio a stare a guardare. Scommettiamo che tra poco Froogle non sara' piu' in beta? Yahoo collabora con la polizia cinese
Notizia fresca quella che vi propongo. Yahoo ha collaborato con la polizia cinese per l'individuazione di un 'criminale' che aveva osato pubblicare online le 'direttive' censorie del governo, in merito a quello che si può scrivere o non scrivere sui giornali. Il ragazzo si è preso 10 anni (in italia te li fai per omicidio volontario). La Cina è vicina. Visto che dopo il 9/11 il payoff del governo usa è 'zero privacy' (per parafrasare il buon Giuliani) anche in U.s.a (e nei paesi alleati) potrà accadere una cosa di questo tipo, anche se - ovviamente - per reati diversi. Il lusso prepagato: un giro in Ferrari con la tessera a punti
Da questa primavera ha aperto in Italia Circle Club, un club che consente ai soci di utilizzare beni di lusso: Ferrari, Maserati, Porsche, barche, ..etc senza possederli, noleggiandoli con una tessera prepagata! Leggendo da qualche parte la notizia in prima battuta mi son chiesto se sono impazziti...poi mi sono ricordato di chi compra le Nike Shox con il finanziamento (ve lo giuro, le ho viste da Cisalfa!) e mi sono ricreduto, potrebbe funzionare... La tessera non è proprio a buon mercato: 20k€... Staremo a vedere. Oops, they did it again: Google Talk
E venne l'ora di Google Talk; annunciato nelle scorse ore più o meno da tutti (in hp anche su Repubblica.it) il nuovo IM di Google, con funzionalità anche di VoIp, è ora disponibile per il download all'indirizzo http://talk.google.com Meno di 1 mega di download e grafica spartana; facciamoci un giro :) Ps. per contattarmi con Talk il mio ID Gmail è giuseppe.mayer Update (1): un primo update solo per dire, dopo le prime prove, che la qualità audio delle chiamate sembra davvero notevole (forse anche meglio di Skype). Manca però, sia per la funzione text sia per quella VoIp, la possibilità di invitare altri contatti per fare conference, ma, d'altro canto ... sono in beta, no? ;) Google Desktop 2: la guerra dei motori finisce sui nostri computer
Google ha lanciato ufficialmente la versione beta di Desktop 2 (ex Google Desktop Search), forse una delle più controverse produzioni dei Google Labs. La beta, disponibile per adesso solo in inglese (http://desktop.google.com/), nasconde nei suoi 1,32 MB molto più che una semplice applicazione che si occupa di indicizzare il contenuto del disco fisso. In realtà Desktop 2 è un aggregatore di servizi e di informazioni: tramite una sidebar (completamente customizzabile), è possibile tenere sott'occhio tramite dei piccoli pannelli la posta elettronica su gmail, le notizie più importanti, i feed rss o atom, le quotazioni di borsa e chi più ne ha più ne metta. Si tratta di una sorta di versione desktop di un altro servizio sperimentale già da tempo offerto dall'azienda di Mountain View: Google Personal homepage. La prima cosa che colpisce di questa applicaizone è la semplicità d'uso: in "Web Clips" i feed vengono importati automaticamente da Google Desktop 2 nel momento in cui si visita un sito che usa questa modalità di pubblicazione. Così facendo, se il sito che avete visitato di recente viene aggiornato, automaticamente Google Desktop vi segnalerà la novità, senza che sia necessario il vostro intervento di setup. L'area "News" invece raccoglie le notizie, sempre in ordine cronologico, rispetto alle categorie di notizie che l'utente sfoglia più di frequente, e così via. Google ha reso disponibile anche il Google Desktop SDK, che fornisce informazioni e codice per usare le API di Google Desktop 2. Gli sviluppatori, che possono programmare in Visual Studio .NET, Java, Perl e 'in qualsiasi altro linguaggio che supporti COM e XML', hanno già reso disponibili decine di pannelli aggiuntivi per la sidebar targata Google liberamente scaricabili, fra cui Adsense Status, che monitora il vostro account sul circuito Adsense, un System Monitor e gdTunes, che permette di comandare ITunes music