IMlog - Il blog di chi fa marketing online

IMlavoro: Web Marketing Specialist @ ING Direct [ricerca chiusa]

hpn1_logo.gifPer rafforzamento area web marketing Ing Direct ricerca un/una web marketing specialist.

Riportando al Web Marketing Manager, presidia le iniziative di marketing online (campagne banner, comarketing, motori di ricerca) e ne garantisce l’efficienza. Gestisce l’interfaccia con editori, concessionarie, e web agency, secondo le linee precedentemente condivise con il responsabile di reparto.

Esperto ed appassionato di Internet marketing e comunicazione sui media interattivi, supporta il team nell’ideazione, realizzazione e controllo delle azioni promozionali e pubblicitarie online.

Responsabilità chiave:
> Supporta l’implementazione dei progetti di comunicazione sul Web approvati dalla Direzione, seguendone lo sviluppo tecnico e commerciale
> Pianifica campagne banner e keyword advertising
> Gestisce l’implementazione di progetti di co-marketing
> Implementa e monitora quotidianamente le campagne Web, verificandone il corretto andamento e le performance
> Si relaziona con la Web Agency e/o l’agenzia creativa, seguendo la realizzazione delle creatività e controllandone qualità e funzionamento
> Gestisce i rapporti operativi con le concessionarie, assicurando il corretto andamento e delivery delle iniziative concordate
> Utilizza le piattaforme e i tool tecnologici funzionali all’implementazione delle iniziative, con particolare riferimento agli strumenti di ad-serving e tracking
> Elabora periodicamente l’attività di reporting richiesta dal responsabile di reparto

Esperienza: Dai 2 ai 4 in ambito Internet Marketing in centri media, concessionarie di pubblicità o aziende fortemente orientate ai media digitali e interattivi

Età: Max 32

Hard skills:
­> Utilizzo di tecnologie ad-serving (DART, Falk, atlas)
­> Utilizzo di strumenti di Web Analytics (es. Omniture, WebTrends, Clicktracks e similari)

Conoscenze informatiche: Access/excel

Lingue: Buona conoscenza della lingua inglese

Se interessato/a manda una mail a Gianmarco.Iommi@ingdirect.it

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Flash ha vinto la guerra coi motori di ricerca

flash.pngAnche se Alessio mi ha battuto sul tempo ne parlo lo stesso, perche’ e’ un argomento che mi sta a cuore: pare che Google, come annuncia sul proprio blog, sara’ in grado di indicizzare molto meglio (peggio era difficile) i siti in flash, grazie ad un nuovo player messo a disposizione da Adobe.

Se da un lato sono molto contento di questa cosa, occupandomi del search di un sito completamente in flash, dall’altro la ritengo una sconfitta. In pratica Google (e anche gli altri motori di ricerca, per quel che importa) sta dicendo “Se non puoi sconfiggerli, fatteli amici”.

Anni a predicare SEO e ottimizzazione non sono serviti a far cambiare idea ai geniali sviluppatori delle agenzie, che hanno continuato a sviluppare siti interamente in flash.
E a questo punto hanno ragione, perche’ Google da’ loro ragione.
Non imparate a sviluppare siti accessibili e usabili, non imparate a usare Ajax, non preoccupatevi del contenuto, tanto ci pensiamo noi ad indicizzare il vostro bel filmatone che spacciate per un sito.

Ovviamente estremizzo, e non e’ che sia del tutto contrario a flash, se usato consapevolmente, ma questa cosa mi sa tanto di sanatoria, e come tutte le sanatorie non risolve il problema, ma lo ufficializza.

Non credo che da domani tutti i siti diventeranno in flash (se gli sviluppatori non “ascoltavano” Google prima perche’ dovrebbero inziare adesso?), ma di sicuro l’usabilita’ ha perso una battaglia importante e non e’ messa molto bene per la vittoria della guerra.

Fonte: Guardian Technology Blog

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Google Affiliate Network: finalmente e’ arrivato!

google_affiliate_network.gifFinalmente e’ arrivata la cosa che tutti gli affiliate network temevano (chi dice di no mente!): Google Affiliate Network.

I segnali c’erano da tempo, tra conversion tracking ed esperimenti a performance, ma ovviamente l’acquisizione di DoubleClick, e con essa di Performics, hanno portato alla svolta.

Non so cosa aspettarmi, ma so che Google ha praticamente tutti i publisher e tutti gli advertiser del pianeta, e parte quindi con un vantaggio competitivo gigantesco.
In pratica Google porta il brand e la reach e Performics l’esperienza nel settore e l’account management.

