IMlog - Il blog di chi fa marketing online

Internet e il web in Giappone

Per le vacanze di natale sono stato in Giappone.
E’ stata un’esperienza fantastica e ho potuto sperimentare una cucina straordinaria, delle tradizioni meravigliose e dei posti mozzafiato.
Ma anche diversi aspetti legati alla tecnologia e al web che mi hanno stupito e che ritengo rilevanti per questo blog (anche se alcune cose sembreranno scontate a molti di voi):

  • Ask e’ vivo e vegeto e addirittura acquista billboard e advertising offline (qui il quartiere supertrendy di Shibuya)
  • mi aspettavo di trovare connessioni wi-fi ovunque e di poter utilizzare il mio iPhone costantemente, mentre invece sono estremamente rare (anche negli hotel, dove piu’ spesso si trova il cavo) e nemmeno Starbucks offre il servizio. Immagino il motivo principale sia che tutti si connettono a internet dal cellulare gia’ da molti anni e non hanno bisogno del wi-fi per farlo
  • Google non e’ poi cosi’ popolare e fa addirittura pubblicita’ in TV (purtroppo non sonon riuscito a trovare il video da nessuna parte). La cosa mi stupisce un po’ meno da quando sono tornato ad Amsterdam e l’ho trovata tappezzata di pubblicita’ di Chrome
  • Il blackberry “occidentale” non funziona. “E chi se ne frega”, direte voi. Ma per me ha significato staccare completamente dal lavoro e godermi appieno la vacanza :)
  • A quanto pare la maggior parte delle aziende hanno capito che spesso le URL sono difficili da ricordare e gli utenti googlano (o askano…) tutto. La soluzione e’ dire agli utenti cosa cercare invece di chiedere loro di memorizzare lunghi indirizzi: in tutte, o quasi, le affissioni si trova l’immagine di una search bar con il termine da cercare. Ho cercato qualche immagine e ho trovato questo post, che ne parlava gia’ nel 2008…
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English version: if you want to read this post in English you may do so here.

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Be stupid

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Microsoft’s Vision of the Future

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Twitter in italiano: serviva?

Twitter annuncia la versione italiana.
Sara’ un problema mio, ma non capisco cosa c’era da tradurre…

Il post dice, in italiano:

Potrete seguire famosi giornalisti come @beppesevergnini oppure radio come @radiodeejay, la radio di Linus & C. o ancora una delle più famose cantanti italiane, Laura Pausini (@officialpausini).

Mi sfugge il perche’ per seguire la Pausini ci sia bisogno della piattaforma tradotta.
Pero’ almeno adesso anche noi poveri italiani capiremo che Location significa Luogo… mah

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@ericschmidt

Eric Schmidt, CEO di Google, ha aperto il suo account su Twitter.
In 5 giorni ha gia’ quasi 18,000 followers.

eric_schmidt

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L’evoluzione Playstation

Per chi è appassionato di videogiochi, ma anche per chi è interessato al prodotto e al marchio, segnalo questo interessante viaggio nel tempo nei primi 15 (!) anni di Playstation. Era il 4 dicembre del 1994…

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Sesto senso tecnologico

A quanto pare all MIT stanno sperimentando un nuovo device, chiamato SixthSense.
E’ difficile da spiegare, ma sono sicuro che questo video vi lascera’ a bocca aperta, come ha fatto con me e con la platea di TED:

PS: il video era gia’ stato linkato da Max nel suo post su TEDxLakeComo, ma dopo averlo visto credo meriti un post tutto suo :)

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L’internet alla rovescia di Rubert Murdoch

Riporto paro paro un post di Seth Godin, che condivido al 100%:

Rupert Murdoch has it backwards
You don’t charge the search engines to send people to articles on your site, you pay them.
If you can’t make money from attention, you should do something else for a living. Charging money for attention gets you neither money nor attention.

Via Massimo

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Internet for peace? Sbagliato!

logowwwinternetforpeaceSenza offesa per nessuno, ma questa storia di internet candidato al Nobel per la pace mi sembra una cavolata.

La cosa mi portera’ sicuramente qualche antipatia (per fortuna che IMlog lo leggono in pochi ormai :)), ma non riesco proprio a trovarmi d’accordo con i promotori.

Piu’ che una cavolata, in realta’, mi pare un grosso errore concettuale: internet e’ uno strumento, e quindi non e’ di per se’ ne’ buono ne’ cattivo. Tutto dipende da chi lo usa e da come viene usato.
Dire che internet favorisce la pace ha lo stesso valore che dire che internet favorisce la prostituzione: non e’ internet che lo fa, e’ il suo utilizzo.

Un’automobile puo’ portare un ferito all’ospedale e salvargli la vita o puo’ investire qualcuno ed ucciderlo, ma ne’ il merito ne’ la colpa sono dell’automobile, sono di chi la guida.
Si puo’ poi discutere se l’automobile sia un buon prodotto o meno (e ovviamente io credo che internet sia uno strumento meraviglioso).

Dire “That’s why the Internet is a tool for peace.” non ha senso. Come non ha senso dire che internet “is a tool for pedophilia”, come ahime’ fanno alcuni.
Ritengo quindi che questa campagna sia molto pericolosa, perche’ mette in testa alla gente che internet possa essere intrinsecamente buono o cattivo e per quanti sostengono che e’ buono ce ne saranno sempre tanti altri che sostengono il contrario, e nessuno potra’ provare le proprie ragioni.

Sarebbe meglio promuovere iniative che perseguono la pace GRAZIE ad internet.
Just my 2 cents…

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Google Chrome effetti speciali

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Un collega di Londra ha trovato un banner su un sito che parla di PC, accanto ad un articolo su Chrome ed ecco dove è arrivato…

Niente male, mi sono scaricata il Google browser :-)

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