player attraverso Desktop 2. Per un breve periodo di tempo, oltre alla visibilità che un buon plug-in darà ai programmatori, Google regalerà loro anche una limited-edition Google Desktop Developer T-shirt. L'applicazione di Google è in realtà la prima mossa dell'azienda di Page e Brin di anticipare Microsoft nella guerra dei motori di ricerca che verrà: quella che dal Web con ogni probabilità si trasferirà sui nostri Desktop. Il futuro di Google dipende infatti dall'integrazione del motore di ricerca di Microsoft nel suo prossimo sistema operativo. Se Google è diventato il motore di ricerca più importante del mondo in pochi anni è perché ha dimostrato di sapersi aggiornare e di essere sempre quello che sa dare risultati più rilevanti, sul Web. Ma nel futuro questo potrebbe non bastare: occorrerà fare in modo che il proprio motore di ricerca sia anche il più comodamente raggiungibile sui PC e i dispositivi mobili degli utenti. Il luogo più comodamente accessibile di questi dispositivi è il desktop. E' per questo che Google Desktop 2 beta è un'applicazione che farà parlare di sé. Certamente le elevate funzioni di automazione del software, se da un lato offrono tutto ciò che serve a portata di mano, dall'altro potrebbero far storcere il naso ai cultori della privacy. Un problema con cui l'azienda di Mountain View si è già scontrata e che comunque interesserà tutti gli utenti che desiderano servizi altamente personalizzati. Certamente il futuro dell'azienda di Page e Brin passa da questo programma e dal fatto che venga installato o meno sui computer degli utenti: è ragionevole pensare che in un prossimo futuro le ricerche partiranno sempre più da un'interfaccia sul desktop, e sempre meno da una pagina Web. Così Google Desktop 2 si propone come una porta di passaggio fra ciò che un utente cerca e il servizio di ricerca vero e proprio. Il rilascio di questa beta fa ben sperare i fan di Google: l'applicazione è leggera, intuitiva, utile e, cosa non secondaria, non occupa una grande quantità di memoria (circa 15 MB nel momento in cui scrivo), anche se non mancano le prime segnalazioni di crash, comunque giustificabili dal fatto che il programma è stato appena rilasciato in test. E' possibile anche scaricare una versione enterprise, sempre gratuita (ma richiede la registrazione ndr), facilmente distribuibile tramite pacchetto MSI e grazie alla quale è possibile installare l'applicativo in rete e amministrare centralmente le preferenze degli utenti. Asta per Trader Classified Media; i contendenti sono Google, Yahoo! ed eBay
Si tratta molto probabilmente di una evoluzione naturale che si poteva tranquillamente attendere, anche se forse non in tempi così rapidi. A svelare l'esistenza di contatti tra il maggiore network al mondo di giornali di annunci economici (578 testate locali e 56 siti web in 22 paesi, in italia con il brand Secondamano) ed alcune tre le maggiori realtà online è stato proprio John McCall MacBain, Amministratore Delegato di Trader Classified Media, che in una recente intervista ha lasciato aperte tutte le ipotesi di accordo; vendita, joint venture o quotazione in nuovi mercati. Per il costo dell'eventuale acquisizione si parla di una cifra vicina ai 1.3 miliardi di euro ed anche le recenti acquisizioni di Trader nei mercati emergenti di India e Cina sarebbero coerenti con l'ipotesi di accordo; come è ovvio, in rete, questo rumor si sta diffondendo molto rapidamente. Ma cosa possono ricavare società come eBay, Google o Yahoo! dall'acquisto di Trader Media? Diversificare offline i propri investimenti? Direi proprio di no; acquisendo Trader quello che si vuole acquisire è il bacino di clienti locali (medi, piccoli e piccolissimi) da "educare" attraverso il rapporto consolidato di fiducia con la forza vendita sul territorio per giungere così all'obiettivo di dirottare parte degli investimenti in pubblicità tradizionale verso il canale online. Mica male, no? Pubblicità negli RSS? Roba di Google!
