IMlog - Il blog di chi fa marketing online

Polo, la macchina con i blogger intorno

Cross PoloSpesso ci si chiede come si possano integrare, all’interno delle strategie di comunicazione delle aziende, gli strumenti tradizionali con quelli 2.0.

Quando ho visto la soluzione proposta per il minisito promozionale dedicato al lancio della Crosspolo (VW) in Giappone, ho pensato: ecco una soluzione creativa, semplice, ad alto impatto, in grado di rompere gli schemi e le modalità di fruizione a cui siamo abituati.
Il minisito si apre con un filmato flash. Protagonista la Crosspolo. Sullo sfondo un paesaggio animato che cambia al mutare del colore della macchina scelta (a me piacciono queste piccole attenzioni ;)), animazione flash, area dedicata al prodotto e alla comunicazione, video, blog.

Fin qui niente di nuovo. Ma provate a dare un’occhiata al cielo, powered by Technorati Japan: è punteggiato di “bubbles”, ciascuna con un link ai blog personali degli utenti che hanno parlato della nuova auto. Se siano commenti positivi o negativi difficile dirlo (!), quel che è certo è che ci troviamo davanti ad una completa integrazione tra la comunicazione proveniente dall’azienda e quella generata dagli utenti.

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Salviamo Pandora e la internet radio

savenetradio.jpgOggi mi è arrivata una mail di Tim Westergren, fondatore di Pandora, la web radio della quale avevo già parlato in maniera entusiasta in un post di qualche tempo fa.

Si tratta di un appello per salvare Pandora ma anche tutte le altre web radio, a fronte dell’aumento ingiustificato del costo delle licenze, quasi triplicate, deciso dal Copyright Royalty Board di Washington.
Puoi firmare la petizione qui.

“I hope you’ll take just a few minutes to sign our petition - it WILL make a difference. As a young industry, we do not have the lobbying power of the RIAA. You, our listeners, are by far our biggest and most influential allies.”

A quanto capisco non si tratta certo di non voler pagare fee o licenze di altro tipo (tra l’altro il fondatore di Pandora è un ex musicista e capisce bene la situazione), ma di non essere discriminati rispetto agli altri tipi di radio.

Da fan di Pandora e di web radio sono solidale e spero che tutti i lettori di IMlog firmino l’appello!

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Sbagliando si impara, anche sul web

kryptonite.jpgLeggo da Mauro una notizia che mi ha molto rallegrato: Kryptonite, azienda di lucchetti, ha aperto un corporate blog.

Di per sè la notizia non è sconvolgente, ne convengo, ma chi ha letto Naked Conversations capirà.
Kryptonite infatti era un esempio citato nel libro di azienda che ha avuto un contraccolpo economico significativo a causa della propria miopia nell’approcciarsi alla blogosfera ed in generale al social web. Alla notizia della possibilità di aprire i lucchetti Kryptonite con una semplice penna biro l’azienda non aveva dato peso e non aveva ritenuto necessario rispondere. Conseguenza: hanno dovuto ritirare dal mercato decine di migliaia di lucchetti, con costi di svariati milioni di dollari.

Finalmente sembra che abbiano capito la lezione, e addirittura nel post di apertura citano Scoble e Israel.

“There will be no shortage of passion in this blog. Sometimes you may agree with us, sometimes not. We want to hear from you. Anytime and all the time. We can’t wait for the conversations to start!”

Meglio tardi che mai!
Concorso al 100% con Mauro: sarebbe molto utile anche in Italia un caso Kryptonite ;-)

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AMREF: spreco meno subito

amref_small.jpgCon colpevole ritardo accolgo volentieri la richiesta di Federica di AMREF di parlare dell’iniziativa “Spreco meno subito”.

Sul sito sono presneti maggiori info e una serie di vignette di famosi disegnatori italiani a supporto dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per costruire 20 cisterne, ovvero fornire 20 scuole in Nord Uganda di acqua pulita.

Mi sembra molto sensato coinvolgere la blogosfera per questo. Già altri blogger hanno pubblicato la notizia.
Chi vuole può anche aggiungere questo bottone al proprio blog:
adesione_120x35.gif

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Who moved my Blackberry?

whomovedmyblackberry.jpgNon è propriamente un libro di marketing, ma l’ambiente in cui si sviluppa, il modo in cui è scritto, le inconfondibili situazioni in cui solo chi lavora nel marketing può trovarsi mi hanno convinto a postare la recensione su IMlog.

Who Moved My Blackberry? è un libro esilarante, con uno humor molto inglese e un paio di battute che mi hanno fatto scoppiare a ridere facendo voltare le altre persone con me sul treno o in metro.
E’ la storia di Martin Lukes, marketing manager di una multinazionale attiva in non si sa esattamente che campo, con una casa madre americana. Martin è alle prese con una personal coach, una segretaria, una moglie, due figli e… il magnifico mondo del marketing :)

Il libro è scritto tutto sotto forma di email o sms inviati da Martin o ricevuti da tutti i dipendenti dell’azienda.
La presenza di head hunter, progetti speciali (il Project Rebranding è strepitoso), dinamiche perverse tra colleghi e coi superiori, scandali finanziari e iniziative di volontariato fa in modo che copra una grossa percentuale di situazioni in cui più o meno tutti ci siamo trovati.