Sinceramente se lavorassi ancora in un affiliate network non sarei tranquillo per niente…

Update: il commento del product manager di Google su TechCrunch

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WIRED sbarca in Italia!

wired.pngLeggo sul Guardian che Wired lancera’ la versione italiana l’anno prossimo.
Il direttore sara’ Riccardo Luna, ex direttore de “Il Romanista”…

A parte questo mi chiedo se in Italia ci sia un pubblico per riviste di questo genere e soprattutto se la qualita’ della versione USA verra’ mantenuta.
Staremo a vedere nel 2009.

Verra’ inoltre rilanciata la versione UK, chiusa 11 anni fa!

PS: scopro che questa notizia non e’ cosi’ nuova, visto che Dagospia (eh no dai, non lo linko…) l’aveva data a fine febbraio.

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Goodbye Fergie

Il video qui sopra è di un amico che non c’è più, Jordan Ferguson. Abbiamo lavorato insieme per 3 anni in Betfair, dove abbiamo passato un periodo magnifico a Londra e in Europa. Una malattia fulminante lo ha fermato a 35 anni, nel corso di una carriera che lo ha portato a dirigere VideoEgg in Europa.

Aveva un progetto nel cassetto, scrivere un libro per suo figlio Sebastian, dove raccogliere, grazie ai suoi contatti con il mondo dei media, dei consigli a lui dedicati provenienti da personaggi famosi. Ora con alcuni colleghi ci siamo ripromessi di tentare di portarlo a termine.

Goodbye Fergie, I will miss you.

M

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The Next Big Thing

nextbigthing.jpg

Via Geek and Poke (se non siete gia’ iscritti al feed vi consiglio di farlo)

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Online Marketing & Media Show 08

omm08.pngMartedi’ e mercoledi’ scorsi sono stato all’Online Marketing & Media Show 08 a Londra.

E’ una specie di IAB per il mercato UK, solo con molte meno agenzie e molti piu’ vendor specializzati in search, affiliation, feed management, behavioural e compagnia.
La formula e’ interessante: l’ingresso all’esposizione e’ libero e le conferenze a pagamento, ma invece di pagare cifre assurde per l’intero programma si paga per singolo speech (45 GBP, 25 se acquisti online la settimana prima).

Inoltre erano presenti 3 “arene” in cui gli sponsor tenevano conferenze gratuite. Eventi sponsorizzati ed eventi “reali” vengono quindi tenuti separati, cosa che mi sembra molto sensata.

Ho assistito a 5/6 eventi a pagamento e devo dire che il livello generale e’ stato sensibilmente piu’ basso di quanto mi aspettassi. Un incontro l’ho addirittura lasciato a meta’…
Pero’ un paio sono stati molto interessanti: il primo era un case study di Dell, riguardante l’approccio ai social media, in cui si e’ parlato ovviamente del famoso caso Dell Hell, ma anche dell’outlet su Twittercommunity e devo dire che la speaker, Meg Pickman, head of communities per il Guardian, e’ stata grandiosa. Una delle migliori presentazioni alle quali ho assistito negli ultimi mesi.

In generale pero’, considerato anche il prezzo degli hotel a Londra, se non avessi avuto anche un paio di meeting di lavoro e se non mi avessero offerto svariate Guinness non so se ne sarebbe valsa la pena :)

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Questa si’ che e’ pubblicita’ contestuale!

repubblica_contextual.png
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Brand Tags: definisci i tuoi brand

brand_tags.pngVoglio segnalare un sito che credo possa avere per certi versi il valore di un blog, di un posto dove dire la propria, un posto dove pensare e far pensare (sembra banale ma non credo lo sia).
Quello che in tantissimi pensano dei tanto amati/odiati brands. E le aziende farebbero bene a darci un’occhiata: www.brandtags.net

Uno spunto per riflettere che va oltre il semplice valore della marca…

PS: hanno anche un blog

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Inspiration anyone? Not Microsoft

Dopo “Bring the love back” Microsoft porta avanti la saga dell’advertiser e del consumer che non riescono ad entrare in contatto.
Questa volta mi sembra molto meno divertente e manca ovviamente l’originalita’ della prima volta.

E’ invece divertente come sul sito dedicato siano stati costretti a postare il video da YouTube, perche’ evidentemente con SoapBox hanno avuto dei problemi :)

soapbox.png
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