Proprio così; la scora settimana l'ufficio dell'US Patent and Trademark ha assegnato il patent number 20050165615 alla richiesta datata 31 dicembre 2003 fatta da Google con il titolo "Embedding advertisements in syndicated content". Per una lettura completa della richiesta di brevetto è possibile consultare il sito dell'Us Patent; di seguito riporto l'abstract "Incorporating targeted ads into information in a syndicated, e.g., RSS, presentation format in an automated manner is described. Syndicated material e.g., corresponding to a news feed, search results or web logs, are combined with the output of an automated ad server. An automated ad server is used to provide keyword or content based targeted ads. The ads are incorporated directly into a syndicated feed, e.g., with individual ads becoming items within a particular channel of the feed. The resulting syndicated feed including targeted ads is supplied to the end user, e.g., as a set of search results or as a requested web log. Embedding of targeted ads into syndicated feeds and/or user response to the embedded ads is be tracked in an automated manner for billing. The automated targeting and insertion process allows ads to be kept current and timely while the original feed may be considerably older." Feedo: in arrivo il nuovo aggregatore rss di Kataweb
E' questa l'anticipazione che Tedeschini Lalli si è lasciato sfuggire nel corso del convegno "Il Blog si mangia?" che si è tenuto questa sera preso la Città del gusto del Gambero Rosso a Roma. La notizia si è rapidamente diffusa nella blogosfera (grazie anche alla free wi fi zone a disposizione dei partecipanti al convegno) e se ne parla anche qui e qui; non è dato al momento conoscere ulteriori dettagli sulle funzionalità che saranno rese disponibili per cui bisognerà attendere il lancio ufficiale (forse già la settimana prossima) per vedere in che modo Kataweb risponde al Libero Blog che tante polemiche ha suscitato nei mesi scorsi. Aggiornamento: via Pandemia scopro solo ora che in realtà la versione beta di Feedo è già attiva online (anche se non c'è "link" da altre aree di Kataweb) ed è raggiungibile qui. Ho completato quindi l'iscrizione al servizio e ho cominciato a girellare per il sito; ben fatto, non c'è dubbio, ma mi sembra emerga da subito una dicotomia imposta editorialmente, ed emersa anche ieri nei discorsi del convegno, tra blog d'autore ed il resto. Ecco perchè nelle "categorie" precompilate (Finanza e Business, Media e Tecnologie etc) compaiono i blog dei giornalisti del gruppo mentre nella categoria Blog c'è una accozzaglia di siti diversi (da Macchianera a ... IMlog). Ma esiste davvero una caratteristica per cui vale la pena parlare di Blog d'autore? Askjeeves: campagna acquisti e personalizzazione
Askjeeves compra Excite Europe da Tiscali. Potrebbe sembrare una naturale estensione dopo l'acquisto di Excite.com, ma la notizia è interessante. Ma oltre a questo la notizia non è Tiscali, che dimostra di pensare solo a fare la Telco, dismettendo quasi completamente i contenuti (iscrivendo peraltro a bilancio una svalutazione di circa 6milioni di € per Excite). La notizia, o meglio la conferma, è che Askjeeves sta attuando una strategia aggressiva in un mercato come quello dei search engine, dove c'è un brand fortissimo (Google) e una battaglia in corso con attori del calibro di Yahoo e MSN. Ask non sta temendo i grandi rivali e continua imperterrita la sua espansione internazionale. Ma chi ask? Esiste sulla rete dagli albori dell'Internet commerciale e, dopo aver puntato sulle ricerche in linguaggio naturale, poco recepite dal pubblico della rete, sta ritrovando slancio, grazie a capitali freschi e ad una R&D innovativa. L'innovazione in senso assoluto non è un successo (gli SMS insegnano), ma lo è quando è ben collegata ai bisogni del mercato, quando è una novità che porta valore. Ecco che il database dei documenti Internet di Ask diventa il 4° nel mondo e copre il 57% del Web “visibile” e realmente indicizzabile. Un dato di tutto rispetto (MSN al 3° posto copre il 61%, Google al 1° il 76%) per una società che ha meno mezzi finanziari rispetto ai grandi nomi del search market quotidianamente stra-citati in rete. AskJeeves inoltre sta innovando fortemente il motore, spingendo fortemente sulla personalizzazione delle ricerche (salvataggio dei risultati per poter riutilizzarli senza ricominciare la ricerca da capo), sulla desktop search (integrata con gli altri strumenti di personalizzazione) e, dopo l'acquisto della piattaforma Bloglines, su un sistema di ricerca nella blogosfera che consentirà anche ranking personalizzati in funzione dei blogs preferiti dall’utente. Sembra proprio che non esistano battaglie impossibili sulla Rete… Un avversario per Google e Yahoo?