Lo consiglio anche per non prendersi troppo sul serio e ridere sulle proprie debolezze.
Buona lettura! :)

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Zooppa.com - Advertising goes social

big_zooppa.jpgBrand: Havaianas. Dead line: 28 Marzo. Committente: Zooppa.com. Domani prima scadenza reale per i contest video pubblicitari di questa start-up italo-americana (idea italiana, soldi a stelle e strisce?) di “social advertising”. A fornire il brief (quello che tutte le agenzie sognano: sintetico e completo di requirements tecnici e materiali, ma senza briglie alla creatività) Mr big ZOOPPA, incrocio fra Austin Power e Gabriele del Grande Fratello, italo-americano da fumetto, accento marcato, creativo, casinista, risoluto e soprattutto divertente.

A questo punto, però, di agenzia non se ne parla: chiunque può inviare il suo video/concept creativo e la community del sito vota gli spot migliori. Previsto anche un Bonus Team che incentiva la collaborazione tra diversi utenti, dividendo il premio tra più autori. Questa volta i video sono una trentina, di cui un paio sicuramente non male, come ad esempio questo.

Aldilà della perfezione tecnica dei video, alle aziende va il vantaggio di promuovere il brand in modo nuovo, di sfruttare la sfrontatezza e l’originalità dei contenuti generati dagli utenti (non irrigiditi dalle regole aziendali), di cavalcare l’effetto virale e non ultimo di testare quale sia l’approccio comunicativo più adatto per il proprio brand. Prossimo a lanciarsi il Tom Tom.

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Il boom dei video online e la sindrome di Microsoft

Un ottimo post letto su Caymag mi dà lo spunto per allargare il discorso riguardo al fiorire di nuovi servizi “2.0″.

Giorgio, di Caymag, parte dal successo di YouTube e si chiede se è possibile replicarne il successo, o comunque sfruttarlo. Fa un esempio negativo e uno positivo: quello negativo è l’autoctono TuoVideo, che copia in tutto e per tutto il portale americano senza aggiungere nulla di nuovo, se non l’italianità, che anche a mio avviso non è affatto un plus per un utente della rete di questi tempi; l’esempio positivo invece è LonelyPlanet TV, il portale video dell’omonima casa editrice di guide turistiche, che sfrutta il potenziale del video sharing per coinvolgere la propria community in maniera verticale, aggiungendo valore alla propria offerta e traendo valore dai contributor.

Al di là dell’ottimo esempio mi pare che questo atteggiamento sia piuttosto generalizzato in questi ultimi tempi. Appena esce una nuova applicazione, un nuovo portale, un nuovo “modello” tutti si fiondano a copiarlo, senza preoccuparsi di aggiungere nulla.
Sia chiaro, non c’è nulla di male nel farlo, ma sono dubbioso riguardo alle possibilità di successo di business model che si fondano sulla replica dell’esistente.
Anche Google l’ha capito, e dopo aver creato Google Video ha comprato YouTube.

E’ la solita stragegia di Microsoft, che asetta di vedere se una cosa ha successo e poi la copia (di solito peggiorandola leggermente), saltando la prima parte della learning curve.
Il caro Bill però ha dalla sua una potenza di fuoco che una startup non potrà mai avere.

A che serve fare un’altro Digg quando ce n’è già uno? A che serve copiare YouTube per duplicare la metà dei video?
Quello che mi aspetterei è un Digg su un argomento specifico, una video community riservata ai suerfisti (per dire), e così via.

Credo sia in questa direzione, e non in quella precedentemnete descritta che va il trend di rendere disponibili liberamente i software per riprodurre le funzionalità di questi servizi.
Il valore non sta nella tecnologia, ma nell’idea che sta alla base e sulla capacità di coinvolgere le persone in maniera originale.

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Ikea Operazione gemellaggio

cartolina_ikea.jpgNuova iniziativa geotargettizzata per Ikea!
Per festeggiare i suoi 18 anni a Milano e la prossima inaugurazione del nuovo negozio di Corsico, l’azienda svedese cerca gemelli un po’ particolari: Ikea addicted “vicino vicino” al proprio prodotto Ikea preferito.
Per partecipare al concorso Operazione gemellaggio basta registrarsi e creare una cartolina personalizzata: si sceglie il prodotto, si carica una propria foto e si racconta in due parole l’abbinamento visuale persona-prodotto. La versione “Creazione guidata” è molto semplice e veloce, mentre la “Creazione libera” comporta, a mio avviso, troppo lavoro/tempo ed infatti è molto meno utilizzata.
Oltre alla pianificazione pubblicitaria, il concorso sfrutta l’effetto virale (invia cartolina/invita un amico) e premia le cartoline più divertenti tra le trecento più votate online.
Oltre ai fortunati che avranno dei buoni da spendere o delle fantastiche cene a base di gastronomia svedese (con tanto di Punschrulle?) all’Ikea hanno pensato anche al miglioramento della shopping experience degli altri partecipanti e non: tutte le cartoline saranno, infatti, esposte nei punti vendita milanesi.
Segnalo però una pecca: la cartolina si può votare all’infinito e non si capisce da cosa venga fuori la media voti…

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E-commerce in Italia: un Eldorado Latente

E’ scaricabile anche la ricerca di Casaleggio in pdf qui.

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Aiuto, un ninja all’università!

ninjamarketing.jpgSegnalo con piacere il nuovo Master in marketing non convenzionale, creato dall’Accademia di Comunicazione in collaborazione con gli amici di NinjaMarketing.

Le iscrizioni sono aperte, il master dure 3 mesi e prevede uno stage di 6 mesi a fine corso.
In bocca al lupo ai 20 studenti/guerriglieri che verranno accettati! :)

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