La fine dei saldi non impedisce ai player dell'internet mondiale di fare acquisti, così dopo Yahoo è un altro motore di ricerca, Ask Jeeves, ad essere al centro di un grosso affare, anche se come "comprato" e non come compratore. L'acquisizione di un search engine aiuta sicuramente tutte le attività del gruppo, visto che la maggior parte dei siti di e-commerce di IAC riceve gran parte dei propri visitatori proprio dalla ricerca, ma la presenza di Bloglines, oltre che aver fatto lievitare il prezzo dell'acquisto, fa pensare che stia nascendo un attore del mercato che in prospettiva farà concorrenza, o tenterà di farlo, proprio ai leader Yahoo e Google su svariati campi: e-commerce, search, blog. Aspettiamo che l'affare venga ufficializzato. Di certo in questo periodo i movimenti sono tanti e finalmente non è più solo Google a far parlare di sè. Nuovo sito per Trenitalia
Come tutti non hanno potuto non notare Trenitalia ha recentemente inaugurato il nuovo sito. Sinceramente non era difficile migliorare, devo dire comunque che il passo avanti è notevole, e da tutti i punti di vista: grafice, navigabilità, usabilità. La scelta di acquistare tutti gli spazi pubblicitari su Repubblica.it mi lascia però un po' perplesso, anche perchè non c'erano variazioni significative nelle creatività, come magari avviene facendo la stessa cosa con il quotidiano cartaceo, all'interno del quale è possibile inserire diverse creatività che riguardano aspetti specifici. Mi sembra solo un spreco. Il prossimo passo spero sia quello di fare arrivare i treni in orario... ;-) Google Movies
Sì, è vero, ormai potremmo inserire la catagoria "Google" su IMlog, ma che ci posso fare se non si fermano un momento? Ovviamente accanto a questo ci sono altri servizi a corollario: la possibilità di vedere solo le recensioni positive, la possibilità di ordinare le recensioni per rating, la possibilità di ricercare termini all'interno delle recensioni trovate, scorrere le keyeword frequentemente utilizzate (nomi degli attori ecc.) e, ultimo ma non ultimo, la possibilità di trovare il cinema più vicino (solo USA per il momento). Quest'ultimo servizio si ricollega a Google Maps, a cui avevo accennato in un recente post ed alla volontà di Google di diventare le Pagine Gialle del mondo. Per saperne di più, e anche per leggere degli sviluppi del servizio mappe, vi consiglio il Google Blog. Accordo Microsoft-Nokia? Altro che notizia bomba ...
Sarebbe questa la risposta tanto attesa che arriva dai concorrenti contro lo strapotere dell'iPod? E' quello che pensa Zambardino su Repubblica; l'accordo tra i due colossi dovrebbe infatti prevedere l'integrazione del Windows Media Player all'interno dei telefonini della casa finlandese e, sempre secondo Zambardino, "la notizia è destinata a terremotare prima le borse e poi l'industria. Il motivo è nell'abbattimento di un insieme di barriere che avevano finora ostacolato la piena integrazione tra le due forme vincenti di tecnologia portatile in circolazione - il telefono e i lettori di musica." A mio modo di vedere, più che una bomba, è un ottima marketta/pr; Real Player è integrato nei cellulari con Symbian (Nokia compreso) da quasi 6 anni eppure ... non ne è nata una killer application, come mai? Dall'altra parte Windows Media Player è già disponibile in versione portatile per Pocket Pc e, da utilizzatore, posso garantirti che non è il mio player mp3 preferito. Allora? Allora Nokia oggi non è più il padrone del mercato dei cellulari così come qualche anno fa e Microsoft, forse, è stata colta di sorpresa dal successo dell'iPod; ecco che due competitor bastonati (ed in forte difficoltà come è il caso di Nokia) provano a rialzare la testa. Ma non basta una buon articolo di PR per avere un prodotto valido. Chissà cosa succederà quando Nokia e Microsoft (e anche Zambardino) scopriranno che il vero plus dell'iPod è .. il design! Desktop Search anche per Yahoo!
Puntuale, a poche settimane dall'annuncio di Google, arriva la risposta di Yahoo!; secondo il Financial Times infatti, grazie ad un accordo con la X1 di Bill Gross già fondatore di GoTo-Overture, entro Gennaio 2005 vedrà la luce il Desktop Search del motore di Sunnyvale, California. Da ciò che si può leggere nell'articolo del FT, rispetto al prodotto rilasciato da Google in realtà ci saranno poche novità, anche se Jeff Weiner, a capo della divisione search di Yahoo, lo descrive come "the next natural evolution of search". Di fatto però l'unica sostanziale differenza dovrebbe essere rappresentata dalla possibilità di ricercare informazioni "personali" anche quando queste sono archiviate all'interno di server raggiungibili via web e non solo quindi all'interno del proprio hardisk. Come detto bisognerà però attendere l'inizio del nuovo anno per vedere "concretamente" di cosa si tratta; inoltre, sempre in quel periodo, anche Microsoft dovrebbe rilasciare il suo prodotto di Desktop Search. Insomma ci lasciamo alle spalle un anno di confronto serrato tra i maggiori motori di ricerca, ma sembra che anche per il 2005 la situazione non sia destinata a mutare. Ma mannaggia la Telecom!!
Ho comprato casa un paio di mesi fa e finito il trasloco il primo pensiero è stato scegliere l'operatore migliore per l'ADSL senza linea voce (ho due telefonini, un palmare e skype sul portatile.. mi basta); scelgo l'offerta linea dati di NGI e faccio la richiesta di attivazione. Oggi la doccia gelata; leggo dal sito WholeSale di TI che da gennaio 2005 "i servizi ADSL (sia retail che wholesale) forniti da Telecom Italia dovranno sempre presupporre l’esistenza, sul collegamento richiesto, di un contratto vigente di tipo RTG o ISDN." Come dire, niente ADSL se non prendi anche il canone voce; più avanti nel comunicato Telecom Italia sottolinea come questa decisione sia "necessaria e fondamentale per la tutela di tutti gli operatori che sviluppano servizi di accesso basati su infrastrutture proprie e/o su ULL/SA." Confesso di essere perplesso; leggo poi su PuntoInformatico che in realtà la questione era già stata dibattuta tra Telecom e gli altri provider ed era stato pattuita una (giusta) fee per attivazione linea DATI che il provider (e non l'utente finale) doveva riconoscere a TI. In questo modo invece, arrivando a bloccare le linee che non hanno anche servizio voce, si stabilisce un principio che, a mio modo di vedere, non solo è errato, ma anche "fuori dal mondo"; qualsiasi cosa passa per il doppino, a TI deve essere riconosciuto un canone voce. Capisco la paura di TI di vedere il proprio business "morire" sotto i colpi del VoIP, ma non sarebbe il caso di "preparasi" invece di fare queste sparate?? Oltre che "fuori dal mondo" una scelta simile a mio modo di vedere sarebbe anche fuori mercato; lo sarebbe se ci fosse una concorrenza reale, ma dopo anni di libera concorrenza nel settore gli operatori in unbundling sono in verità ancora pochissimi e le offerte si concentrano principalmente nelle maggiori città nel nord più Roma. Per tutti gli altri, sembra di capire, o si mangia questa minestra o ... Google acquisisce Keyhole Corp
Notizia fresca fresca: a Moutain View continua a fare la spesa, e la lsita sembra essere piuttosto lunga. Questa volta è toccato a Keyhole Corp, una digital mapping company "vicina di casa" di Google, specializzata in modelli 3D. Come primo passo Google abbasserà il prezzo del prodotto base di Keyhole da 69 a 29 dollari. Un altro pezzo del puzzle è stato inserito, attendiamo con ansia il prossimo. Google arriva sul desktop
Nel corso del Digital Life in svolgimento a New York, il motore di Mountain View ha annunciato il rilascio della versione beta del suo Desktop Search; si tratta di un programma leggero, gratuito e downlodabile dal sito di Google che permette di ricercare una particolare parola chiave tra le proprie email, i file (tutto il pacchetto Office è supportato), oltre alla cronologia di Internet Explorer e agli Instant Messenger. Quindi, veloce e facile come Google, ma direttamente nel computer di casa; la privacy dell'utente è garantita, secondo quanto viene comunicato nella Press Release, dalla definizione del campo di applicazione della ricerca. E' infatti possibile escludere una particolare cartella o file dal campo di ricerca del motore. In pratica, una volta installato sul proprio PC (Mac non al momento supportato) il programma inizia una lunga indicizzazione di quanto presente nella macchina; una volta completata questa fase (determinante per garantire velocità di caricamento dei risultati) è possibile iniziare ad utilizzare il Desktop Search che continuerà ad aggiornarsi ogni volta che un nuovo file viene creato o una nuova email ricevuta. A livello di "interfaccia" questa nuova funzionalità è integrata all'interno della classica snella home di Google e rappresenta quindi soltanto un folder in più nel quale verranno visualizzati i risultati della ricerca nel proprio computer. In effetti verrebbe da dire che ancora una volta Google ha sbaragliato la concorrenza; volendo proprio trovare il pelo nell'uovo si può notare come la versione beta presenti ancora qualche incoerenza di funzionamento su FireFox e non preveda la possibilità di indicizzare anche le email ricevute sulla Gmail (fondamentale e utile visto il giga disponibile). Tuttavia si tratta di mancanze di piccolo conto se si considera, per l'appunto, la natura Beta della release e, soprattutto, a fronte dell'ennesimo rinvio del lancio di Longhorn da parte di Microsoft .... Gbrowser?
Repubblica.it segnala un articolo del Washington Post (a quanto pare non presente sul sito web del quotidiano) in cui si ipotizza l'ingresso di Google nel mercato dei browser (Max ne aveva già parlato in un post di qualche tempo fa). Effettivamente l'idea non pare così campata in aria. L'integrazione mail-toolbar-search-browser (e magari anche blog?) è verosimilmente uno degli obiettivi a medio-lungo termine del re dei search engines. Mah, per il momento sono solo voci, ma per mettersi avanti a Mountain View hanno già registrato il dominio Gbrowser.com... Yahoo! si inchina ad eBay
Dopo averle provate tutte ed aver spinto all'inverosimile l'utilizzo di PayDirect, sistema proprietario di pagamenti online realizzato in collaborazione con HSBC, Yahoo! Auctions ha annunciato ai suoi utenti che è ora possibile utilizzare PayPal per completare gli acquisti. La popolarità e l'elevata efficenza del sistema consolidato in anni di esperienza su eBay, hanno dunque costretto i signori di Yahoo! a tornare sui loro passi e rinunciare ad una limitazione che rischiava unicamente di restringere il campo degli utenti potenziali. Forse si tratta solo di un piccolo passo indietro per Yahoo! Auctions, ma di sicuro è una grande vittoria per eBay! Crescono gli Internet Point in Italia
Leggo su Repubblica che il numero di Internet Point della penisola sta crescendo: 1.626 attività, + 10,5% rispetto all'anno scorso. A mio parere è un numero del tutto insufficiente, se si escludono le grandi città come Milano (168 attività) e Roma (140). Bologna per esempio ne ha pochissimi (non ho dati, lo so perchè ci vivo), anche se ha appena aperto un EasyInternetCafè proprio sotto le due torri, e soprattutto di dimensioni ridotte. In particolare la situazione mi sembra diversa dalle altre città europee, dove invece mi è capitato spesso di imbattermi in numerosi Internet Point, e, devo dire, anche di alta qualità per quanto riguarda la connessione e l'harware. E' vero che ormai quasi tutti hanno in casa la linea telefonica e il PC, ma è altrettanto vero che turisti e studenti potrebbero usufruire del servizio in modo significativo, se ci fossero le strutture. Grandi manovre in casa MSN
Come riporta il sito di Microsoft Watch, MSN starebbe per lanciare sul mercato giapponese entro la prossima settimana una versione beta della sua piattaforma blog; per il momento non è dato sapere se e quando la piattaforma sarà distribuita anche negli altri mercati dove MSN è presente. Tempo di beta anche per il nuovo servizio Web Messenger che dovrebbe permettere, anche su macchine in cui non è installato l'MSN Messanger, di utilizzare il proprio login per visualizzare l'elenco dei propri contatti online. In ultimo la promessa che entro l'anno sarà rilasciato un servizio in grado di integrare nel motore di ricerca di MSN anche le funzioni di local-hard-drive search; insomma, da seattle si stanno proprio preparando per un autunno caldo alla caccia di qualche punto di market share googliano!! Lycos (USA) parla coreano
Lo scorso lunedì 2 agosto, Terra Networks ha confermato le voci che da qualche giorno circolavano circa la possibile vendita di Lycos USA annunciando di aver raggiunto un accordo con Daum Communications Corp, gruppo media sud coreano. In pratica, al costo dichiarato di 95 milioni di dollari, passano in mano coreana il portale USA di Lycos, Wired.com e le community di Tripod e AngelFire; fuori dall'accordo restano le attività di Lycos Europe e Terra Network USA. Secondo il comunicato stampa di Terra questa vendita rappresenta una necessità strategica per rafforzare la presenza geografica in quelle aree in cui esistono maggiori interessi per il gruppo Telefonica (quindi mercati di lingua spagnola e portoghese in testa) Tuttavia il dato che salta agli occhi è la differenza di valore tra quanto aveva pagato Terra nel 2000 (12,5 miliardi di dollari) e la valorizzazione di 95 milioni di dollari data dal gruppo Daum; un gap che non può essere giustificato solo con le scorporo di Lycos Europe. Se poi si analizza il mercato dei portali USA questa valorizzazione può addirittura risultare ancora troppo "generosa"; di fatto negli ultimi anni i tre maggiori player (Aol, MSN e Yahoo!) hanno fatto il vuoto dietro di loro ed il prodotto Lycos (oggi solo settimo nella top 10 USA), così come Excite ed altri ex-primi della classe, si trova nella spiacevole situazione di non poter competere alla pari a meno di non rivoluzionare la propria offerta con l'obiettivo di differenziarsi in modo evidente dai competitor che lo precedono. Google acquisisce Picasa
Chi? Adesso di sicuro tutti diranno che conoscevano benissimo il software Picasa e bla bla bla, ma io sinceramente non l'avevo mai sentito nominare e mi sono molto stupito quando ho visto il link che attualmente campeggia in mezzo alla home page di Google. L'acquisto di Picasa è recentissimo, e l'azienda di Mountain View non ha perso tempo. Di sicuro il sito www.picasa.com ha avuto un picco di visitatori registrato dai sismografi e una % di download da fare invidia al filmato di Paris Hilton. Giuseppe Mayer mi suggerisce giustamente che una possibile applicazione potrà essere in un futuro non lontanto quello di inserire advertising contestualizzato all'interno del programma puntando sul desktop browsing e sul fatto che quasi tutti ormai dispongono di una connessione always-on. Un investimento per il futuro insomma, come anche quello di PyraLabs, quelli di Blogger, oppure un modo per diversificare le attività ed essere presenti in più settori in vista di eventuali sviluppi. Staremo a vedere... Cambiate browser
E' il consiglio, ampiamente condiviso anche da me per quel che vale, degli esperti del CERT (Computer Emergency Readiness Team), la task-force governativa statunitense contro le emergenze informatiche, a seguito dell'ennesima falla di sicurezza scoperta riguardo al browser di Microsoft, Internet Explorer. Che IE sia pieno di falle mano a mano rattoppate da Microsoft non è una novità, ma l'invito esplicito a valutare l'utilizzo di browser alternativi lo è eccome. All'uscita della notizia alcune fonti parlano di un abbassamento della quota di mercato di IE dell'1% in un solo giorno, passando comunque dal 95 al 94%... Altre fonti parlano di una quota dell'80%, che comunque costituisce un vero e proprio monopolio. Non voglio stare qui a polemizzare sulle regole antitrust e tutto il resto, ma che Explorer sia leader senza meriti è evidente. La superiorità di browser come Opera, Mozilla e Firefox è sotto gli occhi di tutti, non fosse altro che per la navigazione per tab, tool davvero rivoluzionario per il web browsing. Cambiate browser! Culture Digitali
Il 4 giugno, presso l'Università Federico II di Napoli, si svolgerà il convegno "Culture Digitali: i Weblog e la nuova sfera pubblica", sicuramente una buona occasione per approfondire l'argomento dei blog e della loro crescente influenza nella nostra società. Se qualcuno di voi lettori avrà l'occasione di andare e poi avrà voglia di postare un resoconto direttamente qui su IMlog sarà il benvenuto. La biblioteca di Babilonia
Secondo la notiza riportata da Repubblica "entro sei mesi i gestori di tutti i siti Web italiani dovranno comunicarne i contenuti alle biblioteche centrali di Roma e Firenze, pena una multa massima di 1.500 euro". A questi ed altri interrogativi non è possibile dare una risposta per il momento, perchè ancora non è stato rilasciato il decreto attuativo, che dovrà chiarire tutti i dettagli. Il mostro cresce e fa paura
Monster ha acquisito il rivale Jobpilot. La notizia nel mondo dell'online recruitment, e non solo, è di quelle che fanno il botto. Da un lato perchè fanno subito pensare ad una necessità di liquidi da parte di Adecco, proprietaria di Jobpilot, dall'altra perchè la concentrazione del mercato subisce una forte scossa. |